Pioli:”ciclo all’inizio”. Calabria:”Fascia e scudetto…”

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Pioli e Calabria a DAZN

E' stata una bella estate con la mia famiglia e i miei amici. In giro poi vedevo tanti ragazzi con la maglia del Milan che mi chiedevano una foto. E' stato tutto davvero bello ed emozionante. Questo entusiasmo mi ha fatto piacere, abbiamo coinvolto tutto il popolo rossonero che aveva bisogno di vivere un momento così".

Su Milanello: "E' un ambiente fantastico, è ideale per lavorare perchè c'è tutto. E poi è anche un bellissimo posto da vedere".

Sulla nuova stagione: "E' unica e particolare. Giocheremo tante partite da qui a novembre. Sarà una stagione intensa, servirà prepararsi al meglio. I primi tre mesi incideranno molto sul resto della stagione. Dobbiamo lavorare al meglio".

Sul momento decisivo: "Direi il derby di ritorno. Siamo riusciti a ribaltarla ed è stato importante non solo per la classifica, ma anche perchè ci ha dato una grande iniezione di fiducia. Da lì in poi abbiamo fatto un girone di ritorno di altissimo livello".


Sulla squadra: "Dobbiamo pretendere il massimo da tutti, me compreso. Giochi alla domenica per come ti allenai in settimana e devi allenarti in settimana per come vuoi giocare alla domenica. Noi abbiamo dei principi di gioco ben chiari, il nostro gioco si basa molto sull'intensità. L'intensità, il ritmo, la qualità e il talento non devono mai mancare in nessun istante dell'allenamento. Non credo che eravamo i migliori, ma siamo stati i migliori nel finale di stagione. Abbiamo meritato lo scudetto".

Sul suo momento: "Mi sento bene. Ho grande entusiasmo. Mi piace quello che faccio e mi piace farlo soprattutto qui. Ho sempre detto che quando sono entrato a Milanello ho sentito subito qualcosa di speciale. So che quanto sto bene posso fare tutto che posso fare".

Sul coro dei tifosi: "E' bellissimo. E' molto emozionante. Mi fa molto piacere. Ho sempre fatto fatica a trattenermi quando sentivo quel coro, mi sono lasciato andare solo all'ultima gara a San Siro. Era giusto festeggiare con loro anche se ci mancava ancora l'ultimo passo".

Sul momento del Milan: "Che sia cambiata la credibilità intorno alla squadra è evidente. Malgrado i nostri risultati positivi, nessuno credeva in noi. L'ho ripetuto spesso ai miei ragazzi. In molti davano altri per favoriti per lo scudetto e di noi dicevano che ci mancava l'esperienza o il cinismo in alcune partite. Un allenatore deve saper dare certi stimoli. Il successo può cambiare le persone, ma a noi non è successo. Anzi abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere e cosa serve per restare in alto. Vedo i ragazzi ancora più pronti e più preparati. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena cominciato".

Su sua mamma: "Si tiene tutto dentro, ma è orgogliosa e felice di questo scudetto. E' stato un anno coinvolgente per tutti. Non credo che verrà a San Siro, lei è una che gli ultimi minuti delle partite a casa non riesce a vederli".

Calabria:”Su Milanello: "Si respira la storia. Ci sono tante foto che raccontano cos'è il Milan".

Sulla fascia da capitano: "E' un'emozione grande. Sono qui da piccolino, è un sogno che si avverà. E' impressionante".

Sullo scudetto: "E' stata l'emozione più bella della mia vita. Qualcuno ci ha preso per pazzi, ma ci abbiamo sempre creduto. Si sentiva nell'aria la voglia di vincere lo scudetto. Eravamo sicuri di poterlo vincere".

Sulla sua esperienza al Milan: "Sono arrivato qui a 10 anni. I primi mesi ero in difficoltà per il fatto di essere lontano da casa, non è stato semplice. A mia mamma dicevo che non sapevo se sarei riuscito a restare qui, ma lei mi ha detto di non mollare. Ha fatto tanti sacrifici per me, la ringrazierò sempre per questo".

Su Ibra: "Zlatan è un grande professionista. Mi auguro che possa tornare il prima possibile. Ci ha dato una grande mano nello spogliatoio, ha aiutato tutti i più giovani a rendere come stiamo rendendo ora in campo".

Giroud:”Ho fatto tanti gol per la squadra e per aiutarla a vincere uno scudetto che volevamo riportare qui".

Sui figli: "Gli ho insegnato il coro 'siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi'. E prima, ad inizio stagone dopo il primo gol, gli ho insegnato anche 'siamo venuti quassù per vedere segnare Groud'".

Sui nuovi acquisti: "Adli ha già imparato l'italiano, ha preso lezioni di italiano. Origi deve impararlo ancora".
 
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E' stata una bella estate con la mia famiglia e i miei amici. In giro poi vedevo tanti ragazzi con la maglia del Milan che mi chiedevano una foto. E' stato tutto davvero bello ed emozionante. Questo entusiasmo mi ha fatto piacere, abbiamo coinvolto tutto il popolo rossonero che aveva bisogno di vivere un momento così".

Su Milanello: "E' un ambiente fantastico, è ideale per lavorare perchè c'è tutto. E poi è anche un bellissimo posto da vedere".

Sulla nuova stagione: "E' unica e particolare. Giocheremo tante partite da qui a novembre. Sarà una stagione intensa, servirà prepararsi al meglio. I primi tre mesi incideranno molto sul resto della stagione. Dobbiamo lavorare al meglio".

Sul momento decisivo: "Direi il derby di ritorno. Siamo riusciti a ribaltarla ed è stato importante non solo per la classifica, ma anche perchè ci ha dato una grande iniezione di fiducia. Da lì in poi abbiamo fatto un girone di ritorno di altissimo livello".


Sulla squadra: "Dobbiamo pretendere il massimo da tutti, me compreso. Giochi alla domenica per come ti allenai in settimana e devi allenarti in settimana per come vuoi giocare alla domenica. Noi abbiamo dei principi di gioco ben chiari, il nostro gioco si basa molto sull'intensità. L'intensità, il ritmo, la qualità e il talento non devono mai mancare in nessun istante dell'allenamento. Non credo che eravamo i migliori, ma siamo stati i migliori nel finale di stagione. Abbiamo meritato lo scudetto".

Sul suo momento: "Mi sento bene. Ho grande entusiasmo. Mi piace quello che faccio e mi piace farlo soprattutto qui. Ho sempre detto che quando sono entrato a Milanello ho sentito subito qualcosa di speciale. So che quanto sto bene posso fare tutto che posso fare".

Sul coro dei tifosi: "E' bellissimo. E' molto emozionante. Mi fa molto piacere. Ho sempre fatto fatica a trattenermi quando sentivo quel coro, mi sono lasciato andare solo all'ultima gara a San Siro. Era giusto festeggiare con loro anche se ci mancava ancora l'ultimo passo".

Sul momento del Milan: "Che sia cambiata la credibilità intorno alla squadra è evidente. Malgrado i nostri risultati positivi, nessuno credeva in noi. L'ho ripetuto spesso ai miei ragazzi. In molti davano altri per favoriti per lo scudetto e di noi dicevano che ci mancava l'esperienza o il cinismo in alcune partite. Un allenatore deve saper dare certi stimoli. Il successo può cambiare le persone, ma a noi non è successo. Anzi abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere e cosa serve per restare in alto. Vedo i ragazzi ancora più pronti e più preparati. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena cominciato".

Su sua mamma: "Si tiene tutto dentro, ma è orgogliosa e felice di questo scudetto. E' stato un anno coinvolgente per tutti. Non credo che verrà a San Siro, lei è una che gli ultimi minuti delle partite a casa non riesce a vederli".

Calabria:”Su Milanello: "Si respira la storia. Ci sono tante foto che raccontano cos'è il Milan".

Sulla fascia da capitano: "E' un'emozione grande. Sono qui da piccolino, è un sogno che si avverà. E' impressionante".

Sullo scudetto: "E' stata l'emozione più bella della mia vita. Qualcuno ci ha preso per pazzi, ma ci abbiamo sempre creduto. Si sentiva nell'aria la voglia di vincere lo scudetto. Eravamo sicuri di poterlo vincere".

Sulla sua esperienza al Milan: "Sono arrivato qui a 10 anni. I primi mesi ero in difficoltà per il fatto di essere lontano da casa, non è stato semplice. A mia mamma dicevo che non sapevo se sarei riuscito a restare qui, ma lei mi ha detto di non mollare. Ha fatto tanti sacrifici per me, la ringrazierò sempre per questo".

Su Ibra: "Zlatan è un grande professionista. Mi auguro che possa tornare il prima possibile. Ci ha dato una grande mano nello spogliatoio, ha aiutato tutti i più giovani a rendere come stiamo rendendo ora in campo".

Giroud:”Ho fatto tanti gol per la squadra e per aiutarla a vincere uno scudetto che volevamo riportare qui".

Sui figli: "Gli ho insegnato il coro 'siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi'. E prima, ad inizio stagone dopo il primo gol, gli ho insegnato anche 'siamo venuti quassù per vedere segnare Groud'".

Sui nuovi acquisti: "Adli ha già imparato l'italiano, ha preso lezioni di italiano. Origi deve impararlo ancora".

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E' stata una bella estate con la mia famiglia e i miei amici. In giro poi vedevo tanti ragazzi con la maglia del Milan che mi chiedevano una foto. E' stato tutto davvero bello ed emozionante. Questo entusiasmo mi ha fatto piacere, abbiamo coinvolto tutto il popolo rossonero che aveva bisogno di vivere un momento così".

Su Milanello: "E' un ambiente fantastico, è ideale per lavorare perchè c'è tutto. E poi è anche un bellissimo posto da vedere".

Sulla nuova stagione: "E' unica e particolare. Giocheremo tante partite da qui a novembre. Sarà una stagione intensa, servirà prepararsi al meglio. I primi tre mesi incideranno molto sul resto della stagione. Dobbiamo lavorare al meglio".

Sul momento decisivo: "Direi il derby di ritorno. Siamo riusciti a ribaltarla ed è stato importante non solo per la classifica, ma anche perchè ci ha dato una grande iniezione di fiducia. Da lì in poi abbiamo fatto un girone di ritorno di altissimo livello".


Sulla squadra: "Dobbiamo pretendere il massimo da tutti, me compreso. Giochi alla domenica per come ti allenai in settimana e devi allenarti in settimana per come vuoi giocare alla domenica. Noi abbiamo dei principi di gioco ben chiari, il nostro gioco si basa molto sull'intensità. L'intensità, il ritmo, la qualità e il talento non devono mai mancare in nessun istante dell'allenamento. Non credo che eravamo i migliori, ma siamo stati i migliori nel finale di stagione. Abbiamo meritato lo scudetto".

Sul suo momento: "Mi sento bene. Ho grande entusiasmo. Mi piace quello che faccio e mi piace farlo soprattutto qui. Ho sempre detto che quando sono entrato a Milanello ho sentito subito qualcosa di speciale. So che quanto sto bene posso fare tutto che posso fare".

Sul coro dei tifosi: "E' bellissimo. E' molto emozionante. Mi fa molto piacere. Ho sempre fatto fatica a trattenermi quando sentivo quel coro, mi sono lasciato andare solo all'ultima gara a San Siro. Era giusto festeggiare con loro anche se ci mancava ancora l'ultimo passo".

Sul momento del Milan: "Che sia cambiata la credibilità intorno alla squadra è evidente. Malgrado i nostri risultati positivi, nessuno credeva in noi. L'ho ripetuto spesso ai miei ragazzi. In molti davano altri per favoriti per lo scudetto e di noi dicevano che ci mancava l'esperienza o il cinismo in alcune partite. Un allenatore deve saper dare certi stimoli. Il successo può cambiare le persone, ma a noi non è successo. Anzi abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere e cosa serve per restare in alto. Vedo i ragazzi ancora più pronti e più preparati. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena cominciato".

Su sua mamma: "Si tiene tutto dentro, ma è orgogliosa e felice di questo scudetto. E' stato un anno coinvolgente per tutti. Non credo che verrà a San Siro, lei è una che gli ultimi minuti delle partite a casa non riesce a vederli".

Calabria:”Su Milanello: "Si respira la storia. Ci sono tante foto che raccontano cos'è il Milan".

Sulla fascia da capitano: "E' un'emozione grande. Sono qui da piccolino, è un sogno che si avverà. E' impressionante".

Sullo scudetto: "E' stata l'emozione più bella della mia vita. Qualcuno ci ha preso per pazzi, ma ci abbiamo sempre creduto. Si sentiva nell'aria la voglia di vincere lo scudetto. Eravamo sicuri di poterlo vincere".

Sulla sua esperienza al Milan: "Sono arrivato qui a 10 anni. I primi mesi ero in difficoltà per il fatto di essere lontano da casa, non è stato semplice. A mia mamma dicevo che non sapevo se sarei riuscito a restare qui, ma lei mi ha detto di non mollare. Ha fatto tanti sacrifici per me, la ringrazierò sempre per questo".

Su Ibra: "Zlatan è un grande professionista. Mi auguro che possa tornare il prima possibile. Ci ha dato una grande mano nello spogliatoio, ha aiutato tutti i più giovani a rendere come stiamo rendendo ora in campo".

Giroud:”Ho fatto tanti gol per la squadra e per aiutarla a vincere uno scudetto che volevamo riportare qui".

Sui figli: "Gli ho insegnato il coro 'siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi'. E prima, ad inizio stagone dopo il primo gol, gli ho insegnato anche 'siamo venuti quassù per vedere segnare Groud'".

Sui nuovi acquisti: "Adli ha già imparato l'italiano, ha preso lezioni di italiano. Origi deve impararlo ancora".
Lo dico anche io che siamo all'inizio di un ciclo.
Vinceremo diversi scudetti e alla fine quando il gruppo sarà esperto e maturo vinceremo l'Ottava.
 
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Lo dico anche io che siamo all'inizio di un ciclo.
Vinceremo diversi scudetti e alla fine quando il gruppo sarà esperto e maturo vinceremo l'Ottava.
Un ciclo che si rispetti la prevede la Champions,o almeno prevede l'attrezzarsi seriamente per provare a vincerla,io penso che potremmo arrivarci molto prima di quello che si possa immaginare.
 

Lorenzo 89

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Un ciclo che si rispetti la prevede la Champions,o almeno prevede l'attrezzarsi seriamente per provare a vincerla,io penso che potremmo arrivarci molto prima di quello che si possa immaginare.
Non con questa proprietà che ti mette a malapena una cinquantina di milioni per il mercato quando ne potremmo spendere almeno il doppio.
 

Davidoff

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Un ciclo che si rispetti la prevede la Champions,o almeno prevede l'attrezzarsi seriamente per provare a vincerla,io penso che potremmo arrivarci molto prima di quello che si possa immaginare.
Con un fatturato così basso penso sia impossibile, maturando i giocatori chiederanno stipendi sempre più alti e sarà difficile tenere tutti i top abbastanza da competere con le big. Già perdere Leao sarà devastante, uno di quel livello con il nostro budget ridicolo non arriverà più, o se arriverà sarà un ventenne che impiegherà anni per esplodere.
 

Lineker10

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Un ciclo che si rispetti la prevede la Champions,o almeno prevede l'attrezzarsi seriamente per provare a vincerla,io penso che potremmo arrivarci molto prima di quello che si possa immaginare.
Concordo in pieno. Perlomeno competere per vincerla seriamente. Poi sappiamo che contano tante cose ed è molto difficile.
Anche io credo che al livello ci arriveremo tra non molto tempo.
Intanto in italia ci giocheremo molti scudetti. Alcuni li vinceremo altri noi ma ci saremo ogni anno.
Le altre le vedo più a improvvisare, noi invece abbiamo tutti i segnali del ciclo vincente passo dopo passo.
 

Lorenzo 89

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Concordo in pieno. Perlomeno competere per vincerla seriamente. Poi sappiamo che contano tante cose ed è molto difficile.
Anche io credo che al livello ci arriveremo tra non molto tempo.
Intanto in italia ci giocheremo molti scudetti. Alcuni li vinceremo altri noi ma ci saremo ogni anno.
Le altre le vedo più a improvvisare, noi invece abbiamo tutti i segnali del ciclo vincente passo dopo passo.
Per me è un "wishful thinking", a meno che non aumentiamo il tetto ingaggi e il budget per il mercato, altrimenti già arrivare ai quarti di Champions sarebbe un miracolo.
E' inutile continuare a coltivare in casa i vari Leao, Kessie e compagnia per poi perderli a zero perchè abbiamo un tetto ingaggi da Lazio.
 
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Non con questa proprietà che ti mette a malapena una cinquantina di milioni per il mercato quando ne potremmo spendere almeno il doppio.
Hai ragione,lo sai bene come la penso,ma in cuor mio spero possiamo centrarla con un miracolo e con la crescita di tutta la squadra,certo,i limiti ci sono ed è innegabile.
 

gabri65

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Lo dico anche io che siamo all'inizio di un ciclo.
Vinceremo diversi scudetti e alla fine quando il gruppo sarà esperto e maturo vinceremo l'Ottava.

Se fanno innesti oculati io dico che la vinci anche prima l'ottava.

Se i nuovi arrivati mantengono le promesse, ci manca solo un mediano dominante e l'innalzamento della qualità della panchina, per esempio il rimpiazzo di Hernandez.

L'età media è bassa, non ho dubbi che Gabbia crescerà e andrà a prendere il teorico posto di Kjaer, che comunque se non si rompe troppo ha ancora un paio di anni decenti da fare. Deve crescere Bennacer perché lo vedo ancora acerbo.

Al momento non sono preoccupato, questi rincalzi possono arrivare qua e là durante le sessioni di mercato o da qualche colpo di fortuna nei giovani sconosciuti come Kalulu.

L'unica preoccupazione è il mediano. Dobbiamo assolutamente prendere qualcuno per colmare il vuoto a centrocampo e dare fiato a Tonali. Su Pobega ci conto ma ci vuole qualcuno con più fisico e personalità. Dobbiamo trovare a tutti i costi un alter-ego di Kessie, è troppo importante nell'economia del gioco. Rammentiamoci che le partite saranno tantissime e non possiamo esprimere a lungo un gioco intenso e durante tutta una stagione.

Ovviamente condizione necessaria è che non se ne vada nessuno di quelli forti durante questo ciclo, come Leao. E tutto questo al netto del remare contro della proprietà.
 

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