Pagni: "Rangnick è il prescelto. Ma quanto vale oggi il Milan?"

Toby rosso nero

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Pagni: "Rangnick è il prescelto. Ma quanto vale oggi il Milan?"

Anche Luca Pagni dà per certo l'arrivo di Rangnick sulla panchina rossonera.
Il suo commento sulla situazione del Milan:

"Non ci sono più dubbi che Rangnick sia il prescelto.
Dopo la defenestrazione di Boban e con Maldini assente a lungo anche per il periodo di convalescenza, per la prima volta sono stati Ivan Gazidis e gli uomini da lui scelti a prendere in mano la parte sportiva. Oltre a lui i più attivi sono stati Moncada e Almstadt. Hanno un taccuino di nomi.
Il Milan è sicuramente uno dei club in grado di affascinare il tedesco. Appare convinto che l’avventura in Italia si basi su un progetto “che possa funzionare”.
Ma c'è un dubbio: la revisione al ribasso dei valori economici del calcio dagli ingaggi dei giocatori ai diritti tv, quanto inciderà sul valore della società Milan? E questo porterà a una accelerazione o a un rinvio della cessione del club?"
 
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Anche Luca Pagni dà per certo l'arrivo di Rangnick sulla panchina rossonera.
Il suo commento sulla situazione del Milan:

"Non ci sono più dubbi che Rangnick sia il prescelto.
Dopo la defenestrazione di Boban e con Maldini assente a lungo anche per il periodo di convalescenza, per la prima volta sono stati Ivan Gazidis e gli uomini da lui scelti a prendere in mano la parte sportiva. Oltre a lui i più attivi sono stati Moncada e Almstadt. Hanno un taccuino di nomi.
Il Milan è sicuramente uno dei club in grado di affascinare il tedesco. Appare convinto che l’avventura in Italia si basi su un progetto “che possa funzionare”.
Ma c'è un dubbio: la revisione al ribasso dei valori economici del calcio dagli ingaggi dei giocatori ai diritti tv, quanto inciderà sul valore della società Milan? E questo porterà a una accelerazione o a un rinvio della cessione del club?"

Mi pare che questo discorso valga per tutti. Tra l'altro io, come altri utenti qui dentro, sostengo che per il Milan è un vantaggio perché si chiude un po' il gap con i big. Saremo più poveri, ma relativamente meno poveri.
 

kipstar

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non lo so se cambierà veramente qualcosa......per come la vedo se cambia il FFP allora potrebbero esserci dei cambiamenti effettivi.....altrimenti non so che succederà forse dei ridimensionamenti ma sempre in proporzione e un po' per tutti imho.....
per quanto riguarda il cambio di allenatore ormai parto sempre con la negatività incorporata avendone cambiati un sacco negli ultimi anni......si fa veramente troppo affidamento sul cambio di mister per risalire imho. ci vogliono ANCHE ben altre componenti per come la vedo per tornare in alto......
 

Lineker10

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La vera differenza, forse la più importante, è che il Milan ha una proprietà che ha già dimostrato di poter sostenere aumenti di capitale importanti e coprire i debiti, dunque evitare il fallimento della società.

Molte altre, soprattutto le piccole, in pratica quelle che non hanno alle spalle proprietà di un certo tipo, avranno grossi problemi se non interverranno soggetti esterni a sanare i debiti verso i dipendenti e i fornitori.
 

A.C Milan 1899

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non lo so se cambierà veramente qualcosa......per come la vedo se cambia il FFP allora potrebbero esserci dei cambiamenti effettivi.....altrimenti non so che succederà forse dei ridimensionamenti ma sempre in proporzione e un po' per tutti imho.....

Per tutti si. Ma proporzionalmente ancora di più per chi ha goduto di cose come gli incassi degli stadi di proprietà e i ricavi Champions. Magari il Milan potrà arrivare a 150 milioni di fatturato, ma le big attuali rischiano di vedere quasi dimezzato il fatturato.

Di quanto questa circostanza possa eventualmente favorire il Milan ne parlano anche su “Vivoperlei” nell’articolo “ Milan, fosse la volta buona... I colpi della dignità”. In particolare nei commenti.

Mi pare che questo discorso valga per tutti. Tra l'altro io, come altri utenti qui dentro, sostengo che per il Milan è un vantaggio perché si chiude un po' il gap con i big. Saremo più poveri, ma relativamente meno poveri.

Il punto infatti è essenzialmente questo: la povertà è relativa. Se (per fare un esempio per assurdo ma che rende l’idea) il Milan fatturasse un miliardo di euro e le big fatturassero dai 4 miliardi in su, saremmo molto più poveri del Milan pre-Covid come potere d’acquisto. Esattamente come nel 2005 con poco più di 200 milioni eravamo tra i più ricchi in assoluto. Specie nel calcio la quantità assoluta di soldi che hai conta dal poco al nulla, ciò che è rilevante è quanti ne hai rispetto agli altri. È quello che fa la differenza tra il poter prendere un Piatek o uno Shevchenko (oltre ovviamente alla capacità di prenderlo quando ancora nessuno lo conosce, cosa molto difficile che aitrimenti farebbero tutti) o anche solo (ragionando più in piccolo) un Jovic o un Icardi.
 
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