È un allenatore con il quale, secondo me, anche per questioni anagrafiche (è più vecchio di Klopp, Simeone, Allegri, Zidane, ha due soli anni in meno di Mourinho), non si potrà iniziare un ciclo duraturo. Partiamo da questo presupposto.
Io sono sempre stato favorevole al lasciar lavorare un allenatore in pace. È indubbia la bontà del suo lavoro. Ma, come per ogni elemento dell'universo Milan, a seguito dello scudetto credo proprio sia stato sottoposto a un fin troppo prematuro processo di celebrazione.
Parliamoci chiaro: Pioli lo terranno perché non avanzerà mai richieste di nessun genere, sapendo benissimo che l'apice della sua carriera sarà il Milan. Bravo Pioli se vinci, ma non ti aspettare nulla da noi. Finché ci sarà Maldini al timone, comunque, nessuno dovrebbe mai perdere tempo ipotizzando un cambio in panchina, credo.
Un allenatore serio e con proposte valide dall'estero, dopo essersi trovato con Saelemakers e Messias sulla trequarti destra e senza un sostituto per Kessiè al via della stagione, avrebbe quantomeno rilasciato qualche dichiarazione volta a smuovere un po' le acque.
Non entro nel merito di questioni tattiche per vari motivi. Quel che so è che il: "lo teniamo perché non possiamo ambire a nessuno di migliore", fa capire molto quanto sia cambiata la mentalità del tifoso milanista negli anni.