Pioli:"Il mio calcio evoluto, i terzini, il riposo, lo scudetto...".

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Pioli a Il Nuovo Calcio:"L'evoluzione del mio calcio? Certamente c'è stata un'evoluzione, deriva dalla passione con cui affronti ogni giorno il campo, dalla curiosità che ti porta ad aggiornarti, a vedere tante cose. Sono vent'anni che alleno prime squadre, se penso come lavoravamo allora con il mio staff...ci sono stati cambiamenti su qualsiasi aspetto, sulla parte tecnico-tattica, sulla preparazione fisica, sulla comunicazione, sul rapporto coi giocatori, i giocatori stessi sono completamente differenti, anche da me come calciatore. Adesso sono preparatissimi, chiedono molto, pretendo- no tanto, a volte anche troppo, in termini di conoscenze".

"La giornata tipo a Milanello? Si comincia dalla colazione obbligatoria insieme, un'ora prima dell'inizio tutti nello spogliatoio, attivazione individuale secondo piani personalizzati, coi preparatori o da soli. Compresa la prevenzione. Prima di entrare in campo i ragazzi svolgono una parte aerobica sul tapis-roulant, quindi si esce e via. Riscaldamento tecnico? Quasi mai. Gli aspetti legati alle gestualità col pallone, come detto, li facciamo prima o dopo la sessione, quasi sempre dopo, a dire il vero. Considerate comunque che di settimane standard da sette giorni durante la stagione ce ne sono pochissime. Le prime tre dell'anno, ad esempio, ma già dopo la prima sosta per le nazionali abbiamo 7 partite in 21 giorni. Abbiamo fatto bene in preparazione e in questo periodo, siamo partiti presto, rosa quasi completa, lo sapevamo... volevamo un inizio del genere".

"I terzini dentro il campo? Da dove è nata questa idea? Dalla preparazione dei miei colleghi italiani. Dalla soluzione di giocare uomo su uomo di diversi avversari, soluzione che ti obbliga a trovare contromosse. Se affronti squadre che lavorano a uomo, devi pensare a come creare loro difficoltà, in caso contrario non ti resta che vincere tutti gli 1vs1. La prima volta che l'abbiamo fatto è stata contro l'Atalanta, abbiamo usato Calabria e Theo molto 'dentro' per portare via i loro esterni. E' chiaro che prendo spunto anche da quello che fanno in campo internazionale, Guardiola ha adottato spesso questa soluzione. L'importante per me è che i giocatori sappiano cosa devono fare. Sono contenti di farlo. E abbiano le caratteristiche giuste, Calabria nasce mezzala. Se avessi esterni bassi di sola corsa, farei altro probabilmente. I giocatori vanno messi dentro un'organizzazione, dentro a dei principi, a dei concetti... che ti permettono di avere un determinato equilibrio. Dopo che è nata l'idea, si usano i video, si va sul campo e quando percepisci che la sentono loro è fatta".

"Strategia per noi significa che studiamo a fondo l'avversario, valutiamo cosa ci propone in termini di spazi da sfruttare, dove possiamo creare delle superiorità o delle parità numeriche e prepariamo la gara. Non vuol dire che ci adattiamo a chi affrontiamo, ma che lo consideriamo per capire come, secondo i nostri principi, possiamo essere pericolosi. Lo studio è meticoloso, minuzioso. Dobbiamo sapere tutto, ad esempio come vengono a prenderti sulla palla dal fondo, con quanti uomini, in parità, in inferiorità... Che poi, vista la nostra filosofia, saranno sempre in inferiorità numerica. Noi abbiamo il portiere che ci regala l'uomo in più. Quindi giochiamo sempre di principio. Però c'è un altro aspetto importante, imparare a contare. Contare per capire se siamo in parità numerica, in inferiorità o superiorità. In parità (e inferiorità, ndr) non possiamo attaccare in quella zona, dobbiamo girare palla, andare sull'altro lato del campo o da un'altra parte. Questo nel possesso. In non possesso, in parità si aggredisce, in inferiorità no. Tornando a quando abbiamo palla noi, se ci contrastano uomo su uomo significa che abbiamo, come già detto, un 3vs 3 o un 4vs4 in zona offensiva. Quindi possiamo sfruttarlo. Abbiamo elementi offensivi con determinate caratteristiche, li abbiamo voluti così proprio per questo. Comunque, ogni avversario, pur scegliendo la parità numerica, lavora in modo differente. Noi, in sede di preparazione alla partita dobbiamo saperlo. Ad esempio, il Torino veniva 1vs1, ma ti lasciava libero il portiere. Maignan ha avuto 8 di possesso palla individuale, una cosa incredibile. Allora abbiamo aperto i centrali e lui avanzava. Lo spazio esterno non era dei terzini ma dei centrali. Studiamo cinque gare degli avversari di staff, io guardo l'ultima. Prendiamo in esame come ci aggrediscono, come fanno le uscite sui terzini, sul vertice basso, dove concedono parità e dove inferiorità in modo da capire in quali settori possiamo prevalere. Pensiamo di preparare bene la partita a tal punto che quando gli avversari propongono qualcosa di diverso, lo intuiamo immediatamente. Poi sai, c'è il videoanalista in tribuna e io, durante l'incontro, mi occupo solo della tattica. Niente proteste, niente distrazioni. La mia concentrazione deve essere totale. Se su un esterno basso pensiamo esca un interno di centrocampo e poi lo fa un quinto, tanto per fare un esempio, lo intuiamo subito. E soprattutto il giocatore in questione e i compagni sanno come comportarsi. Ormai hanno fatto un percorso con noi sanno riconoscere certi spazi e cosa fanno gli avversari. Non deve essere un problema. Devi aver pronto un piano A, il B e pure il C".

"La mia idea di gioco? Semplice. Se l'avversario è aggressivo e vuole toglierci subito il possesso, viene con tanti uomini e noi abbiamo una parità numerica alta, un 3vs3 o un 4vs4 a seconda delle scelte. Dobbiamo saperla sfruttare, si può andare subito là. Se non accettano questo e ci lasciano giocare, proviamo a controllare la partita".

"Juve favorita perchè non ha le coppe? Il torneo sarà molto competitivo, le squadre che possono competere per le posizioni di vertice sono quelle. E non giocare in settimana aiuta. Molto. Scendere in campo ogni tre giorni ti consuma a livello mentale all'inizio, poi durante la stagione anche per quanto riguarda il fisico! Dopo la pausa per le nazionali, c'è stato il derby, poi la preparazione della gara con il Newcastle, quindi il Verona.. c'è uno dispendio notevole di energie. Per certi versi, quindi, i bianconeri sono i veri favoriti".

"Il riposo? Credo che la gestione del riposo sia fondamentale. Quando posso, concedo volentieri un day-off. E apprezzatissimo, non perché i ragazzi non fanno niente, ma perché recuperano e tornano ad allenarsi con una voglia diversa. Preferisco un allenamento in meno, ma quello dopo fatto al massimo, che due mezze sedute al risparmio. A proposito, dimenticavo: ho cancellato anche le doppie sedute. Avere una squadra poco reattiva il giorno successivo mi serve a poco"
Proposta di calcio orrenda e anche poco efficace.

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E si crede un guru...

Prima poi il **** finisce e andare a gambe all'aria come lo scorso anno ci vuole poco.
 

Antokkmilan

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Proposta di calcio orrenda e anche poco efficace.

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Prima poi il **** finisce e andare a gambe all'aria come lo scorso anno ci vuole poco.
Il ****? e dove sarebbe il ****? guarda con un po’ di ****( ma solo un po’ il giusto quello sano che non abbiamo mai) saremmo a 6 punti in champions League.
 
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Sono d’accordo con te. Un allenatore che non si evolve non arriva al Milan a vincere lo scudo, poi chiaramente ci sono comunque i casi rari; imputo a pioli il carattere che non è di ferro, ma soprattutto il suo modo di stravolgere la formazione che a volte come dici tu ma era davvero così difficile non arrivarci?

Poi un altra cosa che non mi è piaciuta( leggendo l’Intervista completa) che lui dice: se l’avversario è aggressivo e vuole toglierci il possesso, viene con tanti uomini e noi abbiamo una parità numerica alta, un 3vs3 o un 4vs4; dobbiamo saperla sfruttare. Ma se non accettano questo è ci lasciano giocare, proviamo a controllare la partita. Ecco qui è la chiave della disfatta contro l’Inter, anzi le chiami visto che abbiamo sempre perso adottando questa tattica inutile contro di loro.
Oooohhhh finalmente un messaggio perfetto. Stai poco bene per caso? ??
 

Antokkmilan

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Oooohhhh finalmente un messaggio perfetto. Stai poco bene per caso? ??
Ahah ma no quando è sacrosanto l’errore la critica va fatta. Contro l’Inter sbaglia, ma non perché sia incapace anzi…il problema è che lui vuole vincere solo con il suo modo di giocare; invece Inzaghi contro di noi gioca abc.
 

Solo

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Il ****? e dove sarebbe il ****? guarda con un po’ di ****( ma solo un po’ il giusto quello sano che non abbiamo mai) saremmo a 6 punti in champions League.
In campionato sei primo con numeri che non sono da prima in classifica. Se continui così poi la realtà presenta il conto.
 

gabri65

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Grande allenatore, caratterialmente parlando pecca qualcosina ( come tutti d’altronde), deve capire che in certe situazioni serve più il bastone che la carota. Ma tolto questo, meglio di lui in Italia non c’è nessuno, lo cambio solo per un Kloop, Guardiola al massimo ( perché sono un nostalgico) con Ancelotti ma penso che uno come lui ora come ora al Milan sia inadatto,come con il Napoli della stagione 2019.

Il "pecca qualcosina" è la frase diplomatica per non dire che anche tu lo ritieni fuori di testa, altrimenti non l'avresti scritta.

Pioli al livello di Ancelotti, dai. Sono estremamente triste.
 

Antokkmilan

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Il "pecca qualcosina" è la frase diplomatica per non dire che anche tu lo ritieni fuori di testa, altrimenti non l'avresti scritta.

Pioli al livello di Ancelotti, dai. Sono estremamente triste.
Infatti ho scritto che sbaglia soprattutto nel derby dove si incaponisce a usare una tattica che contro quella squadra non funziona.

Guarda senza andare of: Ancelotti che squadre ha allenato?
 

gabri65

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Infatti ho scritto che sbaglia soprattutto nel derby dove si incaponisce a usare una tattica che contro quella squadra non funziona.

Guarda senza andare of: Ancelotti che squadre ha allenato?

Se non ti spiace Ancelotti rientra nel novero dei più grandi in assoluto. Non so se ti rendi conto di quanto ha vinto.

E far coesistere grandi campioni è forse altrettanto difficile quanto allenare una squadra di scarsoni, eh. Quando hai campioni sei costretto a vincere, se hai scarsoni e fallisci, nessuno ti addossa colpe.
 

Milanoide

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Pioli a Il Nuovo Calcio:"L'evoluzione del mio calcio? Certamente c'è stata un'evoluzione, deriva dalla passione con cui affronti ogni giorno il campo, dalla curiosità che ti porta ad aggiornarti, a vedere tante cose. Sono vent'anni che alleno prime squadre, se penso come lavoravamo allora con il mio staff...ci sono stati cambiamenti su qualsiasi aspetto, sulla parte tecnico-tattica, sulla preparazione fisica, sulla comunicazione, sul rapporto coi giocatori, i giocatori stessi sono completamente differenti, anche da me come calciatore. Adesso sono preparatissimi, chiedono molto, pretendo- no tanto, a volte anche troppo, in termini di conoscenze".

"La giornata tipo a Milanello? Si comincia dalla colazione obbligatoria insieme, un'ora prima dell'inizio tutti nello spogliatoio, attivazione individuale secondo piani personalizzati, coi preparatori o da soli. Compresa la prevenzione. Prima di entrare in campo i ragazzi svolgono una parte aerobica sul tapis-roulant, quindi si esce e via. Riscaldamento tecnico? Quasi mai. Gli aspetti legati alle gestualità col pallone, come detto, li facciamo prima o dopo la sessione, quasi sempre dopo, a dire il vero. Considerate comunque che di settimane standard da sette giorni durante la stagione ce ne sono pochissime. Le prime tre dell'anno, ad esempio, ma già dopo la prima sosta per le nazionali abbiamo 7 partite in 21 giorni. Abbiamo fatto bene in preparazione e in questo periodo, siamo partiti presto, rosa quasi completa, lo sapevamo... volevamo un inizio del genere".

"I terzini dentro il campo? Da dove è nata questa idea? Dalla preparazione dei miei colleghi italiani. Dalla soluzione di giocare uomo su uomo di diversi avversari, soluzione che ti obbliga a trovare contromosse. Se affronti squadre che lavorano a uomo, devi pensare a come creare loro difficoltà, in caso contrario non ti resta che vincere tutti gli 1vs1. La prima volta che l'abbiamo fatto è stata contro l'Atalanta, abbiamo usato Calabria e Theo molto 'dentro' per portare via i loro esterni. E' chiaro che prendo spunto anche da quello che fanno in campo internazionale, Guardiola ha adottato spesso questa soluzione. L'importante per me è che i giocatori sappiano cosa devono fare. Sono contenti di farlo. E abbiano le caratteristiche giuste, Calabria nasce mezzala. Se avessi esterni bassi di sola corsa, farei altro probabilmente. I giocatori vanno messi dentro un'organizzazione, dentro a dei principi, a dei concetti... che ti permettono di avere un determinato equilibrio. Dopo che è nata l'idea, si usano i video, si va sul campo e quando percepisci che la sentono loro è fatta".

"Strategia per noi significa che studiamo a fondo l'avversario, valutiamo cosa ci propone in termini di spazi da sfruttare, dove possiamo creare delle superiorità o delle parità numeriche e prepariamo la gara. Non vuol dire che ci adattiamo a chi affrontiamo, ma che lo consideriamo per capire come, secondo i nostri principi, possiamo essere pericolosi. Lo studio è meticoloso, minuzioso. Dobbiamo sapere tutto, ad esempio come vengono a prenderti sulla palla dal fondo, con quanti uomini, in parità, in inferiorità... Che poi, vista la nostra filosofia, saranno sempre in inferiorità numerica. Noi abbiamo il portiere che ci regala l'uomo in più. Quindi giochiamo sempre di principio. Però c'è un altro aspetto importante, imparare a contare. Contare per capire se siamo in parità numerica, in inferiorità o superiorità. In parità (e inferiorità, ndr) non possiamo attaccare in quella zona, dobbiamo girare palla, andare sull'altro lato del campo o da un'altra parte. Questo nel possesso. In non possesso, in parità si aggredisce, in inferiorità no. Tornando a quando abbiamo palla noi, se ci contrastano uomo su uomo significa che abbiamo, come già detto, un 3vs 3 o un 4vs4 in zona offensiva. Quindi possiamo sfruttarlo. Abbiamo elementi offensivi con determinate caratteristiche, li abbiamo voluti così proprio per questo. Comunque, ogni avversario, pur scegliendo la parità numerica, lavora in modo differente. Noi, in sede di preparazione alla partita dobbiamo saperlo. Ad esempio, il Torino veniva 1vs1, ma ti lasciava libero il portiere. Maignan ha avuto 8 di possesso palla individuale, una cosa incredibile. Allora abbiamo aperto i centrali e lui avanzava. Lo spazio esterno non era dei terzini ma dei centrali. Studiamo cinque gare degli avversari di staff, io guardo l'ultima. Prendiamo in esame come ci aggrediscono, come fanno le uscite sui terzini, sul vertice basso, dove concedono parità e dove inferiorità in modo da capire in quali settori possiamo prevalere. Pensiamo di preparare bene la partita a tal punto che quando gli avversari propongono qualcosa di diverso, lo intuiamo immediatamente. Poi sai, c'è il videoanalista in tribuna e io, durante l'incontro, mi occupo solo della tattica. Niente proteste, niente distrazioni. La mia concentrazione deve essere totale. Se su un esterno basso pensiamo esca un interno di centrocampo e poi lo fa un quinto, tanto per fare un esempio, lo intuiamo subito. E soprattutto il giocatore in questione e i compagni sanno come comportarsi. Ormai hanno fatto un percorso con noi sanno riconoscere certi spazi e cosa fanno gli avversari. Non deve essere un problema. Devi aver pronto un piano A, il B e pure il C".

"La mia idea di gioco? Semplice. Se l'avversario è aggressivo e vuole toglierci subito il possesso, viene con tanti uomini e noi abbiamo una parità numerica alta, un 3vs3 o un 4vs4 a seconda delle scelte. Dobbiamo saperla sfruttare, si può andare subito là. Se non accettano questo e ci lasciano giocare, proviamo a controllare la partita".

"Juve favorita perchè non ha le coppe? Il torneo sarà molto competitivo, le squadre che possono competere per le posizioni di vertice sono quelle. E non giocare in settimana aiuta. Molto. Scendere in campo ogni tre giorni ti consuma a livello mentale all'inizio, poi durante la stagione anche per quanto riguarda il fisico! Dopo la pausa per le nazionali, c'è stato il derby, poi la preparazione della gara con il Newcastle, quindi il Verona.. c'è uno dispendio notevole di energie. Per certi versi, quindi, i bianconeri sono i veri favoriti".

"Il riposo? Credo che la gestione del riposo sia fondamentale. Quando posso, concedo volentieri un day-off. E apprezzatissimo, non perché i ragazzi non fanno niente, ma perché recuperano e tornano ad allenarsi con una voglia diversa. Preferisco un allenamento in meno, ma quello dopo fatto al massimo, che due mezze sedute al risparmio. A proposito, dimenticavo: ho cancellato anche le doppie sedute. Avere una squadra poco reattiva il giorno successivo mi serve a poco"
Ok.
Piccolo dettaglio
Non considera l'Inter un avversario evidentemente
 
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