Odissea - Christopher Nolan

Sam

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Questa riflessione è frutto della propaganda tedesca di fine XIX secolo, alla quale non si dà più credito oggi. Ciò detto, non cambia la sostanza del tuo messaggio che condivido pienamente!
Nel caso ti interessasse l’argomento, ti consiglio la lettura de “Il nazismo e l’Antichità” di Johann Chapoutot: per me, è uno testo di altissima levatura storica 😉
Con tutto il rispetto per le tue letture, ma Chapoutot ha la stessa credibilità di Barbero.
Gli autori che fanno ricerca storica seria non prendono applausi dalla politica, perché la ricerca storica è spesso incompatibile con la politica. Figurarsi insegnare alla Sorbona.
Di autori seri che hanno scritto sul nazionalsocialismo ce ne sono, ma nessuno di loro se l’è mai passata benissimo.

Partendo da Gian Paolo Pucciarelli, a cui le associazioni ebraiche hanno tolto pure le mutande in cause continue, per aver pubblicato in Italia la traduzione di un’inchiesta dettagliata sulla figura di Hitler.
Pubblicata in due DVD che nell’ultimo periodo aveva paura a vendere persino di persona, perché ormai non si fidava più di nessuno.
Una persona che viveva a Roma, a cui gli hanno tolto tutto ed è finito morto di cancro solo in macchina a Maglie con soltanto i suoi libri a fianco, perché non aveva più i soldi per pagarsi un appartamento nemmeno al Sud.

Per non parlare di Simonetti, che ha scritto “Hitler e Fichte: capire il nazionalsocialismo”, che è un’analisi socio-filosofica sulle origini del movimento tedesco di quel periodo e che ha trovato molta poca propensione in Italia alle sue pubblicazioni.

Gli autori storici seri non usano mai la parola nazismo, ma sempre e solo nazionalsocialismo.
Nazismo è una parola insignificante, come nazifascismo, rossobrunismo e via dicendo.
 
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Sono d’accordo con tutti voi, sarebbe meglio se si attenessero al contesto storico e sociale. Anche se parliamo di un racconto epico che c’entra poco con la realtà, fa sempre uno strano effetto avere queste forzature…

Dopodiché è sempre giusto ricordare che il primo e più antico caso di “culture appropriation” o come diavolo la chiamano quelli la, lo vediamo ogni singolo giorno. Basta osservare un crocifisso o un dipinto, Gesù biondo e con gli occhi azzurri lo abbiamo inventato noi, col contesto storico e sociale della Giudea Romana non c’entra una cippa.

Quindi niente di nuovo per quanto mi riguarda, giudicherò la trama.
 
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Cambia zero, gli achei NON erano neri, anzi probabilmente erano popolazioni germaniche scese a sud. Solita monnezza woke, ormai inestirpabile, un cancro per la verità e il realismo storico.
Odissea e realismo storico. In una storia dove si parla di mostri e dei :muhahah::muhahah: L'unica di cui sia ha una descrizione chiara nell'Odissea è Atena. Gli altri possono renderli come cacchio vogliono, non è mica un documentario (anche perchè non può esserlo)
 
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Con tutto il rispetto per le tue letture, ma Chapoutot ha la stessa credibilità di Barbero.
Gli autori che fanno ricerca storica seria non prendono applausi dalla politica, perché la ricerca storica è spesso incompatibile con la politica. Figurarsi insegnare alla Sorbona.
Di autori seri che hanno scritto sul nazionalsocialismo ce ne sono, ma nessuno di loro se l’è mai passata benissimo.

Partendo da Gian Paolo Pucciarelli, a cui le associazioni ebraiche hanno tolto pure le mutande in cause continue, per aver pubblicato in Italia la traduzione di un’inchiesta dettagliata sulla figura di Hitler.
Pubblicata in due DVD che nell’ultimo periodo aveva paura a vendere persino di persona, perché ormai non si fidava più di nessuno.
Una persona che viveva a Roma, a cui gli hanno tolto tutto ed è finito morto di cancro solo in macchina a Maglie con soltanto i suoi libri a fianco, perché non aveva più i soldi per pagarsi un appartamento nemmeno al Sud.

Per non parlare di Simonetti, che ha scritto “Hitler e Fichte: capire il nazionalsocialismo”, che è un’analisi socio-filosofica sulle origini del movimento tedesco di quel periodo e che ha trovato molta poca propensione in Italia alle sue pubblicazioni.

Gli autori storici seri non usano mai la parola nazismo, ma sempre e solo nazionalsocialismo.
Nazismo è una parola insignificante, come nazifascismo, rossobrunismo e via dicendo.
Dalla prospettiva dell’antichistica, il libro che ho segnalato prima è ben fatto: il riferimento a fonti greche e romane, con relativo commento, è puntuale e suffragato dalla lettura diretta del testo (se in lingua o in traduzione, non mi è lecito dirlo).
Non essendo io uno studioso del Novecento, non ho molto margine di manovra sulla questione hitleriana; avendo apprezzato molti dei tuoi precedenti commenti su varie questioni storiche e politiche, ti chiedo: hai qualche libro da consigliarmi in merito? Mi interesserebbe indagare la ripresa dell’antico mondo mediterraneo nella Germania hitleriana e nell’Italia fascista.
 
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A parte l' inevitabile wokata per quello che comunque credo sarà un ruolo minore, comunque il resto del cast a me non dispiace.

Anche Zendaya-Athena, la sua faccia ce la vedo bene come lineamenti di una dea e aria di "mistero".
 

gabri65

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Odissea e realismo storico. In una storia dove si parla di mostri e dei :muhahah::muhahah: L'unica di cui sia ha una descrizione chiara nell'Odissea è Atena. Gli altri possono renderli come cacchio vogliono, non è mica un documentario (anche perchè non può esserlo)

Allora è fantascienza, o fantasy, o come vuoi.

Se vuoi trasportare in film uno dei maggiori sacri poemi epici (scritto quando non c'era il wokismo), ti attieni il più possibile scrupolosamente, altrimenti lo chiami in altro modo, ne prendi solo spunto ed eviti di strizzare l'occhio alle nefandezze ideologiche di questi tempi.

Chiamarlo "Odissea" e poi metterci l'inchino ad LGBTDCFGD+ a me sembra una sonora fesseria, buona solo per ingraziarsi il popolino depensante dell'inclusività ed aumentare l'affluenza al botteghino e l'approvazione delle lobby.
 

Sam

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Dalla prospettiva dell’antichistica, il libro che ho segnalato prima è ben fatto: il riferimento a fonti greche e romane, con relativo commento, è puntuale e suffragato dalla lettura diretta del testo (se in lingua o in traduzione, non mi è lecito dirlo).
Non essendo io uno studioso del Novecento, non ho molto margine di manovra sulla questione hitleriana; avendo apprezzato molti dei tuoi precedenti commenti su varie questioni storiche e politiche, ti chiedo: hai qualche libro da consigliarmi in merito? Mi interesserebbe indagare la ripresa dell’antico mondo mediterraneo nella Germania hitleriana e nell’Italia fascista.
Ti ho scritto sulla bacheca, così non intasiamo il topic.
 

Sam

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Odissea e realismo storico. In una storia dove si parla di mostri e dei :muhahah::muhahah: L'unica di cui sia ha una descrizione chiara nell'Odissea è Atena. Gli altri possono renderli come cacchio vogliono, non è mica un documentario (anche perchè non può esserlo)
Quindi soltanto perché è un'opera mitica, puoi farcirla di nigga a caso perché tanto è la stessa cosa?

Immagino che a questo punto ci potremmo pure mettere un bel trans col pacco da 30 cm che interpreta Circe, e che chiama Ulisse con "sciau belu".
Tanto ca*ate per ca*ate...
 
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Quindi soltanto perché è un'opera mitica, puoi farcirla di nigga a caso perché tanto è la stessa cosa?

Immagino che a questo punto ci potremmo pure mettere un bel trans col pacco da 30 cm che interpreta Circe, e che chiama Ulisse con "sciau belu".
Tanto ca*ate per ca*ate...
Perché farcirla? Ad oggi di persone di colore ce n'è solo una, mi pare.
 
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Allora è fantascienza, o fantasy, o come vuoi.

Se vuoi trasportare in film uno dei maggiori sacri poemi epici (scritto quando non c'era il wokismo), ti attieni il più possibile scrupolosamente, altrimenti lo chiami in altro modo, ne prendi solo spunto ed eviti di strizzare l'occhio alle nefandezze ideologiche di questi tempi.

Chiamarlo "Odissea" e poi metterci l'inchino ad LGBTDCFGD+ a me sembra una sonora fesseria, buona solo per ingraziarsi il popolino depensante dell'inclusività ed aumentare l'affluenza al botteghino e l'approvazione delle lobby.
Ma perché cos'è? Un film storico? Un documentario?

E attenere a cosa? Ripeto, l'unico personaggio di cui si ha una descrizione chiara nell'Odissea è Atena. A cosa si devono attenere? All'immaginario comune?

Ed esattamente, anche mettendo che quell'attrice facesse quel ruolo, nella sostanza, cosa cambia? Inficia in qualche modo il personaggio? Quel personaggio DEVE essere bianco perché lo richiede la struttura del personaggio?
 
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