A me sembra chiaro il tipo di giocatore: attaccante d'area, che sente tantissimo la porta, ma si trova frequentemente in imbarazzo palla al piede; Cutrone la butta dentro se messo in condizione, ma se bisogna risalire il campo appoggiandosi a lui, non solo si fa spesso sovrastare fisicamente - anche soltanto da difensori di zona retrocessione -, ma fa anche fatica a tenere e ridistribuire palla.
Per me Cutrone può avere senso soltanto in un attacco a 2 che gli consenta di attaccare il primo palo, aggredire la profondità ed abbassare continuamente la difesa, lasciando i compiti di raccordo ad una seconda punta, come potrebbe essere proprio Keita, ad esempio; tuttavia, oramai, come si può giocare con l'attacco a 2? Tre sono i moduli: 3-5-2, 4-4-2 e 4-3-1-2; il problema è che ognuno di essi rappresenta una scelta controcorrente rispetto ad una modernità rappresentata da moduli con esterni offensivi, pressing e baricentri alti. Vale la pena, dunque, investire tanto, anche su un piano del gioco, su Cutrone? Non lo so, sinceramente.