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parlo per esperienza personale....il cappotto termico è utilissimo per coibentare la casa e risparmiare sia sulla corrente elettrica (uso dei climatizzatori d'estate) che sul gas, ma occorre fare il punto su alcuni fattori:
il materiale utilizzato
la tecnica di posa
Lavoravo nel settore e ho sempre sconsigliato l'estruso (il tipo xps, che ha una sottile pellicola che "soffoca" il muro) e quello con grafite (grigio scuro), perché se non viene ombreggiato durante la posa, si scalda nelle giornate calde e tende ad imbarcarsi e danneggiarsi al sole)....personalmente ho utilizzato il sinterizzato (quello con le palline a vista) che è più traspirante e pur avendo un lambda (indice di trasmittanza termica) peggiore rispetto a quello grigio, ha il migliore rapporto efficienza/prezzo. Lo spessore va tarato in modo da raggiungere una resistenza termica (R) che ti permetta di ottenere gli sgravi fiscali (almeno 10 cm).
Il danno maggiore che reca il cappotto è il "soffocamento" degli ambienti, che si risolve con una corretta ventilazione, o con un sistema di ventilazione forzata, da progettare ante costruzione casa, o arieggiando gli ambienti quasi quotidianamente per eliminare il vapore d'acqueo (andrebbero usate anche pitture antimuffa).
Anche la posa deve essere fatta nel modo giusto, cioè incollando i pannelli mettendo la colla a punti (ai 4 spigoli e al centro) e non stendendola su tutto il pannello, perché è la colla che ha una traspirabilità quasi pari a zero, non l'eps. Consigliavo anche tasselli per il fissaggio meccanico.
L'intonaco deve essere sottile per non appesantire il cappotto e va utilizzata una rete apposita in fibra di vetro annegata nell'intonaco per dare compattezza al tutto. Io ce l'ho dai primi anni 90 e sono soddisfatto. Naturalmente il risparmio è massimo con un riscaldamento a pavimento (riscaldi l'acqua a 45° e non 60 come succede con i termosifoni ed è più omogeneo) ed una caldaia a condensazione.
Ah...il cappotto va esterno e non interno, per sfruttare il cosiddetto "volano termico"...in poche parole, d'inverno scaldi il muro e quando arieggi, anche se esce del caldo, il muro te lo "ributta" nell'ambiente facendo una sorta di scambio termico.
Poi c'è la questione fotovoltaico...potresti ottenere la piena autosufficienza energetica azzerando quasi completamente le bollette....consiglio un impianto da 6 kw..... servono 25-30 mq di tetto a sud disponibili. Con il superbonus era una pacchia, ma anche con la detrazione al 50% conviene sempre.
Consiglio l'abbinamento alle pile ad accumulo (10 kw), per poter utilizzare l'energia autoprodotta anche dopo il calare del sole, anche se il prezzo raddoppia. Le abitudini vanno un pò cambiate, in modo da fare i lavori che assorbono la maggiore quantità di corrente (lavatrici, asciugatrici,...) di giorno (basta programmarle) per usare l'energia che si sta producendo...quindi a costo zero. 10 kw di pile cariche ti aiutano a passare la notte se non hai elettrodomestici esosi in funzione. Poi c'è anche lo scambio sul posto...se produci più del tuo fabbisogno, puoi vendere la corrente in esubero al tuo fornitore, ma ti pagano pochissimo. Se poi sostituisci la caldaia con una a pompa di calore, ti scorderai per sempre del gas e dei relativi rincari.
Cappotto e fotovoltaico sono interventi che puoi fare anche dopo la costruzione della casa, anche se l'ottimo sarebbe progettarli pre-costruzione (ottimizzi alcuni costi e poi puoi utilizzare delle tegole con le celle incorporate, ma non so dirti se sono efficienti come un pannello standard, che produce circa 400 W).......una casa costruita in questo modo risulterà in classe energetica A.......spero di non aver scordato nulla e di esserti stato d'aiuto
il materiale utilizzato
la tecnica di posa
Lavoravo nel settore e ho sempre sconsigliato l'estruso (il tipo xps, che ha una sottile pellicola che "soffoca" il muro) e quello con grafite (grigio scuro), perché se non viene ombreggiato durante la posa, si scalda nelle giornate calde e tende ad imbarcarsi e danneggiarsi al sole)....personalmente ho utilizzato il sinterizzato (quello con le palline a vista) che è più traspirante e pur avendo un lambda (indice di trasmittanza termica) peggiore rispetto a quello grigio, ha il migliore rapporto efficienza/prezzo. Lo spessore va tarato in modo da raggiungere una resistenza termica (R) che ti permetta di ottenere gli sgravi fiscali (almeno 10 cm).
Il danno maggiore che reca il cappotto è il "soffocamento" degli ambienti, che si risolve con una corretta ventilazione, o con un sistema di ventilazione forzata, da progettare ante costruzione casa, o arieggiando gli ambienti quasi quotidianamente per eliminare il vapore d'acqueo (andrebbero usate anche pitture antimuffa).
Anche la posa deve essere fatta nel modo giusto, cioè incollando i pannelli mettendo la colla a punti (ai 4 spigoli e al centro) e non stendendola su tutto il pannello, perché è la colla che ha una traspirabilità quasi pari a zero, non l'eps. Consigliavo anche tasselli per il fissaggio meccanico.
L'intonaco deve essere sottile per non appesantire il cappotto e va utilizzata una rete apposita in fibra di vetro annegata nell'intonaco per dare compattezza al tutto. Io ce l'ho dai primi anni 90 e sono soddisfatto. Naturalmente il risparmio è massimo con un riscaldamento a pavimento (riscaldi l'acqua a 45° e non 60 come succede con i termosifoni ed è più omogeneo) ed una caldaia a condensazione.
Ah...il cappotto va esterno e non interno, per sfruttare il cosiddetto "volano termico"...in poche parole, d'inverno scaldi il muro e quando arieggi, anche se esce del caldo, il muro te lo "ributta" nell'ambiente facendo una sorta di scambio termico.
Poi c'è la questione fotovoltaico...potresti ottenere la piena autosufficienza energetica azzerando quasi completamente le bollette....consiglio un impianto da 6 kw..... servono 25-30 mq di tetto a sud disponibili. Con il superbonus era una pacchia, ma anche con la detrazione al 50% conviene sempre.
Consiglio l'abbinamento alle pile ad accumulo (10 kw), per poter utilizzare l'energia autoprodotta anche dopo il calare del sole, anche se il prezzo raddoppia. Le abitudini vanno un pò cambiate, in modo da fare i lavori che assorbono la maggiore quantità di corrente (lavatrici, asciugatrici,...) di giorno (basta programmarle) per usare l'energia che si sta producendo...quindi a costo zero. 10 kw di pile cariche ti aiutano a passare la notte se non hai elettrodomestici esosi in funzione. Poi c'è anche lo scambio sul posto...se produci più del tuo fabbisogno, puoi vendere la corrente in esubero al tuo fornitore, ma ti pagano pochissimo. Se poi sostituisci la caldaia con una a pompa di calore, ti scorderai per sempre del gas e dei relativi rincari.
Cappotto e fotovoltaico sono interventi che puoi fare anche dopo la costruzione della casa, anche se l'ottimo sarebbe progettarli pre-costruzione (ottimizzi alcuni costi e poi puoi utilizzare delle tegole con le celle incorporate, ma non so dirti se sono efficienti come un pannello standard, che produce circa 400 W).......una casa costruita in questo modo risulterà in classe energetica A.......spero di non aver scordato nulla e di esserti stato d'aiuto
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