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Franco Ordine dal Corriere dello Sport conferma quanto abbiamo ampiamente anticipato in stra esclusiva su MW un mese fa (QUI https://www.milanworld.net/threads/galliani-il-milan-dopo-il-10-settembre.153840/#post-3524499 e QUI https://www.milanworld.net/threads/milan-galliani-sempre-piu-vicino-closing-monza-a-giorni.154420/#post-3538348 )
Da lunedì 29 settembre, giorno del compleanno di Silvio Berlusconi, Adriano Galliani tornerà a essere calcisticamente "libero", in seguito alla formalizzazione della cessione del Monza dalla holding Fininvest a un nuovo gruppo finanziario americano. Galliani ha declinato l'offerta di restare come presidente del club brianzolo, sapendo di dover scrivere un altro capitolo della sua carriera, quello legato al Milan, sua passione e lavoro per 31 anni (dal 1986 al 2017).
Il ritorno di Galliani è maturato negli ultimi mesi, in particolare dopo un incontro riservato a Saint-Tropez con Gerry Cardinale, fissato grazie all'iniziativa diplomatica di Zlatan Ibrahimovic. Questa mossa è volta a completare la robusta "iniezione di competenza e di esperienza del calcio italiano" avviata con la scelta del DS Igli Tare e di Max Allegri per la panchina, per sopperire al deficit di conoscenza del calcio italiano riscontrato nella stagione precedente.
Nel Milan di oggi, che ha i conti in ordine (gestiti dall'AD Giorgio Furlani), è rimasto scoperto il fronte dei rapporti con le istituzioni calcistiche. Per questo, a Galliani potrebbe essere proposta una vice-presidenza con delega all'area sportiva. Lo schema dirigenziale vedrebbe un "quadrilatero" inedito a quattro punte (Galliani-Ibrahimovic-Tare e Allegri), in cui a Paolo Scaroni resterebbe il dossier stadio e a Furlani il potere di firma.
Il ritorno di Galliani, che ha lavorato fianco a fianco con Allegri per 4 anni diventandone amico personale, potenzierà il fronte sportivo. L'operazione è vista anche come una conferma del ruolo di Zlatan Ibrahimovic come advisor di Cardinale; Ibra sta svolgendo il suo lavoro "a fari spenti", e il ritorno di Galliani ne sarebbe una conferma tangibile.
Da lunedì 29 settembre, giorno del compleanno di Silvio Berlusconi, Adriano Galliani tornerà a essere calcisticamente "libero", in seguito alla formalizzazione della cessione del Monza dalla holding Fininvest a un nuovo gruppo finanziario americano. Galliani ha declinato l'offerta di restare come presidente del club brianzolo, sapendo di dover scrivere un altro capitolo della sua carriera, quello legato al Milan, sua passione e lavoro per 31 anni (dal 1986 al 2017).
Il ritorno di Galliani è maturato negli ultimi mesi, in particolare dopo un incontro riservato a Saint-Tropez con Gerry Cardinale, fissato grazie all'iniziativa diplomatica di Zlatan Ibrahimovic. Questa mossa è volta a completare la robusta "iniezione di competenza e di esperienza del calcio italiano" avviata con la scelta del DS Igli Tare e di Max Allegri per la panchina, per sopperire al deficit di conoscenza del calcio italiano riscontrato nella stagione precedente.
Nel Milan di oggi, che ha i conti in ordine (gestiti dall'AD Giorgio Furlani), è rimasto scoperto il fronte dei rapporti con le istituzioni calcistiche. Per questo, a Galliani potrebbe essere proposta una vice-presidenza con delega all'area sportiva. Lo schema dirigenziale vedrebbe un "quadrilatero" inedito a quattro punte (Galliani-Ibrahimovic-Tare e Allegri), in cui a Paolo Scaroni resterebbe il dossier stadio e a Furlani il potere di firma.
Il ritorno di Galliani, che ha lavorato fianco a fianco con Allegri per 4 anni diventandone amico personale, potenzierà il fronte sportivo. L'operazione è vista anche come una conferma del ruolo di Zlatan Ibrahimovic come advisor di Cardinale; Ibra sta svolgendo il suo lavoro "a fari spenti", e il ritorno di Galliani ne sarebbe una conferma tangibile.
