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Ovviamente avevamo già una storia di un certo peso. In fondo, quando il Milan di Berlusconi vinse la prima coppa dei campioni erano passati solo vent’anni dalla precedente e ai tempi, col fatto che partecipasse solo la vincitrice del campionato, non era per nulla un periodo lungo. Sono assolutamente certo che passeranno più anni tra la settima e l’ottava di quanti ne passarono tra la seconda e la terza.Qui mi tocca dare ragione al vecchio.
Non ci si permetta mai di dire che il Milan è AC Berlusconi.
Con Silvio abbiamo toccato i momenti più gloriosi, ma è esistito un milan glorioso prima e, si spera, ne esisterà uno dopo.
Intanto, da quando è andato via nel 2017, negli ultimi 6 anni abbiamo vinto uno scudetto, mentre negli ultimi 10 anni della presidenza berlusconi post Atene abbiamo vinto uno scudetto e due supercoppe italiane.
Ringrazierò in eterno per il ventennio impareggiabile 1987-2007, ma non dimentichiamo chi è venuto prima e chi, si spera, verrà dopo.
D’altro canto, non possiamo non dire che con Berlusconi quella storia è diventata leggenda: il Milan di Sacchi e il Milan di Ancelotti resteranno per sempre nella memoria di tutti gli appassionati di calcio, forse anche quello di Capello, sia pure in misura minore perché meno appariscente e rivoluzionario.
A dirla tutta, non sappiamo neanche se senza Berlusconi ci sarebbe stato ancora un Milan né che tipo di Milan sarebbe stato. Non sapremo mai cosa sarebbe successo se non fossimo stati acquistati da Berlusconi, ma se facessimo il giochino di eliminarlo dalla storia del Milan, la nostra storia ad alti livelli si concluderebbe con le note vicende degli anni ‘80, i nostri trofei sarebbero meno della metà e anche parecchio datati.
Insomma, sarebbe ingeneroso nei confronti di chi l’ha preceduto considerarlo LA storia del Milan, ma sicuramente è stato il personaggio più importante per distacco.