Mi pare di aver argomentato in senso diverso a questa interpretazione. Questa preoccupazione della Uefa per le sorti della proprietà del Milan non si ritrova nel comunicato della stessa che annunciava, lo scorso 22 maggio, il rinvio davanti alla Adjudicatory Chamber. La Uefa lo ha detto e scritto, è preoccupata di quel debito, e del suo attuale mancato rifinanziamento, e spinge perché una soluzione venga trovata. Preoccupazione, mi permetto di azzardare, che non riguarda la sua misura (123 milioni più interessi sono sostenibili, perché facilmente rifinanziabili a medio, lungo termine), quanto il fatto che il patrimonio del club sia posto sotto pegno per causa di un debito intestato ad soggetto terzo da esso, e di come ciò riverberi sulla futura capacità del club di finanziarsi per sostenere i futuri investimenti, anche e soprattutto in linea capitale.