Pioli:"Confronto con Gazidis servito. Vogliamo il Milan in Europa".

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Pioli:"Confronto con Gazidis servito. Vogliamo il Milan in Europa".

Le dichiarazioni rilasciate da Pioli a Milan Tv. Ecco le parole del tecnico riportato dal club rossonero


Riprendere a giocare è la cosa più importante e bisogna farlo in sicurezza. Noi al Milan abbiamo sempre preso le precauzioni necessarie e siamo sempre stati favorevoli alla ripresa del campionato. L'assenza dei tifosi è un danno enorme, ma in questo momento è il male minore, non si può fare diversamente".

Sulla sosta: "Durante le prime settimane in cui eravamo a casa, ho staccato pure io volontariamente e ho lasciato tranquilli tutti. Poi ho cercato di riaccendere le motivazioni e ho sentito costantemente sia il mio staff che i giocatori".

Sul calendario: "Il calendario così fitto è una novità per tutti. Farà anche molto caldo, quindi dovremo stare molto attenti nel recupero e anche nell'alimentazioni. Per evitare rischi, dovremo lavorare con grande attenzione".

Sul futuro: "In passato, difficilmente, a 14 partite dalla fine della stagione sapevo già il mio futuro professionale. Io ho un solo obiettivo: dare il massimo e ottenere il massimo da questa stagione perchè abbiamo ancora degli obiettivi da raggiungere".

Sul confronto di ieri con Gazidis: "E' servito, c'è stato un confronto chiaro e diretto. Quando ci si parla è sempre la cosa migliore da fare, anche se si hanno opinioni diverse".

Sugli obiettivi: "Il nostro obiettivo è riportare il Milan in Europa e abbiamo due strade per farlo: il campionato e la Coppa Italia. Dobbiamo essere concentrati e lo siamo. Ai giocatori dico sempre che non conta il nome che abbiamo sulle spalle, ma il distintivo che abbiamo sul petto".

Sulla condizione della squadra: "Dopo soste così lunghe, la condizioni e le gerarchi possono cambiare. Giocheremo ogni tre giorni e ci sarà bisogno di tutti. Si sono ripresentati tutti bene, hanno lavorato bene a casa e lo stanno facendo anche qui. Nessuno domani potrà essere al 100%, così come non lo saranno i nostri avversari. Paquetà è uno di quelli che si è presentato bene e sta bene".

Su Bennacer: "Ismael ha fatto vedere ottime cose, sta facendo un campionato di qualità, ma credo che può migliorare ancora tanto. E' un ragazzo generoso e un grande lavoratore, la sua crescita sarà costante con questo atteggiamento".

Sulla Juve: "L'abbiamo affrontata due volte. Sono state sempre partite difficili anche per loro. In entrambi i casi siamo usciti dal campo con qualche rimpianto per il risultato. Se loro hanno trovato la stoccata vincente nel momento giusto, adesso dovremo essere bravi noi questa volta a trovarla. Domani partiamo alla pari, abbiamo uno svantaggio di risultato, ma abbiamo le qualità per giocarcela. Avere uno stadio che ti tifa contro mi ha sempre dato grande energia. Ovviamente avrebbe dato una spinta anche ai nostri avversari. Dobbiamo adattarci subito all'assenza del pubblico, già a San Siro contro il Genoa abbiamo pagato questa cosa. Da quell'esperienza dobbiamo trarre dei vantaggi. Tutti abbiamo voglia di passare il turno, ci proveremo".

Sulla ripresa del calcio: "Noi amiamo tutti questo sport e ora che possiamo tornare a giocare dobbiamo farlo con passione per cercare di dare divertimento e svago ai tifosi di calcio che ci seguiranno da casa. Dobbiamo mettercela tutta".
 
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Le dichiarazioni rilasciate da Pioli a Milan Tv. Ecco le parole del tecnico riportato dal club rossonero


Riprendere a giocare è la cosa più importante e bisogna farlo in sicurezza. Noi al Milan abbiamo sempre preso le precauzioni necessarie e siamo sempre stati favorevoli alla ripresa del campionato. L'assenza dei tifosi è un danno enorme, ma in questo momento è il male minore, non si può fare diversamente".

Sulla sosta: "Durante le prime settimane in cui eravamo a casa, ho staccato pure io volontariamente e ho lasciato tranquilli tutti. Poi ho cercato di riaccendere le motivazioni e ho sentito costantemente sia il mio staff che i giocatori".

Sul calendario: "Il calendario così fitto è una novità per tutti. Farà anche molto caldo, quindi dovremo stare molto attenti nel recupero e anche nell'alimentazioni. Per evitare rischi, dovremo lavorare con grande attenzione".

Sul futuro: "In passato, difficilmente, a 14 partite dalla fine della stagione sapevo già il mio futuro professionale. Io ho un solo obiettivo: dare il massimo e ottenere il massimo da questa stagione perchè abbiamo ancora degli obiettivi da raggiungere".

Sul confronto di ieri con Gazidis: "E' servito, c'è stato un confronto chiaro e diretto. Quando ci si parla è sempre la cosa migliore da fare, anche se si hanno opinioni diverse".


Sugli obiettivi: "Il nostro obiettivo è riportare il Milan in Europa e abbiamo due strade per farlo: il campionato e la Coppa Italia. Dobbiamo essere concentrati e lo siamo. Ai giocatori dico sempre che non conta il nome che abbiamo sulle spalle, ma il distintivo che abbiamo sul petto".

Sulla condizione della squadra: "Dopo soste così lunghe, la condizioni e le gerarchi possono cambiare. Giocheremo ogni tre giorni e ci sarà bisogno di tutti. Si sono ripresentati tutti bene, hanno lavorato bene a casa e lo stanno facendo anche qui. Nessuno domani potrà essere al 100%, così come non lo saranno i nostri avversari. Paquetà è uno di quelli che si è presentato bene e sta bene".

Su Bennacer: "Ismael ha fatto vedere ottime cose, sta facendo un campionato di qualità, ma credo che può migliorare ancora tanto. E' un ragazzo generoso e un grande lavoratore, la sua crescita sarà costante con questo atteggiamento".

Sulla Juve: "L'abbiamo affrontata due volte. Sono state sempre partite difficili anche per loro. In entrambi i casi siamo usciti dal campo con qualche rimpianto per il risultato. Se loro hanno trovato la stoccata vincente nel momento giusto, adesso dovremo essere bravi noi questa volta a trovarla. Domani partiamo alla pari, abbiamo uno svantaggio di risultato, ma abbiamo le qualità per giocarcela. Avere uno stadio che ti tifa contro mi ha sempre dato grande energia. Ovviamente avrebbe dato una spinta anche ai nostri avversari. Dobbiamo adattarci subito all'assenza del pubblico, già a San Siro contro il Genoa abbiamo pagato questa cosa. Da quell'esperienza dobbiamo trarre dei vantaggi. Tutti abbiamo voglia di passare il turno, ci proveremo".

Sulla ripresa del calcio: "Noi amiamo tutti questo sport e ora che possiamo tornare a giocare dobbiamo farlo con passione per cercare di dare divertimento e svago ai tifosi di calcio che ci seguiranno da casa. Dobbiamo mettercela tutta".

Mi pare veramente un ambiente spaccato dovo ognuno va per fatti propri.
Spero di sbagliarmi e che riescano tutti a tirare fuori una reazione di orgoglio altrimenti questo finale di stagione per noi sarà un peso da togliere nella migliore delle ipotesi, un dramma sportivo nella peggiore.
 

Toby rosso nero

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Pioli non è certo l'allenatore che sogno di avere al Milan, e anch'io mi opposi con fermezza alla sua scelta.

Ma una cosa, obiettivamente, gli va riconosciuta: è un gran signore e gli spetterebbe un trattamento migliore.
 

Goro

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Se Pioli fosse un allenatore top, non reggerebbe mai questa baracconata
 

gabri65

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Le dichiarazioni rilasciate da Pioli a Milan Tv. Ecco le parole del tecnico riportato dal club rossonero


Riprendere a giocare è la cosa più importante e bisogna farlo in sicurezza. Noi al Milan abbiamo sempre preso le precauzioni necessarie e siamo sempre stati favorevoli alla ripresa del campionato. L'assenza dei tifosi è un danno enorme, ma in questo momento è il male minore, non si può fare diversamente".

Sulla sosta: "Durante le prime settimane in cui eravamo a casa, ho staccato pure io volontariamente e ho lasciato tranquilli tutti. Poi ho cercato di riaccendere le motivazioni e ho sentito costantemente sia il mio staff che i giocatori".

Sul calendario: "Il calendario così fitto è una novità per tutti. Farà anche molto caldo, quindi dovremo stare molto attenti nel recupero e anche nell'alimentazioni. Per evitare rischi, dovremo lavorare con grande attenzione".

Sul futuro: "In passato, difficilmente, a 14 partite dalla fine della stagione sapevo già il mio futuro professionale. Io ho un solo obiettivo: dare il massimo e ottenere il massimo da questa stagione perchè abbiamo ancora degli obiettivi da raggiungere".

Sul confronto di ieri con Gazidis: "E' servito, c'è stato un confronto chiaro e diretto. Quando ci si parla è sempre la cosa migliore da fare, anche se si hanno opinioni diverse".

Sugli obiettivi: "Il nostro obiettivo è riportare il Milan in Europa e abbiamo due strade per farlo: il campionato e la Coppa Italia. Dobbiamo essere concentrati e lo siamo. Ai giocatori dico sempre che non conta il nome che abbiamo sulle spalle, ma il distintivo che abbiamo sul petto".

Sulla condizione della squadra: "Dopo soste così lunghe, la condizioni e le gerarchi possono cambiare. Giocheremo ogni tre giorni e ci sarà bisogno di tutti. Si sono ripresentati tutti bene, hanno lavorato bene a casa e lo stanno facendo anche qui. Nessuno domani potrà essere al 100%, così come non lo saranno i nostri avversari. Paquetà è uno di quelli che si è presentato bene e sta bene".

Su Bennacer: "Ismael ha fatto vedere ottime cose, sta facendo un campionato di qualità, ma credo che può migliorare ancora tanto. E' un ragazzo generoso e un grande lavoratore, la sua crescita sarà costante con questo atteggiamento".

Sulla Juve: "L'abbiamo affrontata due volte. Sono state sempre partite difficili anche per loro. In entrambi i casi siamo usciti dal campo con qualche rimpianto per il risultato. Se loro hanno trovato la stoccata vincente nel momento giusto, adesso dovremo essere bravi noi questa volta a trovarla. Domani partiamo alla pari, abbiamo uno svantaggio di risultato, ma abbiamo le qualità per giocarcela. Avere uno stadio che ti tifa contro mi ha sempre dato grande energia. Ovviamente avrebbe dato una spinta anche ai nostri avversari. Dobbiamo adattarci subito all'assenza del pubblico, già a San Siro contro il Genoa abbiamo pagato questa cosa. Da quell'esperienza dobbiamo trarre dei vantaggi. Tutti abbiamo voglia di passare il turno, ci proveremo".

Sulla ripresa del calcio: "Noi amiamo tutti questo sport e ora che possiamo tornare a giocare dobbiamo farlo con passione per cercare di dare divertimento e svago ai tifosi di calcio che ci seguiranno da casa. Dobbiamo mettercela tutta".

No, certo, non è un allenatore super. Però sembra una persona ragionevole e normale. Soprattutto normale.

Con un po' di normalità, con il contributo tangibile di Maldini e Boban, che potevano dare un peso alla società, e un Ibrahimovic determinante, potevamo fare una stagione in crescita.

E invece, guarda un po', già da prima di dicembre c'era qualcuno (o qualcosa) che covava serpi in seno. Questa invece, è da tempo la nostra normalità.
 

sipno

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Pioli non è certo l'allenatore che sogno di avere al Milan, e anch'io mi opposi con fermezza alla sua scelta.

Ma una cosa, obiettivamente, gli va riconosciuta: è un gran signore e gli spetterebbe un trattamento migliore.

Ma che trattamento sta ricevendo? Se non era per quello stupido di Boban non se ne sarebbe mai parlato.
Tutti portano avanti contatti con altri, non lo fa solo il milan.
Il problema è che ormai tutto è stato svelato grazie a Boban e i giornali sanno fare benissimo i rompicogliozzi...

Cosa dovevano fare quindi? Stoppare i contatti? Stoppare la programmazione del 2020/21?

Dai siamo seri... Quando sta per terminare l'anno l'allenatore futuro è già bello che contattato se si intende cambiare quello attuale...

L'inter non ha fatto la stessa cosa con Spalletti forse?

Dai, mi pare che dipingete il milan come un caso unico, ma in realtà fan tutti così.
 
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Pioli usi queste 14 partite per trovarsi una vetrina per l'anno prossimo, Udinese, Samp, Torino.
Con il Milan non c'entra assolutamente nulla. Basta vedere il curriculum.
Un Signore? Io lo sarei stato meno, non tanto per maleducazione, ma per dare una scossa in modo da spostare l'attenzione.
Invece non lo ha fatto e un grande allenatore è la prima cosa che deve fare nei momenti difficili.
 

Jino

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L'atteggiamento di Bennacer. Questa è la gente che va comprata, quella con questa testa, non i Leao. I primi arrivano lontano, i secondi no.
 
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