Duarte è la stessa squadra di scouting, e non è costato poi tanto meno.
Ma scuoting non è solo andare con l'impermeabile ed i baffi neri in incognito in qualche collina della Transilvania a prendere un rumeno in cambio di 10 palloni
Scouting paradossalmente è anche scegliere tra un giocatore di 60 milioni ed uno di 40 milioni, o valutare Tonali investimento che merita 35 milioni.
Occhio a dare al concetto di scouting un valore assoluto magari in base al prezzo, è tutto piuttosto relativo.
Direi che codesta è l'essenza dello scouting.
Che non significa saper prendere il bambino che gioca sulla spiaggia di Dakar per due ceste di frutta, significa saper scegliere il giocatore giusto per l'esigenze della squadra alla cifra che merita.
Ricordo alcuni anni fa un'intervista interessantissima a Braida. Due spunti in particolare. Il primo, diceva che per fare bene il DS in QUEL Milan ci volevano qualità diverse che farlo in qualunque altra società. lui quando misurava le qualità di un giocatore, disse, partiva dal fatto che al Milan (di allora, ripeto) "1 metro misura 1 metro e mezzo".
L'altro spunto, che mi fece molto riflettere perchè quella intervista fu rilasciata intorno al 2012, quando i segni del nostro declino si vedevano già, è che lui lavorava "con un setaccio molto stretto", ovvero che delle migliaia di giocatori al mondo il Milan si muoveva su poche decine e basta, quelli monitoravano e quelli cercavano di comprare.
Mi colpi perchè chiaramente quella metodologia, che aveva funzionato per venti anni, nel nuovo scenario del calcio, dove il Milan non era piu in cima alla piramide, ci avrebbe portati alla catastrofe come infatti è stato.