Ordine:"Adli non è più Mr X".

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Franco Ordine dal CorSport in edicola: scusate ma dove lo avevate nascosto? Verrebbe da chiederselo con interrogazione parlamentare ieri sera dopo aver assistito al debutto in campionato e in un ruolo inedito del francesino Adli. Già perché è da settimane che Stefano Pioli dinanzi ai quesiti dei cronisti continua a ripetere: «Sto provando Yacine Adli nel ruolo di Krunic». Segno che aveva intuito le qualità e aveva magari pensato che nel passato la stessa operazione riuscì a Carletto Mazzone in quel di Brescia con un certo Andrea Pirlo. Niente paragoni, per carità. Il francesino è ancora acerbo. Ma prova e riprova, ecco che arriva finalmente l’occasione, a Cagliari questa volta. L’anno prima, da trequartista, mise piede in prima squadra a Verona: un solo tempo a disposizione, poche occasioni per esporre il proprio talento geometrico, prima di essere sostituito e di finire dietro la lavagna di Milanello. Quest’anno è cambiata la musica. Primo cambiamento: il ragazzo è diventato il beniamino del gruppo. Qualche mese fa organizzò, nel giardino della sua abitazione, una grigliata mista invitando calciatori e rispettive mogli per cementare l’intesa del gruppo, iniziativa molto apprezzata dal club oltre che dallo stesso Pioli. Poi è venuto l’infortunio di Bennacer, la scelta in estate di “sacrificare” Krunic da centrale, con compiti prettamente difensivi e per Adli, accompagnato da giudizi lusinghieri a fine allenamento, è ricominciato l’isolamento. Fino all’infortunio di Krunic e alla decisione di provare proprio lui, Adli. Che a Cagliari ha superato la prova con voto molto positivo e che è rimasto in campo per quasi un’ora dando anche dimostrazione di riuscire a rammendare uno “sbrego” difensivo.

Adli allora non è più mister X e può tornare utile alla patria rossonera anche se bisognerà ripassare da altri e più impegnativi test per riscuotere il credito completo da parte di critica e tifosi che ieri sera hanno cominciato a scoprirlo e ad apprezzarlo. Insieme, bisognerebbe aggiungere, a una porzione preziosa del mercato estivo grazie ai primi sigilli della stagione di Okafor e di Loftus-Cheek.
Ecco allora che forse tutti quegli investimenti non sono stati così avventati. E non tanto per il risultato largo di Cagliari quanto invece per il rendimento tornato in traiettoria con le ambizioni del club. Anche Okafor non ha forse le caratteristiche del centravanti ma nell’occasione del gol denuncia la sua cifra tecnica: quel palleggio raffinato con la suola e il passaggio da un piede all’altro per “uccellare” il portiere è un segnale che può bastare la proprietà del tocco per riuscire a rimpiazzare Giroud.
 

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Franco Ordine dal CorSport in edicola: scusate ma dove lo avevate nascosto? Verrebbe da chiederselo con interrogazione parlamentare ieri sera dopo aver assistito al debutto in campionato e in un ruolo inedito del francesino Adli. Già perché è da settimane che Stefano Pioli dinanzi ai quesiti dei cronisti continua a ripetere: «Sto provando Yacine Adli nel ruolo di Krunic». Segno che aveva intuito le qualità e aveva magari pensato che nel passato la stessa operazione riuscì a Carletto Mazzone in quel di Brescia con un certo Andrea Pirlo. Niente paragoni, per carità. Il francesino è ancora acerbo. Ma prova e riprova, ecco che arriva finalmente l’occasione, a Cagliari questa volta. L’anno prima, da trequartista, mise piede in prima squadra a Verona: un solo tempo a disposizione, poche occasioni per esporre il proprio talento geometrico, prima di essere sostituito e di finire dietro la lavagna di Milanello. Quest’anno è cambiata la musica. Primo cambiamento: il ragazzo è diventato il beniamino del gruppo. Qualche mese fa organizzò, nel giardino della sua abitazione, una grigliata mista invitando calciatori e rispettive mogli per cementare l’intesa del gruppo, iniziativa molto apprezzata dal club oltre che dallo stesso Pioli. Poi è venuto l’infortunio di Bennacer, la scelta in estate di “sacrificare” Krunic da centrale, con compiti prettamente difensivi e per Adli, accompagnato da giudizi lusinghieri a fine allenamento, è ricominciato l’isolamento. Fino all’infortunio di Krunic e alla decisione di provare proprio lui, Adli. Che a Cagliari ha superato la prova con voto molto positivo e che è rimasto in campo per quasi un’ora dando anche dimostrazione di riuscire a rammendare uno “sbrego” difensivo.

Adli allora non è più mister X e può tornare utile alla patria rossonera anche se bisognerà ripassare da altri e più impegnativi test per riscuotere il credito completo da parte di critica e tifosi che ieri sera hanno cominciato a scoprirlo e ad apprezzarlo. Insieme, bisognerebbe aggiungere, a una porzione preziosa del mercato estivo grazie ai primi sigilli della stagione di Okafor e di Loftus-Cheek.
Ecco allora che forse tutti quegli investimenti non sono stati così avventati. E non tanto per il risultato largo di Cagliari quanto invece per il rendimento tornato in traiettoria con le ambizioni del club. Anche Okafor non ha forse le caratteristiche del centravanti ma nell’occasione del gol denuncia la sua cifra tecnica: quel palleggio raffinato con la suola e il passaggio da un piede all’altro per “uccellare” il portiere è un segnale che può bastare la proprietà del tocco per riuscire a rimpiazzare Giroud.
Sostanzialmente d'accordo con quanto dice Ordine.
Bisogna vedere cosa ne pensa il testone in panchina, e se riuscirà a convincersi di utilizzare d'ora in poi con regolarità un giocatore del genere.
Che non sarà chissà quale fenomeno per carità, ma ieri sera ha dato ampie indicazioni su ciò che può dare alla causa, e non è poco.
 

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Franco Ordine dal CorSport in edicola: scusate ma dove lo avevate nascosto? Verrebbe da chiederselo con interrogazione parlamentare ieri sera dopo aver assistito al debutto in campionato e in un ruolo inedito del francesino Adli. Già perché è da settimane che Stefano Pioli dinanzi ai quesiti dei cronisti continua a ripetere: «Sto provando Yacine Adli nel ruolo di Krunic». Segno che aveva intuito le qualità e aveva magari pensato che nel passato la stessa operazione riuscì a Carletto Mazzone in quel di Brescia con un certo Andrea Pirlo. Niente paragoni, per carità. Il francesino è ancora acerbo. Ma prova e riprova, ecco che arriva finalmente l’occasione, a Cagliari questa volta. L’anno prima, da trequartista, mise piede in prima squadra a Verona: un solo tempo a disposizione, poche occasioni per esporre il proprio talento geometrico, prima di essere sostituito e di finire dietro la lavagna di Milanello. Quest’anno è cambiata la musica. Primo cambiamento: il ragazzo è diventato il beniamino del gruppo. Qualche mese fa organizzò, nel giardino della sua abitazione, una grigliata mista invitando calciatori e rispettive mogli per cementare l’intesa del gruppo, iniziativa molto apprezzata dal club oltre che dallo stesso Pioli. Poi è venuto l’infortunio di Bennacer, la scelta in estate di “sacrificare” Krunic da centrale, con compiti prettamente difensivi e per Adli, accompagnato da giudizi lusinghieri a fine allenamento, è ricominciato l’isolamento. Fino all’infortunio di Krunic e alla decisione di provare proprio lui, Adli. Che a Cagliari ha superato la prova con voto molto positivo e che è rimasto in campo per quasi un’ora dando anche dimostrazione di riuscire a rammendare uno “sbrego” difensivo.

Adli allora non è più mister X e può tornare utile alla patria rossonera anche se bisognerà ripassare da altri e più impegnativi test per riscuotere il credito completo da parte di critica e tifosi che ieri sera hanno cominciato a scoprirlo e ad apprezzarlo. Insieme, bisognerebbe aggiungere, a una porzione preziosa del mercato estivo grazie ai primi sigilli della stagione di Okafor e di Loftus-Cheek.
Ecco allora che forse tutti quegli investimenti non sono stati così avventati. E non tanto per il risultato largo di Cagliari quanto invece per il rendimento tornato in traiettoria con le ambizioni del club. Anche Okafor non ha forse le caratteristiche del centravanti ma nell’occasione del gol denuncia la sua cifra tecnica: quel palleggio raffinato con la suola e il passaggio da un piede all’altro per “uccellare” il portiere è un segnale che può bastare la proprietà del tocco per riuscire a rimpiazzare Giroud.
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Franco Ordine dal CorSport in edicola: scusate ma dove lo avevate nascosto? Verrebbe da chiederselo con interrogazione parlamentare ieri sera dopo aver assistito al debutto in campionato e in un ruolo inedito del francesino Adli. Già perché è da settimane che Stefano Pioli dinanzi ai quesiti dei cronisti continua a ripetere: «Sto provando Yacine Adli nel ruolo di Krunic». Segno che aveva intuito le qualità e aveva magari pensato che nel passato la stessa operazione riuscì a Carletto Mazzone in quel di Brescia con un certo Andrea Pirlo. Niente paragoni, per carità. Il francesino è ancora acerbo. Ma prova e riprova, ecco che arriva finalmente l’occasione, a Cagliari questa volta. L’anno prima, da trequartista, mise piede in prima squadra a Verona: un solo tempo a disposizione, poche occasioni per esporre il proprio talento geometrico, prima di essere sostituito e di finire dietro la lavagna di Milanello. Quest’anno è cambiata la musica. Primo cambiamento: il ragazzo è diventato il beniamino del gruppo. Qualche mese fa organizzò, nel giardino della sua abitazione, una grigliata mista invitando calciatori e rispettive mogli per cementare l’intesa del gruppo, iniziativa molto apprezzata dal club oltre che dallo stesso Pioli. Poi è venuto l’infortunio di Bennacer, la scelta in estate di “sacrificare” Krunic da centrale, con compiti prettamente difensivi e per Adli, accompagnato da giudizi lusinghieri a fine allenamento, è ricominciato l’isolamento. Fino all’infortunio di Krunic e alla decisione di provare proprio lui, Adli. Che a Cagliari ha superato la prova con voto molto positivo e che è rimasto in campo per quasi un’ora dando anche dimostrazione di riuscire a rammendare uno “sbrego” difensivo.

Adli allora non è più mister X e può tornare utile alla patria rossonera anche se bisognerà ripassare da altri e più impegnativi test per riscuotere il credito completo da parte di critica e tifosi che ieri sera hanno cominciato a scoprirlo e ad apprezzarlo. Insieme, bisognerebbe aggiungere, a una porzione preziosa del mercato estivo grazie ai primi sigilli della stagione di Okafor e di Loftus-Cheek.
Ecco allora che forse tutti quegli investimenti non sono stati così avventati. E non tanto per il risultato largo di Cagliari quanto invece per il rendimento tornato in traiettoria con le ambizioni del club. Anche Okafor non ha forse le caratteristiche del centravanti ma nell’occasione del gol denuncia la sua cifra tecnica: quel palleggio raffinato con la suola e il passaggio da un piede all’altro per “uccellare” il portiere è un segnale che può bastare la proprietà del tocco per riuscire a rimpiazzare Giroud.
la partita di ieri di Adli conferma ( se mai ci fosse bisogno) l'incompetenza del nostro coach, che ha relegato in panchina da più di 1 anno un giocatore come Adli che pur avendo fatto degli errori importanti ( gol, giallo di Loftus) dimostra di avere delle qualità e non meritava quel trattamento, soprattutto se davanti hai un Krunic.
 
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Franco Ordine dal CorSport in edicola: scusate ma dove lo avevate nascosto? Verrebbe da chiederselo con interrogazione parlamentare ieri sera dopo aver assistito al debutto in campionato e in un ruolo inedito del francesino Adli. Già perché è da settimane che Stefano Pioli dinanzi ai quesiti dei cronisti continua a ripetere: «Sto provando Yacine Adli nel ruolo di Krunic». Segno che aveva intuito le qualità e aveva magari pensato che nel passato la stessa operazione riuscì a Carletto Mazzone in quel di Brescia con un certo Andrea Pirlo. Niente paragoni, per carità. Il francesino è ancora acerbo. Ma prova e riprova, ecco che arriva finalmente l’occasione, a Cagliari questa volta. L’anno prima, da trequartista, mise piede in prima squadra a Verona: un solo tempo a disposizione, poche occasioni per esporre il proprio talento geometrico, prima di essere sostituito e di finire dietro la lavagna di Milanello. Quest’anno è cambiata la musica. Primo cambiamento: il ragazzo è diventato il beniamino del gruppo. Qualche mese fa organizzò, nel giardino della sua abitazione, una grigliata mista invitando calciatori e rispettive mogli per cementare l’intesa del gruppo, iniziativa molto apprezzata dal club oltre che dallo stesso Pioli. Poi è venuto l’infortunio di Bennacer, la scelta in estate di “sacrificare” Krunic da centrale, con compiti prettamente difensivi e per Adli, accompagnato da giudizi lusinghieri a fine allenamento, è ricominciato l’isolamento. Fino all’infortunio di Krunic e alla decisione di provare proprio lui, Adli. Che a Cagliari ha superato la prova con voto molto positivo e che è rimasto in campo per quasi un’ora dando anche dimostrazione di riuscire a rammendare uno “sbrego” difensivo.

Adli allora non è più mister X e può tornare utile alla patria rossonera anche se bisognerà ripassare da altri e più impegnativi test per riscuotere il credito completo da parte di critica e tifosi che ieri sera hanno cominciato a scoprirlo e ad apprezzarlo. Insieme, bisognerebbe aggiungere, a una porzione preziosa del mercato estivo grazie ai primi sigilli della stagione di Okafor e di Loftus-Cheek.
Ecco allora che forse tutti quegli investimenti non sono stati così avventati. E non tanto per il risultato largo di Cagliari quanto invece per il rendimento tornato in traiettoria con le ambizioni del club. Anche Okafor non ha forse le caratteristiche del centravanti ma nell’occasione del gol denuncia la sua cifra tecnica: quel palleggio raffinato con la suola e il passaggio da un piede all’altro per “uccellare” il portiere è un segnale che può bastare la proprietà del tocco per riuscire a rimpiazzare Giroud.
Il problema non è adli o almeno non è solo quello, il problema è che ieri il destino ha voluto farci vedere come potrebbe giocare il milan se puntasse su altri principi.
Abbiamo vinto in rimonta giocando contro una squadra che difendeva in 11, esattamente il tipo di partita da cui non si veniva mai a capo lo scorso anno e lo abbiamo fatto giocando.
Non è un caso se theo è stato tra i peggiori o i meno positivi quando il campo era chiuso per esaltarsi sul finale.
 

Jack92

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la partita di ieri di Adli conferma ( se mai ci fosse bisogno) l'incompetenza del nostro coach, che ha relegato in panchina da più di 1 anno un giocatore come Adli che pur avendo fatto degli errori importanti ( gol, giallo di Loftus) dimostra di avere delle qualità e non meritava quel trattamento, soprattutto se davanti hai un Krunic.
A volte per un gol perdi la partita mica poco….

comunque Adli è un cantiere aperto, secondo me la gestione è giusta, solo da qualche mese ha capito che doveva fare il centrocampista. Speriamo diventi un fuoriclasse del ruolo.
 
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A volte per un gol perdi la partita mica poco….

comunque Adli è un cantiere aperto, secondo me la gestione è giusta, solo da qualche mese ha capito che doveva fare il centrocampista. Speriamo diventi un fuoriclasse del ruolo.
Pioli gli chiedeva senza palla di chiudere la linea di passaggio sul loro 9.
Praticamente il centravanti avversario deve star chiuso tra tomori e adli.

Con la palla tra i piedi delizioso ma lo si sapeva, bellissimi i cambi gioco o le palle oltre la linea difensiva.
Roba per noi nuova.
 

Crox93

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Non lo so se Adli ha le potenzialità per diventare un big.
Ma visto che ha davanti Krunic e non Seedorf o Pirlo tanto vale cominicare veramente ad integrarlo.
 
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Sarò matto, ma Adli Musah davanti la difesa e svoltiamo.
Non abbiamo in rosa due giocatori sufficientemente completi dal punto di vista fisico e tecnico per giocare a 2, rischieremmo le voragini che si vedevano la scorsa stagione, soprattutto perchè la batteria di esterni e trequarti offensivi è molto leggera dal punto di vista difensivo.

Sicuramente quest'anno in mezzo abbiamo diverse alternative ed è già un passo avanti.. se Pioli tiene Adlì costantemente nelle rotazioni quando avremo di nuovo Bennacer disponibile con Reijnders, Loftus e Musah avremo 5 ottimi giocatori da far ruotare.
 
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