Il mercato estivo è stato esiziale per questa stagione, poco da dire. E lo è stato, prima di tutto, come manifestazione di intenti; in secondo luogo anche per applicazione pratica. Alla fine un giocatore, già diventato imprescindibile, lo hanno beccato, cioè Fofana. Un altro potrebbe diventare importante, Pavlovic.
Ma quando:
- scegli un allenatore come Fonseca, sicuramente persona squisita, ma dimessa, sconfitta nelle parole prima ancora che nei fatti, nella stessa estate in cui la congiunzione astrale ti avrebbe consentito di prendere almeno un paio di allenatori con il bollino di vincenti sulla fronte;
- Nell'estate in cui avresti dovuto e potuto prendere una prima punta forte e futuribile, preferisci andare al discount per prendere un giocatore con un curriculum che lasciava prevedere con una certa facilità come sarebbe andata a finire;
- Ti incaponisci con le scelte controcorrente e vai a spendere risorse, di solito centellinate, per un giocatore come Royal, quando potevi tenere comodamente Kalulu;
Quando fai queste e altre cose, alla fine lanci inconsciamente un messaggio di disarmo che rischia di deprimere l'ambiente e creare problemi. Perchè alla fine, al netto degli errori di cui sopra, la squadra sulla carta avrebbe potuto trovarsi comodamente tra le prime quattro, ma invece è sprofondata in un oblio di alti e bassi da perdere la testa.
Almeno, questo mercato invernale, mostra una certa presa di coscienza di certi errori.