Milan: San Siro bis. Allarme carotaggi. Dichiarazioni dei politici.

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Il Giornale: I residenti di San Siro sono entrati in agitazione dal mattino, è scattato l’invio di video e messaggi ai consiglieri comunali (in maniera bipartisan), l’esponente ambientalista del gruppo misto Enrico Fedrighini si è precipitato sul posto e ha chiamato la polizia locale e dopo le 16 gli operai di Rete Italia (per ora) hanno sbaraccato. È l’effetto dei primi «carotaggi» legati al San Siro bis, il progetto del nuovo stadio di Milan e Inter. Ieri al Parco dei Capitani, accanto al Meazza, sono partite le indagini geognostiche che servono a determinare le caratteristiche tecniche dei terreni. Sono state commissionate dalle società Milan e Inter, in vista della consegna del nuovo piano economico finanziario che dovrebbe arrivare in Comune entro la fine di febbraio. Per il Comune si tratta di un’operazione concordata, non c’è nulla di anomalo. Si è trattato di «un primo sopralluogo esplorativo e conoscitivo», è propedeutico «alla presentazione di un’apposita richiesta di effettuare le analisi dei terreni». Ai club i carotaggi sono necessari appunto per aggiornare il Piano di fattibilità tecnico economico, devono avere contezza della stratigrafia dei terreni e verificare se esistono problemi particolari prima di consegnare progetto e l’offerta economica. Fedrighini, che siede nella maggioranza del sindaco Beppe Sala ma è sempre stato sul fronte del no alla demolizione del Meazza, ieri pomeriggio eri ha chiesto l’intervento dei vigili, che sono arrivati e hanno verificato i documenti in mano agli operai.

«Dal 2 gennaio hanno già fatto indagini sull’area parcheggio che è in concessione alle società - riferisce Fedrighini - ma qui siamo in area pubblica, non ci sono autorizzazioni ufficiali salvo una mail inviata da un funzionario dell’assessorato al Verde. L’area non è stata delimitata e non ci sono cartelli. Presenterò un’interrogazione sulle opere finalizzate alla costruzione di un nuovo stadio che nessun organismo ha ancora deliberato e chiederò se le spese saranno interamente sostenute dai club o se il Comune intende “scaricarle“ dall’affitto».

Anche il verde Carlo Monguzzi, altro difensore del Meazza in maggioranza, contesta: «Nessuno ha deliberato il nuovo stadio ma iniziano le indagini per la staticità sismica, i pre lavori. E il Parco dei Capitani verrà tutto cementificato, alla faccia della protezione del verde e del no al consumo di suolo».

Il consigliere regionale FdI Marco Bestetti tuona: «Anche al netto di una procedura regolare, non mi piace questa opacità, questa mancanza di trasparenza nei confronti del Consiglio e della città. Un atteggiamento figlio di quell’impostazione che Milan e Inter hanno avuto dal primo giorno, considerano i milanesi come loro dipendenti e la città come una loro dépendance». Due giorni fa il sindaco ha spiegato che «entro fine febbraio» ci aspetta che Milan e Inter «consegnino il nuovo piano aggiornato, da lì si dovranno trovare le formule per avere un’offerta di acquisto del Meazza e delle aree intorno da parte delle squadre, con bando o altro, faremo quello che ci dirà l’Avvocatura. Vogliamo arrivare alla cessione entro le ferie estive»

SanSiro-Stadio-2.jpg
 

Djici

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Il Giornale: I residenti di San Siro sono entrati in agitazione dal mattino, è scattato l’invio di video e messaggi ai consiglieri comunali (in maniera bipartisan), l’esponente ambientalista del gruppo misto Enrico Fedrighini si è precipitato sul posto e ha chiamato la polizia locale e dopo le 16 gli operai di Rete Italia (per ora) hanno sbaraccato. È l’effetto dei primi «carotaggi» legati al San Siro bis, il progetto del nuovo stadio di Milan e Inter. Ieri al Parco dei Capitani, accanto al Meazza, sono partite le indagini geognostiche che servono a determinare le caratteristiche tecniche dei terreni. Sono state commissionate dalle società Milan e Inter, in vista della consegna del nuovo piano economico finanziario che dovrebbe arrivare in Comune entro la fine di febbraio. Per il Comune si tratta di un’operazione concordata, non c’è nulla di anomalo. Si è trattato di «un primo sopralluogo esplorativo e conoscitivo», è propedeutico «alla presentazione di un’apposita richiesta di effettuare le analisi dei terreni». Ai club i carotaggi sono necessari appunto per aggiornare il Piano di fattibilità tecnico economico, devono avere contezza della stratigrafia dei terreni e verificare se esistono problemi particolari prima di consegnare progetto e l’offerta economica. Fedrighini, che siede nella maggioranza del sindaco Beppe Sala ma è sempre stato sul fronte del no alla demolizione del Meazza, ieri pomeriggio eri ha chiesto l’intervento dei vigili, che sono arrivati e hanno verificato i documenti in mano agli operai.

«Dal 2 gennaio hanno già fatto indagini sull’area parcheggio che è in concessione alle società - riferisce Fedrighini - ma qui siamo in area pubblica, non ci sono autorizzazioni ufficiali salvo una mail inviata da un funzionario dell’assessorato al Verde. L’area non è stata delimitata e non ci sono cartelli. Presenterò un’interrogazione sulle opere finalizzate alla costruzione di un nuovo stadio che nessun organismo ha ancora deliberato e chiederò se le spese saranno interamente sostenute dai club o se il Comune intende “scaricarle“ dall’affitto».

Anche il verde Carlo Monguzzi, altro difensore del Meazza in maggioranza, contesta: «Nessuno ha deliberato il nuovo stadio ma iniziano le indagini per la staticità sismica, i pre lavori. E il Parco dei Capitani verrà tutto cementificato, alla faccia della protezione del verde e del no al consumo di suolo».

Il consigliere regionale FdI Marco Bestetti tuona: «Anche al netto di una procedura regolare, non mi piace questa opacità, questa mancanza di trasparenza nei confronti del Consiglio e della città. Un atteggiamento figlio di quell’impostazione che Milan e Inter hanno avuto dal primo giorno, considerano i milanesi come loro dipendenti e la città come una loro dépendance». Due giorni fa il sindaco ha spiegato che «entro fine febbraio» ci aspetta che Milan e Inter «consegnino il nuovo piano aggiornato, da lì si dovranno trovare le formule per avere un’offerta di acquisto del Meazza e delle aree intorno da parte delle squadre, con bando o altro, faremo quello che ci dirà l’Avvocatura. Vogliamo arrivare alla cessione entro le ferie estive»

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Ma io impazzisco quando leggo certe cose.

Questi non vogliono abbattere San Siro ma non vogliono nemmeno un aumento del consumo del suolo...

Insomma vogliono uno stadio volante 🤣
 

Nomaduk

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Il Giornale: I residenti di San Siro sono entrati in agitazione dal mattino, è scattato l’invio di video e messaggi ai consiglieri comunali (in maniera bipartisan), l’esponente ambientalista del gruppo misto Enrico Fedrighini si è precipitato sul posto e ha chiamato la polizia locale e dopo le 16 gli operai di Rete Italia (per ora) hanno sbaraccato. È l’effetto dei primi «carotaggi» legati al San Siro bis, il progetto del nuovo stadio di Milan e Inter. Ieri al Parco dei Capitani, accanto al Meazza, sono partite le indagini geognostiche che servono a determinare le caratteristiche tecniche dei terreni. Sono state commissionate dalle società Milan e Inter, in vista della consegna del nuovo piano economico finanziario che dovrebbe arrivare in Comune entro la fine di febbraio. Per il Comune si tratta di un’operazione concordata, non c’è nulla di anomalo. Si è trattato di «un primo sopralluogo esplorativo e conoscitivo», è propedeutico «alla presentazione di un’apposita richiesta di effettuare le analisi dei terreni». Ai club i carotaggi sono necessari appunto per aggiornare il Piano di fattibilità tecnico economico, devono avere contezza della stratigrafia dei terreni e verificare se esistono problemi particolari prima di consegnare progetto e l’offerta economica. Fedrighini, che siede nella maggioranza del sindaco Beppe Sala ma è sempre stato sul fronte del no alla demolizione del Meazza, ieri pomeriggio eri ha chiesto l’intervento dei vigili, che sono arrivati e hanno verificato i documenti in mano agli operai.

«Dal 2 gennaio hanno già fatto indagini sull’area parcheggio che è in concessione alle società - riferisce Fedrighini - ma qui siamo in area pubblica, non ci sono autorizzazioni ufficiali salvo una mail inviata da un funzionario dell’assessorato al Verde. L’area non è stata delimitata e non ci sono cartelli. Presenterò un’interrogazione sulle opere finalizzate alla costruzione di un nuovo stadio che nessun organismo ha ancora deliberato e chiederò se le spese saranno interamente sostenute dai club o se il Comune intende “scaricarle“ dall’affitto».

Anche il verde Carlo Monguzzi, altro difensore del Meazza in maggioranza, contesta: «Nessuno ha deliberato il nuovo stadio ma iniziano le indagini per la staticità sismica, i pre lavori. E il Parco dei Capitani verrà tutto cementificato, alla faccia della protezione del verde e del no al consumo di suolo».

Il consigliere regionale FdI Marco Bestetti tuona: «Anche al netto di una procedura regolare, non mi piace questa opacità, questa mancanza di trasparenza nei confronti del Consiglio e della città. Un atteggiamento figlio di quell’impostazione che Milan e Inter hanno avuto dal primo giorno, considerano i milanesi come loro dipendenti e la città come una loro dépendance». Due giorni fa il sindaco ha spiegato che «entro fine febbraio» ci aspetta che Milan e Inter «consegnino il nuovo piano aggiornato, da lì si dovranno trovare le formule per avere un’offerta di acquisto del Meazza e delle aree intorno da parte delle squadre, con bando o altro, faremo quello che ci dirà l’Avvocatura. Vogliamo arrivare alla cessione entro le ferie estive»

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che spasso
 

Ringhio8

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Che cesso di paese, pure se scorreggi a casa tua tu arrivano almeno 3 partiti, uno che dice che sei fascista, uno che dice che inquini e l'altro che dice che puoi ma ti insegna lui come devi fare... Politica, tutta politica...
 
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Il Giornale: I residenti di San Siro sono entrati in agitazione dal mattino, è scattato l’invio di video e messaggi ai consiglieri comunali (in maniera bipartisan), l’esponente ambientalista del gruppo misto Enrico Fedrighini si è precipitato sul posto e ha chiamato la polizia locale e dopo le 16 gli operai di Rete Italia (per ora) hanno sbaraccato. È l’effetto dei primi «carotaggi» legati al San Siro bis, il progetto del nuovo stadio di Milan e Inter. Ieri al Parco dei Capitani, accanto al Meazza, sono partite le indagini geognostiche che servono a determinare le caratteristiche tecniche dei terreni. Sono state commissionate dalle società Milan e Inter, in vista della consegna del nuovo piano economico finanziario che dovrebbe arrivare in Comune entro la fine di febbraio. Per il Comune si tratta di un’operazione concordata, non c’è nulla di anomalo. Si è trattato di «un primo sopralluogo esplorativo e conoscitivo», è propedeutico «alla presentazione di un’apposita richiesta di effettuare le analisi dei terreni». Ai club i carotaggi sono necessari appunto per aggiornare il Piano di fattibilità tecnico economico, devono avere contezza della stratigrafia dei terreni e verificare se esistono problemi particolari prima di consegnare progetto e l’offerta economica. Fedrighini, che siede nella maggioranza del sindaco Beppe Sala ma è sempre stato sul fronte del no alla demolizione del Meazza, ieri pomeriggio eri ha chiesto l’intervento dei vigili, che sono arrivati e hanno verificato i documenti in mano agli operai.

«Dal 2 gennaio hanno già fatto indagini sull’area parcheggio che è in concessione alle società - riferisce Fedrighini - ma qui siamo in area pubblica, non ci sono autorizzazioni ufficiali salvo una mail inviata da un funzionario dell’assessorato al Verde. L’area non è stata delimitata e non ci sono cartelli. Presenterò un’interrogazione sulle opere finalizzate alla costruzione di un nuovo stadio che nessun organismo ha ancora deliberato e chiederò se le spese saranno interamente sostenute dai club o se il Comune intende “scaricarle“ dall’affitto».

Anche il verde Carlo Monguzzi, altro difensore del Meazza in maggioranza, contesta: «Nessuno ha deliberato il nuovo stadio ma iniziano le indagini per la staticità sismica, i pre lavori. E il Parco dei Capitani verrà tutto cementificato, alla faccia della protezione del verde e del no al consumo di suolo».

Il consigliere regionale FdI Marco Bestetti tuona: «Anche al netto di una procedura regolare, non mi piace questa opacità, questa mancanza di trasparenza nei confronti del Consiglio e della città. Un atteggiamento figlio di quell’impostazione che Milan e Inter hanno avuto dal primo giorno, considerano i milanesi come loro dipendenti e la città come una loro dépendance». Due giorni fa il sindaco ha spiegato che «entro fine febbraio» ci aspetta che Milan e Inter «consegnino il nuovo piano aggiornato, da lì si dovranno trovare le formule per avere un’offerta di acquisto del Meazza e delle aree intorno da parte delle squadre, con bando o altro, faremo quello che ci dirà l’Avvocatura. Vogliamo arrivare alla cessione entro le ferie estive»

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Forza Monguzzi, sei tu il nostro asso nella manica! Dai che i mericani schiodano, senza stadio!
 

diavolo

شراء ميل
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Ma io impazzisco quando leggo certe cose.

Questi non vogliono abbattere San Siro ma non vogliono nemmeno un aumento del consumo del suolo...

Insomma vogliono uno stadio volante 🤣
Ci penserà la carbonatazione a buttarlo giù.
 

Mika

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Forza Monguzzi, sei tu il nostro asso nella manica! Dai che i mericani schiodano, senza stadio!
Non schiodano, lo fanno a San Donato, il terreno è li per quello, se Milano dice no lo fanno la, ma lo fanno. Troppa speculazione. Gli americani non schiodano fino a che la società produce utili. Facile che tagliano risorse al comparto sportivo vendendo i giocatori senza investire ma fino a che ci sono 70.000 che pagano anche facendo striscioni contro Cardinale... semmai va via Redbird e arriva un altro statunitense del giro Elliot.
 

Franco

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Se hanno fatto rilievi (cioè il pre lavoro) su suolo pubblico senza autorizzazioni è grave.
 
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