- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 236,380
- Reaction score
- 42,283
Pioli e Calabria a DAZN
E' stata una bella estate con la mia famiglia e i miei amici. In giro poi vedevo tanti ragazzi con la maglia del Milan che mi chiedevano una foto. E' stato tutto davvero bello ed emozionante. Questo entusiasmo mi ha fatto piacere, abbiamo coinvolto tutto il popolo rossonero che aveva bisogno di vivere un momento così".
Su Milanello: "E' un ambiente fantastico, è ideale per lavorare perchè c'è tutto. E poi è anche un bellissimo posto da vedere".
Sulla nuova stagione: "E' unica e particolare. Giocheremo tante partite da qui a novembre. Sarà una stagione intensa, servirà prepararsi al meglio. I primi tre mesi incideranno molto sul resto della stagione. Dobbiamo lavorare al meglio".
Sul momento decisivo: "Direi il derby di ritorno. Siamo riusciti a ribaltarla ed è stato importante non solo per la classifica, ma anche perchè ci ha dato una grande iniezione di fiducia. Da lì in poi abbiamo fatto un girone di ritorno di altissimo livello".
Sulla squadra: "Dobbiamo pretendere il massimo da tutti, me compreso. Giochi alla domenica per come ti allenai in settimana e devi allenarti in settimana per come vuoi giocare alla domenica. Noi abbiamo dei principi di gioco ben chiari, il nostro gioco si basa molto sull'intensità. L'intensità, il ritmo, la qualità e il talento non devono mai mancare in nessun istante dell'allenamento. Non credo che eravamo i migliori, ma siamo stati i migliori nel finale di stagione. Abbiamo meritato lo scudetto".
Sul suo momento: "Mi sento bene. Ho grande entusiasmo. Mi piace quello che faccio e mi piace farlo soprattutto qui. Ho sempre detto che quando sono entrato a Milanello ho sentito subito qualcosa di speciale. So che quanto sto bene posso fare tutto che posso fare".
Sul coro dei tifosi: "E' bellissimo. E' molto emozionante. Mi fa molto piacere. Ho sempre fatto fatica a trattenermi quando sentivo quel coro, mi sono lasciato andare solo all'ultima gara a San Siro. Era giusto festeggiare con loro anche se ci mancava ancora l'ultimo passo".
Sul momento del Milan: "Che sia cambiata la credibilità intorno alla squadra è evidente. Malgrado i nostri risultati positivi, nessuno credeva in noi. L'ho ripetuto spesso ai miei ragazzi. In molti davano altri per favoriti per lo scudetto e di noi dicevano che ci mancava l'esperienza o il cinismo in alcune partite. Un allenatore deve saper dare certi stimoli. Il successo può cambiare le persone, ma a noi non è successo. Anzi abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere e cosa serve per restare in alto. Vedo i ragazzi ancora più pronti e più preparati. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena cominciato".
Su sua mamma: "Si tiene tutto dentro, ma è orgogliosa e felice di questo scudetto. E' stato un anno coinvolgente per tutti. Non credo che verrà a San Siro, lei è una che gli ultimi minuti delle partite a casa non riesce a vederli".
Calabria:”Su Milanello: "Si respira la storia. Ci sono tante foto che raccontano cos'è il Milan".
Sulla fascia da capitano: "E' un'emozione grande. Sono qui da piccolino, è un sogno che si avverà. E' impressionante".
Sullo scudetto: "E' stata l'emozione più bella della mia vita. Qualcuno ci ha preso per pazzi, ma ci abbiamo sempre creduto. Si sentiva nell'aria la voglia di vincere lo scudetto. Eravamo sicuri di poterlo vincere".
Sulla sua esperienza al Milan: "Sono arrivato qui a 10 anni. I primi mesi ero in difficoltà per il fatto di essere lontano da casa, non è stato semplice. A mia mamma dicevo che non sapevo se sarei riuscito a restare qui, ma lei mi ha detto di non mollare. Ha fatto tanti sacrifici per me, la ringrazierò sempre per questo".
Su Ibra: "Zlatan è un grande professionista. Mi auguro che possa tornare il prima possibile. Ci ha dato una grande mano nello spogliatoio, ha aiutato tutti i più giovani a rendere come stiamo rendendo ora in campo".
Giroud:”Ho fatto tanti gol per la squadra e per aiutarla a vincere uno scudetto che volevamo riportare qui".
Sui figli: "Gli ho insegnato il coro 'siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi'. E prima, ad inizio stagone dopo il primo gol, gli ho insegnato anche 'siamo venuti quassù per vedere segnare Groud'".
Sui nuovi acquisti: "Adli ha già imparato l'italiano, ha preso lezioni di italiano. Origi deve impararlo ancora".
E' stata una bella estate con la mia famiglia e i miei amici. In giro poi vedevo tanti ragazzi con la maglia del Milan che mi chiedevano una foto. E' stato tutto davvero bello ed emozionante. Questo entusiasmo mi ha fatto piacere, abbiamo coinvolto tutto il popolo rossonero che aveva bisogno di vivere un momento così".
Su Milanello: "E' un ambiente fantastico, è ideale per lavorare perchè c'è tutto. E poi è anche un bellissimo posto da vedere".
Sulla nuova stagione: "E' unica e particolare. Giocheremo tante partite da qui a novembre. Sarà una stagione intensa, servirà prepararsi al meglio. I primi tre mesi incideranno molto sul resto della stagione. Dobbiamo lavorare al meglio".
Sul momento decisivo: "Direi il derby di ritorno. Siamo riusciti a ribaltarla ed è stato importante non solo per la classifica, ma anche perchè ci ha dato una grande iniezione di fiducia. Da lì in poi abbiamo fatto un girone di ritorno di altissimo livello".
Sulla squadra: "Dobbiamo pretendere il massimo da tutti, me compreso. Giochi alla domenica per come ti allenai in settimana e devi allenarti in settimana per come vuoi giocare alla domenica. Noi abbiamo dei principi di gioco ben chiari, il nostro gioco si basa molto sull'intensità. L'intensità, il ritmo, la qualità e il talento non devono mai mancare in nessun istante dell'allenamento. Non credo che eravamo i migliori, ma siamo stati i migliori nel finale di stagione. Abbiamo meritato lo scudetto".
Sul suo momento: "Mi sento bene. Ho grande entusiasmo. Mi piace quello che faccio e mi piace farlo soprattutto qui. Ho sempre detto che quando sono entrato a Milanello ho sentito subito qualcosa di speciale. So che quanto sto bene posso fare tutto che posso fare".
Sul coro dei tifosi: "E' bellissimo. E' molto emozionante. Mi fa molto piacere. Ho sempre fatto fatica a trattenermi quando sentivo quel coro, mi sono lasciato andare solo all'ultima gara a San Siro. Era giusto festeggiare con loro anche se ci mancava ancora l'ultimo passo".
Sul momento del Milan: "Che sia cambiata la credibilità intorno alla squadra è evidente. Malgrado i nostri risultati positivi, nessuno credeva in noi. L'ho ripetuto spesso ai miei ragazzi. In molti davano altri per favoriti per lo scudetto e di noi dicevano che ci mancava l'esperienza o il cinismo in alcune partite. Un allenatore deve saper dare certi stimoli. Il successo può cambiare le persone, ma a noi non è successo. Anzi abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere e cosa serve per restare in alto. Vedo i ragazzi ancora più pronti e più preparati. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena cominciato".
Su sua mamma: "Si tiene tutto dentro, ma è orgogliosa e felice di questo scudetto. E' stato un anno coinvolgente per tutti. Non credo che verrà a San Siro, lei è una che gli ultimi minuti delle partite a casa non riesce a vederli".
Calabria:”Su Milanello: "Si respira la storia. Ci sono tante foto che raccontano cos'è il Milan".
Sulla fascia da capitano: "E' un'emozione grande. Sono qui da piccolino, è un sogno che si avverà. E' impressionante".
Sullo scudetto: "E' stata l'emozione più bella della mia vita. Qualcuno ci ha preso per pazzi, ma ci abbiamo sempre creduto. Si sentiva nell'aria la voglia di vincere lo scudetto. Eravamo sicuri di poterlo vincere".
Sulla sua esperienza al Milan: "Sono arrivato qui a 10 anni. I primi mesi ero in difficoltà per il fatto di essere lontano da casa, non è stato semplice. A mia mamma dicevo che non sapevo se sarei riuscito a restare qui, ma lei mi ha detto di non mollare. Ha fatto tanti sacrifici per me, la ringrazierò sempre per questo".
Su Ibra: "Zlatan è un grande professionista. Mi auguro che possa tornare il prima possibile. Ci ha dato una grande mano nello spogliatoio, ha aiutato tutti i più giovani a rendere come stiamo rendendo ora in campo".
Giroud:”Ho fatto tanti gol per la squadra e per aiutarla a vincere uno scudetto che volevamo riportare qui".
Sui figli: "Gli ho insegnato il coro 'siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi'. E prima, ad inizio stagone dopo il primo gol, gli ho insegnato anche 'siamo venuti quassù per vedere segnare Groud'".
Sui nuovi acquisti: "Adli ha già imparato l'italiano, ha preso lezioni di italiano. Origi deve impararlo ancora".
Ultima modifica: