Approvato dalla Uefa il nuovo Fair Play Finanziario. Per il calciomercato e gli stipendi, i club potranno spendere non più del 70% dei ricavi. Dal 1 giugno le spese di mercato, i costi per il personale e le commissioni dei procuratori dovranno essere complessivamente inferiori (o uguali) al 70% dei ricavi di ciascuna società.
La situazione in Italia, ad oggi, con le nuove regole: la Roma avrebbe un rapporto tra i ricavi e i costi per la squadra pari al 126%, il Napoli al 108%, la Juventus al 101%. la Lazio al 99% e I’Inter al 97% Il Milan all'80%
Ma veniamo alle cifre monstre che i club esteri potranno comunque investire: il City potrà spendere 451,4 milioni di euro l’anno tra acquisti e stipendi, il Madrid 448.5: In Italia la Juve potrà investire 303,5 mln.
In realtà è un bel taglio rispetto alla regola attuale e anche piu democratico.
La regola attuale parla di perdite massime di 30 milioni in tre anni, valore che evidentemente in termini % pesa in modo ben diverso per un club che fattura 100 e uno che fattura 500.
Ora la spesa è un valore %, perlomeno è piu democratica.
Nella sostanza cambia poco perchè i club non potranno avere bilanci negativi, anzi dovranno essere ben lontani dall'averli, e i club ricchi potranno spendere molto di piu di quelli poveri, come è normale che sia almeno che non si pretenda un regime comunista.
Inutile dire che noi siamo avanti anni luce rispetto alle altre, noi come spese non siamo lontani da rispettare questa regola, mentre le altre italiane dovranno tagliare e tanto.
Naturalmente la mia è una riflessione teorica, poi nella pratica dovremo vedere come queste regole verranno applicate e rispettate.