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Bellissima intervista ad Alessandro Nesta pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport.
Riportiamo, di seguito, un estratto:
"Ho deciso di dare l'addio al calcio a metà di questa stagione. Credevo che qui fosse meno stancante, ma è un continuo viaggiare. Spesso si gioca sul sintetico, e se si hanno guai fisici non è facile. Proverò a fare l'allenatore, ma prima mi devo preparare. Ho fatto due corsi, mi manca il terzo che dura un anno. La famiglia resterà a Miami, perchè non vorrei staccarmi dagli Usa. Io farò la spola. Mi piacerebbe allenare subito ad alti livelli, ma può darsi che debba iniziare dal settore giovanile. Chissà. Magari al Milan, ma non escludo di stare qui. Cosa mi aspetto dal Milanin questa stagione? Di arrivare in Champions e di fare una buona figura in Coppa. Purtroppo ogni anno si parte male, anche nell’ultimo in cui c’ero io. Ora rincorrere è più difficile: davanti vanno bene e molte rivali si sono rinforzate. La mia impressione è che ogni volta si ricominci da zero invece di costruire su quanto fatto in precedenza. Un errore, forse. Balotelli?Non lo conosco e non esprimo giudizi. Mi hanno solo chiesto di spiegare com’era il Milan quando ci giocavo. Così ho raccontato che quando arrivai c’erano Costacurta e Maldini che davano l’esempio. Nessuno osava andare fuori dalle righe. Loro senza bisogno di urlare, ma con uno sguardo, ti rimettevano a posto. Non giudico lo spogliatoio del Milan di oggi perché dei miei vecchi compagni non c’è più nessuno.
Riportiamo, di seguito, un estratto:
"Ho deciso di dare l'addio al calcio a metà di questa stagione. Credevo che qui fosse meno stancante, ma è un continuo viaggiare. Spesso si gioca sul sintetico, e se si hanno guai fisici non è facile. Proverò a fare l'allenatore, ma prima mi devo preparare. Ho fatto due corsi, mi manca il terzo che dura un anno. La famiglia resterà a Miami, perchè non vorrei staccarmi dagli Usa. Io farò la spola. Mi piacerebbe allenare subito ad alti livelli, ma può darsi che debba iniziare dal settore giovanile. Chissà. Magari al Milan, ma non escludo di stare qui. Cosa mi aspetto dal Milanin questa stagione? Di arrivare in Champions e di fare una buona figura in Coppa. Purtroppo ogni anno si parte male, anche nell’ultimo in cui c’ero io. Ora rincorrere è più difficile: davanti vanno bene e molte rivali si sono rinforzate. La mia impressione è che ogni volta si ricominci da zero invece di costruire su quanto fatto in precedenza. Un errore, forse. Balotelli?Non lo conosco e non esprimo giudizi. Mi hanno solo chiesto di spiegare com’era il Milan quando ci giocavo. Così ho raccontato che quando arrivai c’erano Costacurta e Maldini che davano l’esempio. Nessuno osava andare fuori dalle righe. Loro senza bisogno di urlare, ma con uno sguardo, ti rimettevano a posto. Non giudico lo spogliatoio del Milan di oggi perché dei miei vecchi compagni non c’è più nessuno.