Pagni:"Milan, Elliott, cessione o nuovi soci".

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Luca Pagni, nel suo classico "Bollettino", aggiorna su quello che dovrebbe essere il futuro della società Milan. Secondo Pagni, le sparate di Berlusconi sono state fatte solo perchè ci avviciniamo al periodo della campagna elettorale. L'ex presidente rossonero ha bisogno di visibilità. Considerato, però, che l'operazione Milan, da parte di Yonghong Li, è a debito, ci sono tre strade per il futuro del club rossonero:

1) Il Milan passa ad Elliott. Non necessariamente ad ottobre 2018 ma anche a breve, alla fine dell'anno, se non arriveranno i 60 milioni degli aumenti di capitale che servono a far sì che la società resti in attivo. Il Milan in mano ad Elliott, ovviamente, non corre il rischio di fallire.

2) Cessione del club. Forse è l'ipotesi più difficile in quanto un potenziale nuovo acquirente dovrebbe tirare fuori veramente tanti soldi per i debiti, gli aumenti di capitale, gli interessi, la gestione del club. Si parla di una cordata di imprenditori italiani interessata all'acquisto del Milan. Per il momento, però, non ci sono conferme.

3) Nuovi investitori, nuovi soci, che acquistano una quota del club e poi rinegoziano il prestito da saldare nei prossimi 3-4 per poi quotare il Milan alla borsa di Hong Kong. Può darsi che qualcosa già bolle in pentola. Merril Lynch è al lavoro ad un'operazione finanziaria, vedremo di cosa si tratterà.
 

Ruuddil23

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Luca Pagni, nel suo classico "Bollettino", aggiorna su quello che dovrebbe essere il futuro della società Milan. Secondo Pagni, le sparate di Berlusconi sono state fatte solo perchè ci avviciniamo al periodo della campagna elettorale. L'ex presidente rossonero ha bisogno di visibilità. Considerato, però, che l'operazione Milan, da parte di Yonghong Li, è a debito, ci sono tre strade per il futuro del club rossonero:

1) Il Milan passa ad Elliott. Non necessariamente ad ottobre 2018 ma anche a breve, alla fine dell'anno, se non arriveranno i 60 milioni degli aumenti di capitale che servono a far sì che la società resti in attivo. Il Milan in mano ad Elliott, ovviamente, non corre il rischio di fallire.

2) Cessione del club. Forse è l'ipotesi più difficile in quanto un potenziale nuovo acquirente dovrebbe tirare fuori veramente tanti soldi per i debiti, gli aumenti di capitale, gli interessi, la gestione del club. Si parla di una cordata di imprenditori italiani interessata all'acquisto del Milan. Per il momento, però, non ci sono conferme.

3) Nuovi investitori, nuovi soci, che acquistano una quota del club e poi rinegoziano il prestito da saldare nei prossimi 3-4 per poi quotare il Milan alla borsa di Hong Kong. Può darsi che qualcosa già bolle in pentola. Merril Lynch è al lavoro ad un'operazione finanziaria, vedremo di cosa si tratterà.

Mi pare un quadro oggettivo della situazione, un po' preoccupante ma almeno lascia da parte le illazioni sul berlusca.
 
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Luca Pagni, nel suo classico "Bollettino", aggiorna su quello che dovrebbe essere il futuro della società Milan. Secondo Pagni, le sparate di Berlusconi sono state fatte solo perchè ci avviciniamo al periodo della campagna elettorale. L'ex presidente rossonero ha bisogno di visibilità. Considerato, però, che l'operazione Milan, da parte di Yonghong Li, è a debito, ci sono tre strade per il futuro del club rossonero:

1) Il Milan passa ad Elliott. Non necessariamente ad ottobre 2018 ma anche a breve, alla fine dell'anno, se non arriveranno i 60 milioni degli aumenti di capitale che servono a far sì che la società resti in attivo. Il Milan in mano ad Elliott, ovviamente, non corre il rischio di fallire.

2) Cessione del club. Forse è l'ipotesi più difficile in quanto un potenziale nuovo acquirente dovrebbe tirare fuori veramente tanti soldi per i debiti, gli aumenti di capitale, gli interessi, la gestione del club. Si parla di una cordata di imprenditori italiani interessata all'acquisto del Milan. Per il momento, però, non ci sono conferme.

3) Nuovi investitori, nuovi soci, che acquistano una quota del club e poi rinegoziano il prestito da saldare nei prossimi 3-4 per poi quotare il Milan alla borsa di Hong Kong. Può darsi che qualcosa già bolle in pentola. Merril Lynch è al lavoro ad un'operazione finanziaria, vedremo di cosa si tratterà.

Mi sembra evidente che si tratti di una strategia elettorale e non di una voglia effettiva di riprendersi il Milan... Tanta gente che in passato ha vomitato la bile per i nostri successi ci ricamare sopra, tutto qui.
 

Casnop

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Luca Pagni, nel suo classico "Bollettino", aggiorna su quello che dovrebbe essere il futuro della società Milan. Secondo Pagni, le sparate di Berlusconi sono state fatte solo perchè ci avviciniamo al periodo della campagna elettorale. L'ex presidente rossonero ha bisogno di visibilità. Considerato, però, che l'operazione Milan, da parte di Yonghong Li, è a debito, ci sono tre strade per il futuro del club rossonero:

1) Il Milan passa ad Elliott. Non necessariamente ad ottobre 2018 ma anche a breve, alla fine dell'anno, se non arriveranno i 60 milioni degli aumenti di capitale che servono a far sì che la società resti in attivo. Il Milan in mano ad Elliott, ovviamente, non corre il rischio di fallire.

2) Cessione del club. Forse è l'ipotesi più difficile in quanto un potenziale nuovo acquirente dovrebbe tirare fuori veramente tanti soldi per i debiti, gli aumenti di capitale, gli interessi, la gestione del club. Si parla di una cordata di imprenditori italiani interessata all'acquisto del Milan. Per il momento, però, non ci sono conferme.

3) Nuovi investitori, nuovi soci, che acquistano una quota del club e poi rinegoziano il prestito da saldare nei prossimi 3-4 per poi quotare il Milan alla borsa di Hong Kong. Può darsi che qualcosa già bolle in pentola. Merril Lynch è al lavoro ad un'operazione finanziaria, vedremo di cosa si tratterà.
L'ipotesi numero 3. Quella prevista dal progetto di Li, la più confacente con i suoi interessi, la più logica, la più probabile. Quella che, forse, è già nella realtà delle cose. :)
 
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Luca Pagni, nel suo classico "Bollettino", aggiorna su quello che dovrebbe essere il futuro della società Milan. Secondo Pagni, le sparate di Berlusconi sono state fatte solo perchè ci avviciniamo al periodo della campagna elettorale. L'ex presidente rossonero ha bisogno di visibilità. Considerato, però, che l'operazione Milan, da parte di Yonghong Li, è a debito, ci sono tre strade per il futuro del club rossonero:

1) Il Milan passa ad Elliott. Non necessariamente ad ottobre 2018 ma anche a breve, alla fine dell'anno, se non arriveranno i 60 milioni degli aumenti di capitale che servono a far sì che la società resti in attivo. Il Milan in mano ad Elliott, ovviamente, non corre il rischio di fallire.

2) Cessione del club. Forse è l'ipotesi più difficile in quanto un potenziale nuovo acquirente dovrebbe tirare fuori veramente tanti soldi per i debiti, gli aumenti di capitale, gli interessi, la gestione del club. Si parla di una cordata di imprenditori italiani interessata all'acquisto del Milan. Per il momento, però, non ci sono conferme.

3) Nuovi investitori, nuovi soci, che acquistano una quota del club e poi rinegoziano il prestito da saldare nei prossimi 3-4 per poi quotare il Milan alla borsa di Hong Kong. Può darsi che qualcosa già bolle in pentola. Merril Lynch è al lavoro ad un'operazione finanziaria, vedremo di cosa si tratterà.

Credo che per qualunque delle tre opzioni non corriamo nessun rischio, forse l'opzione 2 rappresenta di più un salto nel buio. La terza, cioè il piano di Li, dipende dalle manovre di Pechino riguardo gli investimenti all'estero. Personalmente ritengo che presto o tardi la morsa sugli investimenti (che arriveranno secondo me anche sotto forma di sponsorizzazione) dovrebbe allentarsi, il problema è: quando?
Questo dovrebbe avvenire per forza di cose entro la fine di quest'anno, in modo tale da presentare in tutta tranquillità un VA che ci permetta di poter guardare ad un piano a lungo termine. Speriamo bene :)
 

DrHouse

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Luca Pagni, nel suo classico "Bollettino", aggiorna su quello che dovrebbe essere il futuro della società Milan. Secondo Pagni, le sparate di Berlusconi sono state fatte solo perchè ci avviciniamo al periodo della campagna elettorale. L'ex presidente rossonero ha bisogno di visibilità. Considerato, però, che l'operazione Milan, da parte di Yonghong Li, è a debito, ci sono tre strade per il futuro del club rossonero:

1) Il Milan passa ad Elliott. Non necessariamente ad ottobre 2018 ma anche a breve, alla fine dell'anno, se non arriveranno i 60 milioni degli aumenti di capitale che servono a far sì che la società resti in attivo. Il Milan in mano ad Elliott, ovviamente, non corre il rischio di fallire.

2) Cessione del club. Forse è l'ipotesi più difficile in quanto un potenziale nuovo acquirente dovrebbe tirare fuori veramente tanti soldi per i debiti, gli aumenti di capitale, gli interessi, la gestione del club. Si parla di una cordata di imprenditori italiani interessata all'acquisto del Milan. Per il momento, però, non ci sono conferme.

3) Nuovi investitori, nuovi soci, che acquistano una quota del club e poi rinegoziano il prestito da saldare nei prossimi 3-4 per poi quotare il Milan alla borsa di Hong Kong. Può darsi che qualcosa già bolle in pentola. Merril Lynch è al lavoro ad un'operazione finanziaria, vedremo di cosa si tratterà.

Se Li riesce a scongiurare l'ipotesi 1 con il rifinanziamento senza quote societarie in pegno, e prestito meno aggressivo, credo la prima cosa che farà sarà la quotazione in borsa, come detto più volte da Fassone, ad Hong Kong.
non credo Li ceda quote prima di quotare in borsa la società. o almeno questo è il mio pensiero.

piuttosto, al limite si potrebbe verificare uno scenario tipo Inter-Thohir, con Li che ha fatto solo da ponte tra l'ex proprietà italiana e una nuova proprietà orientale di grandi dimensioni.
 

Serginho

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Ogni 3 giorni esce un nuovo articolo che parla sempre di queste cose, aria fritta più che altro. Di calcio ormai si parla zero, l'argomento preferito è diventato "Aria fritta con termini finanziari per far finta che sappiamo di cosa parliamo"
 
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L'ipotesi numero 3. Quella prevista dal progetto di Li, la più confacente con i suoi interessi, la più logica, la più probabile. Quella che, forse, è già nella realtà delle cose. :)

Molti dicono che finire in mano ad Elliott sarebbe un disastro totale altri invece dicono che sarebbe la cosa migliore...sinceramente non ho un'idea precisa...tu che dici riguardo a questa cosa?
 

Casnop

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Molti dicono che finire in mano ad Elliott sarebbe un disastro totale altri invece dicono che sarebbe la cosa migliore...sinceramente non ho un'idea precisa...tu che dici riguardo a questa cosa?
Senza esprimere preferenze, si tratta di comprendere attraverso quale delle strade che intendono percorrere i due soggetti si realizza, o si realizza meglio, l'interesse del Milan. Singer è un finanziatore che ha interesse a recuperare i soldi prestati e a farsi pagare gli interessi pattuiti. Se insoddisfatto, realizza la garanzia reale sulle quote del capitale del club, per venderle e soddisfarsi del ricavato. In considerazione del più alto valore della capitalizzazione del Milan rispetto alla entità del proprio credito, e della prevedibile capienza delle somme ricavate dalla vendita, non ha interesse a rivalutare un asset, già appetibile al costo storico, tramite una politica di investimenti intesa a dare competitività alla squadra e valore al patrimonio di giocatori. Li invece ha un obiettivo di ritorno, a medio e/o lungo termine, dell'investimento tramite indebitamento, mediante una politica societaria di espansione dei ricavi, contenimento dei costi, apprezzamento del patrimonio societario, in primis quello dei giocatori, come base di una futura rivendita di quote del club per azzerare o abbassare l'indebitamento, ed ampliare il margine di profitto sul sovrapprezzo. Il suo interesse imprenditoriale trova dunque corrispondenza in quello sportivo del club. Poi, ognuno può trarre le proprie conclusioni ed esprimere le proprie preferenze. :)
 

Casnop

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Se Li riesce a scongiurare l'ipotesi 1 con il rifinanziamento senza quote societarie in pegno, e prestito meno aggressivo, credo la prima cosa che farà sarà la quotazione in borsa, come detto più volte da Fassone, ad Hong Kong.
non credo Li ceda quote prima di quotare in borsa la società. o almeno questo è il mio pensiero.

piuttosto, al limite si potrebbe verificare uno scenario tipo Inter-Thohir, con Li che ha fatto solo da ponte tra l'ex proprietà italiana e una nuova proprietà orientale di grandi dimensioni.
Bravo, dottore. Non cederà subito quote del club, piuttosto partecipazioni nella controllante, ovvero il ponte di comando da cui gestire il futuro business legato alla IPO. :)
 

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