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Perchè ci spaventa la frase "non ci saranno grandi investimenti”?
Ho notato che le parole di Leonardo (di cui riporto il virgolettato “Per una società che arriva è importante capire cosa fare ma sicuramente in estate non ci saranno grandi investimenti”) hanno suscitato grande scalpore e vari spunti di riflessione in tantissimi topic. Per tale motivo, ho pensato di crearne uno apposito per approfondire meglio la questione senza inficiare le altre discussioni, rischiando di finire off topic.
Innanzitutto, bisognerebbe contestualizzare bene il "senza investimenti"?
Dal mio punto di vista, nell'accezione più probabile, "senza investimenti" significa senza esborsi della proprietà ovvero senza ulteriore indebitamento del club, in definitiva senza impatto sul bilancio. Ragionando, inoltre, sull’unica sessione completa di calciomercato targata Elliot (Gennaio 2019) e sui paletti del FPF, questa interpretazione troverebbe ulteriori conferme.
Assodato questo, come è la nostra situazione? Ragioniamo con ordine:
A. Ingaggi: la situazione è abbastanza fluida poiché abbiamo una marea di gente che prende lauti ingaggi senza contribuire concretamente alla causa. Inoltre (fortunatamente) molti sono anche in scadenza a Giugno 2019. Approfondendo in rete (fonte calciofinanza, ma i dati sugli ingaggi vanno sempre presi con le molle) abbiamo 29 giocatori (troppi) per un totale ingaggi di circa 62 mln netti.
Su questo punto torno un po’ più avanti.
B. Cartellini: penso siamo tutti concordi nell’individuare quale minimo indispensabile l’acquisto di 5 giocatori: 1 terzino sx; 2 cc e 2 ali. Ripeto, questo è proprio il minimo indispensabile volendo continuare nella strada tracciata di una 4-3-3 o della sua naturale evoluzione in 4-2-3-1. Sia chiaro che altri moduli richiederebbero cambiamenti ancora più radicali. Su che profili andremo? Mi sembra chiaro (e ragionevole) che la società si muoverà su profili “alla Paquetà”. Dunque giovani, talentuosi, ingaggi medio-basso, contratto lungo, rischio minimo.
Ora vi propongo un esempio. Vi prego non soffermatevi sui nomi, è solo il mercato che piacerebbe a me e serve a spiegare il mio punto di vista.
• Terzino sx: A. Grimaldo; Benfica; 23 anni; 30 mln
• CC: H. Aouar; Lione; 20 anni; 45 mln
• CC: S. Tonali; Brescia; 19 anni; 20 mln
• Ala sx: Everton; Gremio; 23 anni; 40 mln
• Ala dx: N. Pepè; Lille; 23 anni; 65 mln
Per tutti loro (tutti under 23) ipotizziamo un contratto alla Paquetà/Piatek. Dunque 5 anni a circa 2 mln netti più bonus.
Per bilanciare questo mercato serviranno ovviamente cessioni. Quali sono gli indiziati? Giocatori con peso a bilancio prossimo allo zero. Quindi, in breve: Suso, Strinic, Reina, Cutrone, Donnarumma.
Considerando gli ultimi due quale patrimonio della società, bisognerebbe regalare Strinic e Reina e cedere Suso per 30 mln (questo è il punto critico di tutto il nostro mercato).
Se siete arrivati alla fine di questo pippone (complimenti!) avrete notato che:
• Acquistiamo 5 giocatori per 200 mln. Costo a bilancio 40 mln. Monte ingaggi incrementato di 10 mln netti
• Non rinnoviamo 5 giocatori in scadenza (Montolivo, Mauri, Bertolacci, Zapata, Abate) risparmiando 9.9 mln di ingaggi (praticamente gli ingaggi dei nuovi completamente bilanciati).
• Cediamo tre giocatori per 30 mln che sono di pura plusvalenza, risparmiando 8 mln di ingaggi netti
• Non riscattiamo Bakayoko (mi sembra abbastanza evidente dopo gli ultimi episodi) risparmiando 3.5 mln netti
• Scendiamo da 29 a 25 giocatori. Necessitiamo di un secondo portiere affidabile e di un quarto centrale difensivo.
Concludo con tre domande:
1. Questo è un mercato “senza investimenti”?
La matematica (dunque poco opinabile) dice di si. Il bilancio sarebbe addirittura alleggerito da questa campagna acquisti. Dunque non c’è “occhio UEFA” che tenga.
2. È un piano fattibile?
Paradossalmente la vera criticità è piazzare il Messi di Cadice. Dunque fattibile ma ostico.
3. Questa squadra è un progetto tecnico interessante?
Assolutamente si. Fermo restando che l’interrogativo più grande (e ormai dovremmo averlo capito bene) è chi guida la nave? Come dicevo qualche giorno fa, per me abbiamo già firmato (o bloccato) un allenatore che gioca alla “spagnola”. Un progetto tecnico moderno (dunque basato su intensità, pressing in avanti, movimenti senza palla, ecc.) con il potenziale umano a disposizione non ha limiti. Mia opinione: Sarri non andrebbe lontano dai 91 punti fatti con il Napoli lo scorso campionato.
Quindi io comprendo il momento no e il conseguente catastrofismo, ma non capisco la frequente associazione “mercato senza investimenti=destinati alla mediocrità per sempre”. Come sempre, idee e competenza conteranno più del vile denaro.
Ho notato che le parole di Leonardo (di cui riporto il virgolettato “Per una società che arriva è importante capire cosa fare ma sicuramente in estate non ci saranno grandi investimenti”) hanno suscitato grande scalpore e vari spunti di riflessione in tantissimi topic. Per tale motivo, ho pensato di crearne uno apposito per approfondire meglio la questione senza inficiare le altre discussioni, rischiando di finire off topic.
Innanzitutto, bisognerebbe contestualizzare bene il "senza investimenti"?
Dal mio punto di vista, nell'accezione più probabile, "senza investimenti" significa senza esborsi della proprietà ovvero senza ulteriore indebitamento del club, in definitiva senza impatto sul bilancio. Ragionando, inoltre, sull’unica sessione completa di calciomercato targata Elliot (Gennaio 2019) e sui paletti del FPF, questa interpretazione troverebbe ulteriori conferme.
Assodato questo, come è la nostra situazione? Ragioniamo con ordine:
A. Ingaggi: la situazione è abbastanza fluida poiché abbiamo una marea di gente che prende lauti ingaggi senza contribuire concretamente alla causa. Inoltre (fortunatamente) molti sono anche in scadenza a Giugno 2019. Approfondendo in rete (fonte calciofinanza, ma i dati sugli ingaggi vanno sempre presi con le molle) abbiamo 29 giocatori (troppi) per un totale ingaggi di circa 62 mln netti.
Su questo punto torno un po’ più avanti.
B. Cartellini: penso siamo tutti concordi nell’individuare quale minimo indispensabile l’acquisto di 5 giocatori: 1 terzino sx; 2 cc e 2 ali. Ripeto, questo è proprio il minimo indispensabile volendo continuare nella strada tracciata di una 4-3-3 o della sua naturale evoluzione in 4-2-3-1. Sia chiaro che altri moduli richiederebbero cambiamenti ancora più radicali. Su che profili andremo? Mi sembra chiaro (e ragionevole) che la società si muoverà su profili “alla Paquetà”. Dunque giovani, talentuosi, ingaggi medio-basso, contratto lungo, rischio minimo.
Ora vi propongo un esempio. Vi prego non soffermatevi sui nomi, è solo il mercato che piacerebbe a me e serve a spiegare il mio punto di vista.
• Terzino sx: A. Grimaldo; Benfica; 23 anni; 30 mln
• CC: H. Aouar; Lione; 20 anni; 45 mln
• CC: S. Tonali; Brescia; 19 anni; 20 mln
• Ala sx: Everton; Gremio; 23 anni; 40 mln
• Ala dx: N. Pepè; Lille; 23 anni; 65 mln
Per tutti loro (tutti under 23) ipotizziamo un contratto alla Paquetà/Piatek. Dunque 5 anni a circa 2 mln netti più bonus.
Per bilanciare questo mercato serviranno ovviamente cessioni. Quali sono gli indiziati? Giocatori con peso a bilancio prossimo allo zero. Quindi, in breve: Suso, Strinic, Reina, Cutrone, Donnarumma.
Considerando gli ultimi due quale patrimonio della società, bisognerebbe regalare Strinic e Reina e cedere Suso per 30 mln (questo è il punto critico di tutto il nostro mercato).
Se siete arrivati alla fine di questo pippone (complimenti!) avrete notato che:
• Acquistiamo 5 giocatori per 200 mln. Costo a bilancio 40 mln. Monte ingaggi incrementato di 10 mln netti
• Non rinnoviamo 5 giocatori in scadenza (Montolivo, Mauri, Bertolacci, Zapata, Abate) risparmiando 9.9 mln di ingaggi (praticamente gli ingaggi dei nuovi completamente bilanciati).
• Cediamo tre giocatori per 30 mln che sono di pura plusvalenza, risparmiando 8 mln di ingaggi netti
• Non riscattiamo Bakayoko (mi sembra abbastanza evidente dopo gli ultimi episodi) risparmiando 3.5 mln netti
• Scendiamo da 29 a 25 giocatori. Necessitiamo di un secondo portiere affidabile e di un quarto centrale difensivo.
Concludo con tre domande:
1. Questo è un mercato “senza investimenti”?
La matematica (dunque poco opinabile) dice di si. Il bilancio sarebbe addirittura alleggerito da questa campagna acquisti. Dunque non c’è “occhio UEFA” che tenga.
2. È un piano fattibile?
Paradossalmente la vera criticità è piazzare il Messi di Cadice. Dunque fattibile ma ostico.
3. Questa squadra è un progetto tecnico interessante?
Assolutamente si. Fermo restando che l’interrogativo più grande (e ormai dovremmo averlo capito bene) è chi guida la nave? Come dicevo qualche giorno fa, per me abbiamo già firmato (o bloccato) un allenatore che gioca alla “spagnola”. Un progetto tecnico moderno (dunque basato su intensità, pressing in avanti, movimenti senza palla, ecc.) con il potenziale umano a disposizione non ha limiti. Mia opinione: Sarri non andrebbe lontano dai 91 punti fatti con il Napoli lo scorso campionato.
Quindi io comprendo il momento no e il conseguente catastrofismo, ma non capisco la frequente associazione “mercato senza investimenti=destinati alla mediocrità per sempre”. Come sempre, idee e competenza conteranno più del vile denaro.