Corona a ruota libera su Temptation Island, Bova e Rocio. Video.

Basileuon

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Questo sì, però qualcosa si può fare. Anzi diciamo che si può fare molto.

Statistiche delle prime 10 cause che uccidono gli italiani aggiornate a quest'anno:

Al primo posto (saldissimo) la sigaretta.

A seguire la sedentarietà e al terzo l'inquinamento ambientale.

Quarto e quinto sono l'obesità e l'alcol.

Dalla sesta alla decima (incidenti stradali, casalinghi e al lavoro, omicidi, droga) si possono quasi ignorare dato che tutte assieme queste morti sono inferiori al solo quinto posto (l'alcol).

("Divertente" come tutti i media diano immenso spazio a morti sul lavoro come si una strage, mentre la banale sigaretta fa per cento).

Come puoi constatare abbiamo il pieno e totale controllo su 4 delle prime 5 cause di morte. E non ci sono scuse economiche o di tempo. Anzi si risparmia: non compri alcol e sigarette, mangi meno (ma diciamo che compensa con il mangiare meglio), per la salute basta la normalissima corsa all'aperto per garantirsi tutti i benefici.

Sull ambiente è a fortuna, ma in Veneto sento parlare bene dei vari Dyson e purificatori lasciati H24 in casa (costo 0.25 centesimi al giorno) che qualcosa sui pm 2.5 e PM10 la fanno.

Quello studio sul pollo dira' il vero, ma non contestualizza il risultato al contesto. Posso dire con certezza scientifica che i mali del pollo sono nulla rispetto a quelli di chi fuma, beve e sta seduto sul divano con abbondante quantità di grasso viscerale e insulino resistenza se non diabete tipo due.

Stesso discorso le microplastiche: fanno male, sono interferenti endocrini, sì. Ma niente a che vedere con quelle prime cinque posizioni. Giusto dare spazio ai nuovi mali, ma la sigaretta con il suo cocktail di sostanze tossiche e cancerogene è Thanos al confronto.

Tu hai ragionissima: il mio unico vizio sono le sigarette — e so bene che questo mi espone a un rischio maggiore di tumori alle vie respiratorie. Per il resto non bevo, non mi drogo, ho un ciclo di sonno regolare e sono molto attivo fisicamente.
Quello che volevo sottolineare nel mio intervento è come il dislivello socioeconomico obblighi le fasce più svantaggiate (o meglio: tutti quelli che non sono estremamente benestanti) ad affrontare anche cause di morte volontarie, che si sommano a quelle involontarie: alimentazione scadente, ambienti inquinati, mancanza di tempo o strumenti per uno stile di vita sano.
Io ho il diritto di scegliere un comportamento autodistruttivo — ma trovo ingiusto dover subire passivamente tutto il resto.
Sulle “stragi sul lavoro” però non capisco il paragone. Qui parliamo di persone che si alzano ogni giorno per portare a casa 700-800 euro al mese, magari lavorando in nero, e rischiano davvero di spaccarsi la testa… letteralmente.
Se intendevi dire che c’è poca consapevolezza sulle cause principali di mortalità, allora non sono d’accordo: non conosco un solo fumatore o alcolista che non sappia di danneggiarsi.
Il punto è che chi muore sul lavoro, nella maggior parte dei casi, non si aspettava di morire proprio quel giorno.
 
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Tu hai ragionissima: il mio unico vizio sono le sigarette — e so bene che questo mi espone a un rischio maggiore di tumori alle vie respiratorie. Per il resto non bevo, non mi drogo, ho un ciclo di sonno regolare e sono molto attivo fisicamente.
Quello che volevo sottolineare nel mio intervento è come il dislivello socioeconomico obblighi le fasce più svantaggiate (o meglio: tutti quelli che non sono estremamente benestanti) ad affrontare anche cause di morte volontarie, che si sommano a quelle involontarie: alimentazione scadente, ambienti inquinati, mancanza di tempo o strumenti per uno stile di vita sano.
Io ho il diritto di scegliere un comportamento autodistruttivo — ma trovo ingiusto dover subire passivamente tutto il resto.
Sulle “stragi sul lavoro” però non capisco il paragone. Qui parliamo di persone che si alzano ogni giorno per portare a casa 700-800 euro al mese, magari lavorando in nero, e rischiano davvero di spaccarsi la testa… letteralmente.
Se intendevi dire che c’è poca consapevolezza sulle cause principali di mortalità, allora non sono d’accordo: non conosco un solo fumatore o alcolista che non sappia di danneggiarsi.
Il punto è che chi muore sul lavoro, nella maggior parte dei casi, non si aspettava di morire proprio quel giorno.
Capisco il discorso ma parliamo di aria fritta.

Se domani tutti decidessimo di "alimentarci bene" semplicemente non ci sarebbe cibo per tutti, senza parlare dei costi decuplicati.

Ad ogni modo, no fumo, no alcool, no dolci, no bisteccone, no salumi, ore settimanali dedicate allo sport, no fritti no tutto.... praticamente dobbiamo campare per scrollare lo smartphone e lavorare e poi morire comunque, dopo una lunga vita (ma solo con un po' di fortuna) :asd:

Basta non eccedere in generale e usare la testa, per il resto più sensato godersela.
E sia quel che sia.
 

Basileuon

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Capisco il discorso ma parliamo di aria fritta.

Se domani tutti decidessimo di "alimentarci bene" semplicemente non ci sarebbe cibo per tutti, senza parlare dei costi decuplicati.

Ad ogni modo, no fumo, no alcool, no dolci, no bisteccone, no salumi, ore settimanali dedicate allo sport, no fritti no tutto.... praticamente dobbiamo campare per scrollare lo smartphone e lavorare e poi morire comunque, dopo una lunga vita (ma solo con un po' di fortuna) :asd:

Basta non eccedere in generale e usare la testa, per il resto più sensato godersela.
E sia quel che sia.
Concordo al 100%

Il fatto che non ci sia cibo per tutti è un'altra semi verità. Un modo di allevare il bestiame in modo meno dannoso per noi stessi c'è, semplicmente non si vuole far per questioni di profitto. Sicuramente, però, non si può mangiare carne di bovino ogni singolo giorno più volte al giorno
 
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Concordo al 100%

Il fatto che non ci sia cibo per tutti è un'altra semi verità. Un modo di allevare il bestiame in modo meno dannoso per noi stessi c'è, semplicmente non si vuole far per questioni di profitto. Sicuramente, però, non si può mangiare carne di bovino ogni singolo giorno più volte al giorno
E' un gatto che si morde la coda.

Siamo in 8 miliardi a dover mangiare, mangiassimo meno carne diventerebbe più sostenibile l' allevamento di animali, ma servirebbero altre diavolerie per coltivare di più se tutti mangiassero altre cose.

Insomma, siamo tanti.
Che poi 100 grammi di proteine da legumi impattino meno che 100 grammi di proteine da animali, hai ragionissima.

Non ridurrei tutto a questioni di profitto, tanto qualsiasi cosa ricade sul consumatore, non è che perdono margini di guadagno.
Semplicemente non tutti potrebbero permettersi carne allevata nei prati a 40 € al kg per una bistecchina anzichè 20/25

Onestamente pure io ci rifletterei un attimo, nel senso che se in famiglia ci faccessimo un normalissimo pranzo con 200 grammi a testa di bistecchine ( manco una fiorentina o una costata) e spendere 30 euro..insomma mica pochi
 

Davidoff

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Siamo troppi, in certi paesi si continua a figliare come conigli quando non riuscirebbero a mantenere nemmeno un figlio, ovvio che poi la gente muore di fame. Comunque guerra per le risorse, carestie o pandemie faranno da riequilibratori, come sempre accaduto.
 

Toby rosso nero

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Va beh ragazzi, ho avuto uno sfogo in P.S., mea culpa, ma avevo anche detto di chiudere subito l'OT.

Ditemi voi se un topic su Corona, le corna di Raul Bova e Temptation può divagare così.

Se non ce la fate, chiudo.
 

fabri47

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Va beh ragazzi, ho avuto uno sfogo in P.S., mea culpa, ma avevo anche detto di chiudere subito l'OT.

Ditemi voi se un topic su Corona, le corna di Raul Bova e Temptation può divagare così.

Se non ce la fate, chiudo.
Come detto prima, lo guardo e poi commento.
 
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