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Franco Ordine dal CorSport in edicola:
il grande ammalato del campionato ha preso un brodino. Non è guarito del tutto perché lo scopriremo nei prossimi appuntamenti, tra Champions e viaggio fuori porta a Monza (ieri sera Galliani e Palladino hanno preso appunti in tribuna). Più che il sigillo del francese a far notizia, dopo i disastri recenti, è lo zero nel tabellino in fatto di gol. A furia di insistere con la difesa a tre, sia pure con qualche variazione sul tema, qualche buca è stata ricoperta. Giroud ha rialzato il Milan più acciaccato e irriconoscibile degli ultimi due anni e mezzo nel giorno in cui Paolo Maldini ha raccontato verità preziose sul conto dei due casi più spinosi che hanno scandito news e leggende metropolitane. Abbiamo così finalmente capito che per il contratto di Leao, al di là di scatti in avanti e retromarce, “siamo al punto di prima”. E cioè ancora a metà del guado ma senza nemme- no alle viste un incontro, un appuntamento che possa far pensare a una qualche soluzione. Questo significa soltanto che la trattativa, complicatissima di suo, è finita su un binario morto. L’altra verità scomoda, mai esibita, anzi addirittura sempre ufficiosamente smentita, è quella della ricaduta di Mike Maignan, avvenuta in quel di Dubai, durante quella rovino- sa preparazione invernale (co- minciata il 4 dicembre) che è il peccato mortale di questo disa- stroso 2023 del Milan. Maldini ha addirittura evocato il rischio di un intervento chirurgico perché quella maledetta cicatrice al polpaccio, lesionata per la seconda volta, minacciava di rovinare per tutta la stagione il torneo del portiere francese.
Le parole di Maldini QUI -) Maldini:"Pioli non in discussione. Leao e Maignan...".
Ultima riflessione, ma non ultima, in ordine d’importanza, quella relativa al comune destino di Stefano Pioli. Qui Paolo Maldini ha tirato fuori il petto a protezione del suo tecnico e ha spiegato ai più che “siamo tutti sotto esame”. Anche l’area sportiva. Perché anche questo è lo scenario possibile nel caso in cui il club non dovesse centrare l’obiettivo dichiarato, e cioè il quarto posto, una piazza per la Champions. Centrare l’obiettivo è per il Milan, e per molti altri, un traguardo essenziale. Senza quei soldi diventerebbe impossibile continuare ad “autofinanziarsi” e bisognerebbe perciò ricorrere ancora una volta a un investimento della proprietà che invece sta puntando sul modello del calcio sostenibile. Per questo motivo l’unione dichiarata tra Maldini e Pioli ha cementato improvvisamente un vaso che sembrava ridotto in mille cocci. Almeno per un tempo. Prima di ricomporsi magicamente.
il grande ammalato del campionato ha preso un brodino. Non è guarito del tutto perché lo scopriremo nei prossimi appuntamenti, tra Champions e viaggio fuori porta a Monza (ieri sera Galliani e Palladino hanno preso appunti in tribuna). Più che il sigillo del francese a far notizia, dopo i disastri recenti, è lo zero nel tabellino in fatto di gol. A furia di insistere con la difesa a tre, sia pure con qualche variazione sul tema, qualche buca è stata ricoperta. Giroud ha rialzato il Milan più acciaccato e irriconoscibile degli ultimi due anni e mezzo nel giorno in cui Paolo Maldini ha raccontato verità preziose sul conto dei due casi più spinosi che hanno scandito news e leggende metropolitane. Abbiamo così finalmente capito che per il contratto di Leao, al di là di scatti in avanti e retromarce, “siamo al punto di prima”. E cioè ancora a metà del guado ma senza nemme- no alle viste un incontro, un appuntamento che possa far pensare a una qualche soluzione. Questo significa soltanto che la trattativa, complicatissima di suo, è finita su un binario morto. L’altra verità scomoda, mai esibita, anzi addirittura sempre ufficiosamente smentita, è quella della ricaduta di Mike Maignan, avvenuta in quel di Dubai, durante quella rovino- sa preparazione invernale (co- minciata il 4 dicembre) che è il peccato mortale di questo disa- stroso 2023 del Milan. Maldini ha addirittura evocato il rischio di un intervento chirurgico perché quella maledetta cicatrice al polpaccio, lesionata per la seconda volta, minacciava di rovinare per tutta la stagione il torneo del portiere francese.
Le parole di Maldini QUI -) Maldini:"Pioli non in discussione. Leao e Maignan...".
Ultima riflessione, ma non ultima, in ordine d’importanza, quella relativa al comune destino di Stefano Pioli. Qui Paolo Maldini ha tirato fuori il petto a protezione del suo tecnico e ha spiegato ai più che “siamo tutti sotto esame”. Anche l’area sportiva. Perché anche questo è lo scenario possibile nel caso in cui il club non dovesse centrare l’obiettivo dichiarato, e cioè il quarto posto, una piazza per la Champions. Centrare l’obiettivo è per il Milan, e per molti altri, un traguardo essenziale. Senza quei soldi diventerebbe impossibile continuare ad “autofinanziarsi” e bisognerebbe perciò ricorrere ancora una volta a un investimento della proprietà che invece sta puntando sul modello del calcio sostenibile. Per questo motivo l’unione dichiarata tra Maldini e Pioli ha cementato improvvisamente un vaso che sembrava ridotto in mille cocci. Almeno per un tempo. Prima di ricomporsi magicamente.
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