Ordine:"Milan, servirebbe un Desailly"

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Franco Ordine dal CorSport in edicola:"Mai fidarsi delle prime apparizioni estive, nel bene come nel male, intendiamoci. Perché poi la storia delle edizioni precedeti insegna e ammonisce sugli eccessi di entusiasmo o per altro verso sul pessimismo cosmico di taluni giudizi. Per il nuovo e ristrutturato Milan di Stefano Pioli, sia pure ancora incompleto, le indicazioni uscite dalla prima sfida in suolo americano con il Real Madrid (21 Champions in totale) sono di due tipi. La prima: due dei nuovi arrivi, Loftus Cheeke e Pulisic, sembrano già inseriti nel corpaccione tattico del team a tal punto da rappre- sentare altrettanti punti di riferimento per le posizioni assunte in campo e per qualche incoraggiante giocata dell’inglese. Dell’americano in particolare l’angolo trasformato in gol dalla capocciata di Tomori.

La seconda segnalazione riguarda la tenuta difensiva naufragata nel secondo tempo per via di uno strafalcione di Sportiello e del duello in velocità perso da Kjaer con Vinicius che darebbe la paga alla maggior parte dei difensori in circolazione nel nostro campionato. Allora la morale, che si può tradurre in avviso al navigante Pioli impegnato in una gigantesca rifondazione del team, può essere la seguente: va bene puntare sulla vocazione offensiva del nuovo Milan, va benissimo chiedere anche ai centrocampisti di accompagnare la fase offensiva come fa l’olandese Reijnders ma è cosa buona e giusta provvedere anche a proteggere meglio la porta. In questo senso la prossima scelta del terzo centrocampista da aggiungere ai due già in organico può risultare decisiva quanto a caratteristiche. Krunic a Pasadena ha giocato in un ruolo non suo, come scudoprotettivo. In passato qualche esibizione non fu convincente. Forse - per tirare fuori un modello molto apprezzato nel passato - servirebbe un profilo alla Marcel Desailly.
 

Djici

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Franco Ordine dal CorSport in edicola:"Mai fidarsi delle prime apparizioni estive, nel bene come nel male, intendiamoci. Perché poi la storia delle edizioni precedeti insegna e ammonisce sugli eccessi di entusiasmo o per altro verso sul pessimismo cosmico di taluni giudizi. Per il nuovo e ristrutturato Milan di Stefano Pioli, sia pure ancora incompleto, le indicazioni uscite dalla prima sfida in suolo americano con il Real Madrid (21 Champions in totale) sono di due tipi. La prima: due dei nuovi arrivi, Loftus Cheeke e Pulisic, sembrano già inseriti nel corpaccione tattico del team a tal punto da rappre- sentare altrettanti punti di riferimento per le posizioni assunte in campo e per qualche incoraggiante giocata dell’inglese. Dell’americano in particolare l’angolo trasformato in gol dalla capocciata di Tomori.

La seconda segnalazione riguarda la tenuta difensiva naufragata nel secondo tempo per via di uno strafalcione di Sportiello e del duello in velocità perso da Kjaer con Vinicius che darebbe la paga alla maggior parte dei difensori in circolazione nel nostro campionato. Allora la morale, che si può tradurre in avviso al navigante Pioli impegnato in una gigantesca rifondazione del team, può essere la seguente: va bene puntare sulla vocazione offensiva del nuovo Milan, va benissimo chiedere anche ai centrocampisti di accompagnare la fase offensiva come fa l’olandese Reijnders ma è cosa buona e giusta provvedere anche a proteggere meglio la porta. In questo senso la prossima scelta del terzo centrocampista da aggiungere ai due già in organico può risultare decisiva quanto a caratteristiche. Krunic a Pasadena ha giocato in un ruolo non suo, come scudoprotettivo. In passato qualche esibizione non fu convincente. Forse - per tirare fuori un modello molto apprezzato nel passato - servirebbe un profilo alla Marcel Desailly.
Marcel è uno dei miei giocatori preferiti di tutti i tempi.
Ma a noi penso che serve più un Van Bommel che un Desailly.
 
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Franco Ordine dal CorSport in edicola:"Mai fidarsi delle prime apparizioni estive, nel bene come nel male, intendiamoci. Perché poi la storia delle edizioni precedeti insegna e ammonisce sugli eccessi di entusiasmo o per altro verso sul pessimismo cosmico di taluni giudizi. Per il nuovo e ristrutturato Milan di Stefano Pioli, sia pure ancora incompleto, le indicazioni uscite dalla prima sfida in suolo americano con il Real Madrid (21 Champions in totale) sono di due tipi. La prima: due dei nuovi arrivi, Loftus Cheeke e Pulisic, sembrano già inseriti nel corpaccione tattico del team a tal punto da rappre- sentare altrettanti punti di riferimento per le posizioni assunte in campo e per qualche incoraggiante giocata dell’inglese. Dell’americano in particolare l’angolo trasformato in gol dalla capocciata di Tomori.

La seconda segnalazione riguarda la tenuta difensiva naufragata nel secondo tempo per via di uno strafalcione di Sportiello e del duello in velocità perso da Kjaer con Vinicius che darebbe la paga alla maggior parte dei difensori in circolazione nel nostro campionato. Allora la morale, che si può tradurre in avviso al navigante Pioli impegnato in una gigantesca rifondazione del team, può essere la seguente: va bene puntare sulla vocazione offensiva del nuovo Milan, va benissimo chiedere anche ai centrocampisti di accompagnare la fase offensiva come fa l’olandese Reijnders ma è cosa buona e giusta provvedere anche a proteggere meglio la porta. In questo senso la prossima scelta del terzo centrocampista da aggiungere ai due già in organico può risultare decisiva quanto a caratteristiche. Krunic a Pasadena ha giocato in un ruolo non suo, come scudoprotettivo. In passato qualche esibizione non fu convincente. Forse - per tirare fuori un modello molto apprezzato nel passato - servirebbe un profilo alla Marcel Desailly.
Un desailly?
Per farci cosa?
Serve un costruttore di gioco.
E lo pagano pure per scrivere minkiate.
 

Michelons

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Un desailly?
Per farci cosa?
Serve un costruttore di gioco.
E lo pagano pure per scrivere minkiate.
Oppure uno che sa fare sia gioco che interdizione però se dovessi scegliere tra una caratteristica e l’altra prenderei un costruttore perché il solo bennacer, anche se non fosse rotto, non basta
 

Toby rosso nero

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Franco Ordine dal CorSport in edicola:"Mai fidarsi delle prime apparizioni estive, nel bene come nel male, intendiamoci. Perché poi la storia delle edizioni precedeti insegna e ammonisce sugli eccessi di entusiasmo o per altro verso sul pessimismo cosmico di taluni giudizi. Per il nuovo e ristrutturato Milan di Stefano Pioli, sia pure ancora incompleto, le indicazioni uscite dalla prima sfida in suolo americano con il Real Madrid (21 Champions in totale) sono di due tipi. La prima: due dei nuovi arrivi, Loftus Cheeke e Pulisic, sembrano già inseriti nel corpaccione tattico del team a tal punto da rappre- sentare altrettanti punti di riferimento per le posizioni assunte in campo e per qualche incoraggiante giocata dell’inglese. Dell’americano in particolare l’angolo trasformato in gol dalla capocciata di Tomori.

La seconda segnalazione riguarda la tenuta difensiva naufragata nel secondo tempo per via di uno strafalcione di Sportiello e del duello in velocità perso da Kjaer con Vinicius che darebbe la paga alla maggior parte dei difensori in circolazione nel nostro campionato. Allora la morale, che si può tradurre in avviso al navigante Pioli impegnato in una gigantesca rifondazione del team, può essere la seguente: va bene puntare sulla vocazione offensiva del nuovo Milan, va benissimo chiedere anche ai centrocampisti di accompagnare la fase offensiva come fa l’olandese Reijnders ma è cosa buona e giusta provvedere anche a proteggere meglio la porta. In questo senso la prossima scelta del terzo centrocampista da aggiungere ai due già in organico può risultare decisiva quanto a caratteristiche. Krunic a Pasadena ha giocato in un ruolo non suo, come scudoprotettivo. In passato qualche esibizione non fu convincente. Forse - per tirare fuori un modello molto apprezzato nel passato - servirebbe un profilo alla Marcel Desailly.

Di Desailly siamo già pieni fino al midollo. Purtroppo delle versioni medioman di Desailly.
 

Clarenzio

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La seconda segnalazione riguarda la tenuta difensiva naufragata nel secondo tempo per via di uno strafalcione di Sportiello e del duello in velocità perso da Kjaer con Vinicius che darebbe la paga alla maggior parte dei difensori in circolazione nel nostro campionato. Allora la morale, che si può tradurre in avviso al navigante Pioli impegnato in una gigantesca rifondazione del team, può essere la seguente: va bene puntare sulla vocazione offensiva del nuovo Milan, va benissimo chiedere anche ai centrocampisti di accompagnare la fase offensiva come fa l’olandese Reijnders ma è cosa buona e giusta provvedere anche a proteggere meglio la porta. In questo senso la prossima scelta del terzo centrocampista da aggiungere ai due già in organico può risultare decisiva quanto a caratteristiche. Krunic a Pasadena ha giocato in un ruolo non suo, come scudoprotettivo. In passato qualche esibizione non fu convincente. Forse - per tirare fuori un modello molto apprezzato nel passato - servirebbe un profilo alla Marcel Desailly.

Ha ragionissima.
Desailly nasce ed è stato un difensore centrale, ma per il calcio di quegli anni messo davanti alla difesa ha dimostrato d'essere uno scoglio insormontabile per gli attacchi avversari ed ha permesso al Milan di Capello di diventare quasi invincibile.
 

Lineker10

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La seconda segnalazione riguarda la tenuta difensiva naufragata nel secondo tempo per via di uno strafalcione di Sportiello e del duello in velocità perso da Kjaer con Vinicius che darebbe la paga alla maggior parte dei difensori in circolazione nel nostro campionato. Allora la morale, che si può tradurre in avviso al navigante Pioli impegnato in una gigantesca rifondazione del team, può essere la seguente: va bene puntare sulla vocazione offensiva del nuovo Milan, va benissimo chiedere anche ai centrocampisti di accompagnare la fase offensiva come fa l’olandese Reijnders ma è cosa buona e giusta provvedere anche a proteggere meglio la porta. In questo senso la prossima scelta del terzo centrocampista da aggiungere ai due già in organico può risultare decisiva quanto a caratteristiche. Krunic a Pasadena ha giocato in un ruolo non suo, come scudoprotettivo. In passato qualche esibizione non fu convincente. Forse - per tirare fuori un modello molto apprezzato nel passato - servirebbe un profilo alla Marcel Desailly.
La verita è che una mediana formata da Krunic e Reijnders sul piano difensivo è più scarsa di quella di Sassuolo Fiorentina e Udinese.

Quindi si sogna un Desailly, oppure Rodri Casemiro Fabinho... o magari un certo Tonali per far tornare i conti.

Ma rimaniamo positivi. C'è un tale entusiasmo che è meglio goderselo.
 
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Anche secondo me manca un Desailly.
Capisco i nostalgici di Pirlo e gli anni d'oro, e chi preferirebbe un regista classico, ma per come è strutturata questa squadra e l'idea di calcio che ha in mente, sarebbe decisamente più utile un mastino difensivo come Amrabat. Non si ha intenzione di manovrare e dettare i tempi del gioco, ma di allargarsi e verticalizzare sugli esterni il più velocemente possibile, con i cc a turno ad inserirsi. Che piaccia o meno.
 
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Basterebbe riportare a Milanello Kessiè, anche lui come Marcel è un centrale difensivo spostato in avanti. Con Francone scommetterei uno stipendio già oggi sulla seconda stella.
 
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