Pazzesco Napoli, 0 tiri in porta subiti

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Vero, Gattuso è allenatore che rischia poco e cambia poco. Però come attenuante va detto che ha un gruppo che di fronte ai cambiamenti è sempre andato nel panico, ricordiamo bene il circo dell'anno scorso.

Gli esperimenti e le idee le puoi avere anche e soprattutto quando i tuoi giocatori rispondono bene adattandosi e raccogliendo la sfida.
Quest'anno ha azzardato Bakayoko da mediano a Napoli e il disastro lo abbiamo ancora negli occhi.

Purtroppo torno al discorso di prima, i giocatori fanno la fortuna degli allenatori.

Anche la mia ìmpressione è che Gattuso sia un allenatore conservativo, che ama "toccare con mano" prima di azzardare qualcosa, però ricordo che Ancelotti a inizio di carriera era proprio così, tanto da chiedere la famosa cessione di Zola ai tempi di Parma e rifiutare Baggio. Oggi è l'allenatore amante dei trequartisti e mezzepunte per antonomasia, ma non è stato sempre così, gli allenatori come i giocatori evolvono negli anni, acquistando esperienza e sicurezza anche per rischiare certe idee.

Era pur sempre il figlioccio di Sacchi , quello del 4-4-2 e guai chi ce lo tocca.
Ricorderai certamente il beppe signori mondiale che si rifiutò di andare esterno di fascia nel 4-4-2 cambiando forse il destino del nostro mondiale americano.
Giusta osservazione, ancelotti si è evoluto col tempo e con gli anni. Direi che è diventato ancelotti da noi dopo quella folle estate del 2002 quando galliani gli riempì la rosa di numeri 10 : pirlo, seedorf, rui costa, rivaldo e un anno dopo pure kaka.
Evidentemente carletto aveva dentro di se queste doti e le tirò fuori a un certo punto della carriera.
Diciamo che trovò il giusto compromesso tra rigore tattico e talento degli interpreti.
Di certo fa effetto pensare che quest'uomo che oggi mette hamsik in cabina di regia a napoli bocciò zola , poi ribattezzato magic box in premier, perchè di difficile collocazione tattica nel suo 4-4-2.
 

Clarenzio

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Ma chi lo criticava proima è un folle
In Germania non lo sopportano, robben lo odia...deve propinare per forza suo figlio nello staff medico e al bayern erano sconcertati di come li allenava. Ripeto basta informarsi su fonti tedesche

Capisco che sto discutendo con un tuttologo juventino che ha contatti con fonti dirette e non parla a caso come noialtri, ma mi puoi riricordare gentilmente cosa pensava mr. 4 Champions League (o mister 30 milioni, come preferisci) di Carlo Ancelotti? Poi boh, stiamo a discutere sulla base delle dichiarazioni di un giocatore finito che milita in una squadra che fa sempre più ridere in Europa
 

gabri65

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Era pur sempre il figlioccio di Sacchi , quello del 4-4-2 e guai chi ce lo tocca.
Ricorderai certamente il beppe signori mondiale che si rifiutò di andare esterno di fascia nel 4-4-2 cambiando forse il destino del nostro mondiale americano.
Giusta osservazione, ancelotti si è evoluto col tempo e con gli anni. Direi che è diventato ancelotti da noi dopo quella folle estate del 2002 quando galliani gli riempì la rosa di numeri 10 : pirlo, seedorf, rui costa, rivaldo e un anno dopo pure kaka.
Evidentemente carletto aveva dentro di se queste doti e le tirò fuori a un certo punto della carriera.
Diciamo che trovò il giusto compromesso tra rigore tattico e talento degli interpreti.
Di certo fa effetto pensare che quest'uomo che oggi mette hamsik in cabina di regia a napoli bocciò zola , poi ribattezzato magic box in premier, perchè di difficile collocazione tattica nel suo 4-4-2.

Ancelotti ha anche avuto la fortuna, sfruttata bene certo, di avere Gattuso e Ambrosini che si spaccavano in due e permettevano al nostro centrocampo di giocare in guanti bianchi.
 

Lineker10

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Era pur sempre il figlioccio di Sacchi , quello del 4-4-2 e guai chi ce lo tocca.
Ricorderai certamente il beppe signori mondiale che si rifiutò di andare esterno di fascia nel 4-4-2 cambiando forse il destino del nostro mondiale americano.
Giusta osservazione, ancelotti si è evoluto col tempo e con gli anni. Direi che è diventato ancelotti da noi dopo quella folle estate del 2002 quando galliani gli riempì la rosa di numeri 10 : pirlo, seedorf, rui costa, rivaldo e un anno dopo pure kaka.
Evidentemente carletto aveva dentro di se queste doti e le tirò fuori a un certo punto della carriera.
Diciamo che trovò il giusto compromesso tra rigore tattico e talento degli interpreti.
Di certo fa effetto pensare che quest'uomo che oggi mette hamsik in cabina di regia a napoli bocciò zola , poi ribattezzato magic box in premier, perchè di difficile collocazione tattica nel suo 4-4-2.

Leggendo le ricostruzioni di quegli anni, l'idea dei numeri 10 nacque da Berlusconi che passò l'input, diciamo, a Galliani e Ancelotti. Carletto da parte sua disegnò la squadra partendo da Pirlo, che stava già provando da regista in allenamento da diversi mesi, e suggerendo Seedorf in quella che sarà una delle trattative migliori della storia del calcio, per completare con Rui Costa trequartista, ruolo dove non giocava più da qualche anno (ai quali si aggiunse lo schiribizzo di Rivaldo, imposto dal presidente e mal digerito da Carletto). Bell'esempio insomma di allineamento tra commitment chiaro della dirigenza, scelte coerenti degli uomini e allenatore giusto per metterle in pratica.

Pensando a quello che il duo ha fatto negli anni recenti, pare impossibile che per tanti anni abbiano operato in modo così innovativo e coerente.
 
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Ancelotti ha anche avuto la fortuna, sfruttata bene certo, di avere Gattuso e Ambrosini che si spaccavano in due e permettevano al nostro centrocampo di giocare in guanti bianchi.

Erano le mezze ali di conservazione e che ancelotti usava quando alla squadra mancavano equlibrio e certezze.
Ma quante partite abbiamo giocato col solo gattuso vero interditore e poi pirlo, seedorf, kaka, rui costa, sheva???
Oppure kaka dietro inzaghi e sheva e come terzini magari pure cafu e serginho.
Il possesso palla era la chiave di quel milan .
Vabbe che dietro avevamo nesta e maldini che lasciati pure in 3 vs 2 facevano fare brutta figura ai malcapitati di turno.
 
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Leggendo le ricostruzioni di quegli anni, l'idea dei numeri 10 nacque da Berlusconi che passò l'input, diciamo, a Galliani e Ancelotti. Carletto da parte sua disegnò la squadra partendo da Pirlo, che stava già provando da regista in allenamento da diversi mesi, e suggerendo Seedorf in quella che sarà una delle trattative migliori della storia del calcio, per completare con Rui Costa trequartista, ruolo dove non giocava più da qualche anno (ai quali si aggiunse lo schiribizzo di Rivaldo, imposto dal presidente e mal digerito da Carletto). Bell'esempio insomma di allineamento tra commitment chiaro della dirigenza, scelte coerenti degli uomini e allenatore giusto per metterle in pratica.

Pensando a quello che il duo ha fatto negli anni recenti, pare impossibile che per tanti anni abbiano operato in modo così innovativo e coerente.

Mamma mia, quanti ricordi.
La notte di la coruna capì che avremmo potuto rivincere la coppa.
In campionato dopo un ottimo girone d'andata crollammo ma in europa fummo devastanti nelle prime due fasi (doppio gironcino).
All'epoca la champions era un massacro con 17 partite per arrivare alla finale + il doppio turno preliminare.
Quell'estate ci deridevano tutti vedendo la costruzione folle della rosa ma la goduria nel veder giocare quel milan la ricordo ancora, praticamente gli avversari non vedevano la palla.
 

Tifo'o

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Ora basta per piacere con discussioni a due.
 
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Hanno un allenatore pazzesco. Ha annichilito la squadra più in forma in tutta Europa in questo periodo. Mi ha ricordato una delle (tante) serate di CL come piacevano a noi. Grande Carletto.

Veramente il liverpool è parecchio sotto forma, lo dicono da giornate i loro tifosi che soprattutto la davanti hanno bisogno di riposo perchè sono palesemente stanchi. Lasciando perdere cosa hanno fatto come reparto, io salah sbagliare cosi tanto tecnicamente non me lo ricordo da tempo.
 

Lineker10

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Mamma mia, quanti ricordi.
La notte di la coruna capì che avremmo potuto rivincere la coppa.
In campionato dopo un ottimo girone d'andata crollammo ma in europa fummo devastanti nelle prime due fasi (doppio gironcino).
All'epoca la champions era un massacro con 17 partite per arrivare alla finale + il doppio turno preliminare.
Quell'estate ci deridevano tutti vedendo la costruzione folle della rosa ma la goduria nel veder giocare quel milan la ricordo ancora, praticamente gli avversari non vedevano la palla.

Davvero, anno meraviglioso che mi sono goduto tra l'altro vedendo ogni partita a San Siro incluse le leggendarie vittorie con Bayern, Real, Ajax e il derby. Incredibile cavalcata il primo anno fino alla finale di Manchester.

Quando hai i mezzi economici necessari e allinei una società convinta che si muove in modo coerente e in blocco unico, scegli gli uomini giusti sia umanamente (ripescammo anche Costacurta che aveva lasciato la squadra per fine contratto) che tecnicamente (Maldini schierato da centrale nonostante le aspre critiche post Corea, a cui fu affiancato Nesta), sempre secondo un'idea precisa e con coerenza, e affidi tutto ad un allenatore capace e coraggioso (il Carletto di allora era una scommessa, veniva da annate deludenti della Juve) tutto è possibile.

Quel Milan è stato un esempio perfetto di programmazione vincente.
 
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