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Antonio Nocerino, intervistato dalla GDS, sul ritorno di Ibra al Milan:"Ci siamo sentiti ma giuro che non abbiamo affrontato il discorso mercato, scelte troppo personali. Una cosa però la posso garantire: se Zlatan ha accettato la proposta del Milan è perché crede nella sfida di rilanciare un gruppo così giovane. Lo renderà competitivo, vedrete, per tentare di tornare in Europa e per fare strada in Coppa Italia. Come sarà il primo giorno di allenamento? E chi lo vedrà arrivare si ricorderà di cosa significa essere al Milan. Bergamo ha messo i giocatori di fronte all’evidenza: bisogna rimboccarsi le maniche e alzare il livello, Ibra renderà la cosa immediata. Puntare sul 38enne Ibra non è un rischio?Se il 38enne è Zlatan no. Non capisco i dubbi di alcuni tifosi e osservatori, per un campione come lui l’età è solo un numero: mentalmente e atleticamente sta benissimo, e arriva da un campionato molto fisico come la Mls, gli basterà qualche settimana per tornare al top. Farà ancora la differenza?Certo, anche perché nelle difese di A non giocano più i Maldini e i Cannavaro... Non so quanti gol farà, ma ne farà e li farà fare. Risolverà i problemi dell’attacco. Cosa porterà?Competitività, già in allenamento: Zlatan si in- furia anche se perde una partitella. Personalità, e sarà un bel “test” per i compagni, perché se non hai abbastanza carattere non puoi giocare con lui. E qualità: è un fuoriclasse che riesce a migliorare il rendimento di tutto il gruppo. Sembrava così anche ai tempi di Higuain? Ibra non ha bisogno di essere trascinato, è lui che trascina. Piatek e Leao possono giocare con lui? Con Zlatan non esistono problemi di compatibilità, l’importante è che attorno abbia gente di gamba che si butti dentro senza palla. Il sistema di gioco lo decide l’allenatore, ma per me è tutto molto chiaro: prima dai una maglia a Ibra, poi aggiusti il resto. Milan vicino a Todibo, mi piace? Va bene investire sui giovani di talento, ma in questo momento servono giocatori pronti, di esperienza. Tipo Matic: io lo prenderei domani".