Ordine:"Leao non merita i fischi. I giovani crescono...":

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Franco Ordine da Il Giornale in edicola: a ui, a sua immensità calcistica Marco Van Basten, Pallone d’Oro per più anni nel Milan berlusconiano, non è mai capitato. E probabilmente, ieri sera, arrivato in tribuna a San Siro insieme con la moglie, e in compagnia di Mauro Tassotti per festeggiare con i suoi sodali il Capodanno italiano, si sarà chiesto i motivi di quei fischi, magari ingenerosi, dei 70 mila dedicati a Rafa Leao che è l’unico degno erede del fuoriclasse olandese che continua ad avere il cordone ombelicale intatto con il club rossonero. Già, perché oltre alla modesta esibizione con il Sassuolo, domato grazie a una delle rare giocate di livello firmate dalla coppia Bennacer-Pulisic, i due eroi dell’ultimo atto del 2023 milanista, non ci sono stati grandi sprechi da parte del portoghese né clamorose pigrizie che spesso gli sono state attribuite in passato. Ha fatto poco per meritarsi l’ovazione ma non i fischi. Anzi un applauso sincero l’ha ricevuto Leao durante la prima frazione rincorrendo un rivale da cima a fondo della propria metà campo riuscendo tra l’altro a vincere il contrasto e conquistare il possesso della palla, per tralasciare il gol tolto per fuorigioco. Il punto è questo: non gli ha giovato l’ultimo post polemico riservato ai suoi tifosi criticoni. È il caso, come gli consigliò Maldini un giorno, di lasciar perdere Instagram e dedicarsi esclusivamente al Milan. Dietro i fischi, c’è anche un altro Milan che cresce e prende campo. Ed è quello che emerge dalla panchina di Pioli nell’allestire i ricambi contro il Sassuolo, vissuti in emergenza assoluta tanto per cambiare. Con il debutto di Kevin Zeroli, classe 2005 (l’11 gennaio compie 19 anni), nato a Busto Arsizio, dall’età di 5 anni nelle file delle giovanili rossonere, centrocampista di lotta e di governo, capa- ce di gol in acroba- zia con Abate, il Milan ha raggiunto quota 6 esordienti under 20. Il suo presente, a dispetto del terzo posto conservato ieri con il gol di Pulisic, non promette granché ma il suo futuro da questo punto di vista sembra garantito. Ecco la pattuglia che ha messo piede a San Siro e ricevuto il battesimo calcistico della Serie A: Camarda, classe 2008; Simic autore anche di un gol con il Monza), classe 2005; Bartesaghi classe 2005; Zeroli (2005), Chaka Traorè (2004) e Romero (2004). Di questi tempi magrissimi per l’addio al decreto crescita, può diventare una buona notizia per Furlani e Moncada che adesso sono alle prese con il prossimo calciomercato. Non hanno scuse: devono potenziare la difesa dove ieri ha giocato Kjaer a mezzo servizio e Theo Hernandez ha fatto il centrale!
 

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Milanoide

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Franco Ordine da Il Giornale in edicola: a ui, a sua immensità calcistica Marco Van Basten, Pallone d’Oro per più anni nel Milan berlusconiano, non è mai capitato. E probabilmente, ieri sera, arrivato in tribuna a San Siro insieme con la moglie, e in compagnia di Mauro Tassotti per festeggiare con i suoi sodali il Capodanno italiano, si sarà chiesto i motivi di quei fischi, magari ingenerosi, dei 70 mila dedicati a Rafa Leao che è l’unico degno erede del fuoriclasse olandese che continua ad avere il cordone ombelicale intatto con il club rossonero. Già, perché oltre alla modesta esibizione con il Sassuolo, domato grazie a una delle rare giocate di livello firmate dalla coppia Bennacer-Pulisic, i due eroi dell’ultimo atto del 2023 milanista, non ci sono stati grandi sprechi da parte del portoghese né clamorose pigrizie che spesso gli sono state attribuite in passato. Ha fatto poco per meritarsi l’ovazione ma non i fischi. Anzi un applauso sincero l’ha ricevuto Leao durante la prima frazione rincorrendo un rivale da cima a fondo della propria metà campo riuscendo tra l’altro a vincere il contrasto e conquistare il possesso della palla, per tralasciare il gol tolto per fuorigioco. Il punto è questo: non gli ha giovato l’ultimo post polemico riservato ai suoi tifosi criticoni. È il caso, come gli consigliò Maldini un giorno, di lasciar perdere Instagram e dedicarsi esclusivamente al Milan. Dietro i fischi, c’è anche un altro Milan che cresce e prende campo. Ed è quello che emerge dalla panchina di Pioli nell’allestire i ricambi contro il Sassuolo, vissuti in emergenza assoluta tanto per cambiare. Con il debutto di Kevin Zeroli, classe 2005 (l’11 gennaio compie 19 anni), nato a Busto Arsizio, dall’età di 5 anni nelle file delle giovanili rossonere, centrocampista di lotta e di governo, capa- ce di gol in acroba- zia con Abate, il Milan ha raggiunto quota 6 esordienti under 20. Il suo presente, a dispetto del terzo posto conservato ieri con il gol di Pulisic, non promette granché ma il suo futuro da questo punto di vista sembra garantito. Ecco la pattuglia che ha messo piede a San Siro e ricevuto il battesimo calcistico della Serie A: Camarda, classe 2008; Simic autore anche di un gol con il Monza), classe 2005; Bartesaghi classe 2005; Zeroli (2005), Chaka Traorè (2004) e Romero (2004). Di questi tempi magrissimi per l’addio al decreto crescita, può diventare una buona notizia per Furlani e Moncada che adesso sono alle prese con il prossimo calciomercato. Non hanno scuse: devono potenziare la difesa dove ieri ha giocato Kjaer a mezzo servizio e Theo Hernandez ha fatto il centrale!
Mi sta bene il discorso sui primavera, purché non facciano la fine di Bellanova.
Siamo una società piena di punti di domanda.
Si prenda una via e li si faccia giocare con una certa stabilità questi "prospetti".
Con un progetto tecnico semplice.
Leao, mi spiace. Abbandono la guida del carro e scendo.
Limiti caratteriali e tecnici.
Mbappé va dritto in porta.
Questo si strastulla con gli avversari che poi lo surclassano.
Le presunte soluzioni sono parte del problema.
Attacchiamo difese che lasciamo stra-schierare
 

Chrissonero

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Mi sta bene il discorso sui primavera, purché non facciano la fine di Bellanova.
Siamo una società piena di punti di domanda.
Si prenda una via e li si faccia giocare con una certa stabilità questi "prospetti".
Con un progetto tecnico semplice.
Leao, mi spiace. Abbandono la guida del carro e scendo.
Limiti caratteriali e tecnici.
Mbappé va dritto in porta.
Questo si strastulla con gli avversari che poi lo surclassano.
Le presunte soluzioni sono parte del problema.
Attacchiamo difese che lasciamo stra-schierare

Per me Leao deve imparare a giocare piu vicino alla porta altrimenti carriera a rischio
 

Milanoide

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Per me Leao deve imparare a giocare piu vicino alla porta altrimenti carriera a rischio
Ha bisogno di spazio per sgroppare.
Nello stretto va via meglio Pulisic di Leao.
Forse per creare scompiglio dovrebbero scambiarsi più frequentemente di fascia.
Ma per quando le cose non girano, per quando i dribbling non riescono, potrebbe limitarsi a raggiungere la linea di fondo e rimettere al centro per compagni che si muovano con le giuste distanze e tempi.
 

Zenos

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Mica sono fischi di critiche... Sono d'amore come ha detto.un asino.
 

Giek

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E Pioli invece viene fischiato o no dai cercopitechi dello stadio?
A parte la classifica pietosa e il gioco da LegaPro, il coach sta rovinando tutti i nostri migliori giocatori.
Società imbarazzante.
Mamma mia che finaccia abbiamo fatto.
Adesso troveranno l’unico Arabo attento al Fair Play finanziario e la giostra continua.
Il Milan è MORTO
 
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Anche per me Leao ieri non ha fatto una partita da fischiare. A Salerno invece lo avrei tolto a fine primo tempo, e multato per indolenza se mai fosse stato possibile. Lui è questo, passa dalle stelle alle stalle e dubito riuscirà mai ad avere una continuità da top player, il carattere non lo si cambia più di tanto.

A mio avviso il nostro attacco paga in particolare la staticità della prima punta. Giroud non riesce a dettare la profondità perché sarebbe surclassato in velocità da chiunque, ma fa molta fatica anche a farsi vedere incontro per dialogare con i compagni in continuità. A volte gli riesce qualche uno-due, ma con frequenza irrisoria. Non ha proprio intensità, e questo non può che risultare un handicap perché così le soluzioni vengono drasticamente limitate.

Il francese era stato preso per entrare nei forcing finali a riempire l'area, non per fare il titolare. Ha fatto già i miracoli, per quanto mi riguarda.

Tra i giovani, l'unico secondo me pronto per giocare in prima squadra è Simic che è il miglior centrale del campionato primavera, ed è pronto sotto tutti gli aspetti. E mi sorprende che non abbia giocato di più, considerata l'emergenza.
Gli altri o non sono all'altezza o sono acerbissimi, forse un altro della primavera che potrebbe fare degli spezzoni consistenti è Victor Eletu, ma anche con Abate ultimamente sembra sparito dai radar dopo un inizio ottimo.
 
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Quante storie, 2 fischi non hanno ucciso nessuno.
Ora sta all'intelligenza di leao a tramutarli in stimoli per fare meglio.
Non credo leao sia stato fischiato per la prestazione in sé ma per il momento, dato che ha segnato ultimamente pochissimo e ha messo pochi assist.
Non sarà mai un leader emotivo come può essere lautaro all'inter ma è anche vero che leao ha quella dote che hanno in pochissimi di far saltare il banco con una accelerazione e un dribbling.
Ieri ha pasticciato, la gamba non andava via fluida ma gli restava la palla sotto e perdeva il passo ma è reduce da un infortunio muscolare e bisogna dargli tempo.
Bisogna trovare comunque equilibri perché il nostro 5-0-5 calcisticamente è improponibile.

Ieri finalmente se ne è accorto anche il telecronista dazn : ma il Milan non ha centrocampo, ci sono 5 uomini davanti e 5 dietro.

Buongiorno mondo.
E sarebbero professionisti...
 

malos

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Il re degli zoomisti.
 
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