Milan: rabbia ma niente proteste ufficiali. Il dossier dei torti subiti...

kipstar

Senior Member
Registrato
14 Luglio 2016
Messaggi
17,673
Reaction score
2,414
vediamo che succede nelle prossime due partite. ho un brutto presentimento.....
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,908
Reaction score
37,079
Come riportato dal CorSera, nel Milan c'è ancora rabbia dopo quanto accaduto col Chelsea. Ma non ci saranno né proteste ufficiali né dossier perché il club non vuole alibi e ritiene d’aver già detto ciò che doveva dire attraverso le dichiarazioni post partita di Pioli, ma la verità è che il fastidio del Milan per quella decisione arbitrale costata la sconfitta contro il Chelsea è ancora forte, fortissimo. Solo la qualificazione agli ottavi potrebbe cancellare questo senso di ingiustizia. Ora c’è però rialzare subito la testa, perché il tour de force non consente soste. Pioli e i suoi devono rimettere la testa sul campionato, con l’obiettivo di fare punteggio pieno a Verona domenica e col Monza il 22 ottobre a San Siro. Solo poi si tornerà a pensare alla rimonta Champions.

Tuttosport: Il Milan non ci sta e davanti all’ennesimo, grave, torto arbitrale subito in Champions League, ha fatto sentire la sua voce. Pubblicamente affidando la linea societaria a Stefano Pioli, che davanti alle telecamere delle televisioni e in conferenza stampa non ha nascosto il disappunto per la decisione dell’arbitro Siebert di concedere il calcio di rigore, poi trasformato da Jorginho per lo 0-1 del Chelsea, e la seguente espulsione di Fikayo Tomori. Anche Sandro Tonali e Pierre Kalulu non hanno usato mezzi termini per esprimere il dissenso di tutto lo spogliatoio, della società – che probabilmente si sarà fatta sentire con i vertici arbitrali dell’Uefa, in primis con Roberto Rosetti – e dell’intera tifoseria milanista, che si è sentita depredata della possibilità di giocarsela alla pari con i blues. Non è una situazione nuova per il Milan, che nelle ultime due stagioni, tra l'Europa League 2020-21 e la scorsa Champions League, ha visto contro di sé una serie di errori arbitrali che hanno pregiudicato le qualificazioni. Il primo è quello relativo al gol annullato a Franck Kessie all’Old Trafford durante l’ottavo di finale contro il Manchester United. L’ivoriano sbloccò la gara con un gran gol, ma lo sloveno Vincic annullò per un fallo di mano che, alla fine, non c’era. La partita finì 1-1 con gol nel finale di Kjaer, ma quell’episodio condizionò la gara e la qualificazione, poi sfumata al ritorno a seguito della sconfitta per 1-0 con gol di Pobga. Il fascicolo più corposo degli errori arbitrali contro il Milan è quello della scorsa fase a gironi della Champions League. Seconda giornata, arbitra il turco Cakir che a metà primo tempo espelle per doppia ammonizione Kessie. In pieno recupero, poi, concede il rigore della vittoria dei colchoneros per un fallo di mano di Kalulu che è figlio di un precedente tocco con la mano di Lemar che si porta avanti il pallone. Qui male anche il Var che non ha aiutato Cakir. Quindici giorni dopo, al Do Dragao, è il tedesco Brych e il suo Var Fritz a punire i rossoneri. Dapprima non concedendo un rigore al Milan per fallo di mano di Uribe su cross di Krunic, con il giocatore del Porto che ha il brac cio largo. Poi, in occasione del gol-vittoria di Luis Diaz, è il contatto tra Taremi e Bennacer a spianare la strada alla rete portoghese. L’attaccante biancoblu non guarda minimamente il pallone che sta scendendo “a candela” verso il limite dell’area milanista e colpisce Bennacer con una spallata volontaria che impedisce al regista milanista di entrare in possesso del pallone. Emblematica la mimica di Ibrahimovic che indica all’arbitro la dinamica dell’accaduto. Nella gara di ritorno a San Siro, ancora Bennacer protagonista. Questa volta è il francese Turpin a interpretare come veniale il contatto tra Grujc e l’algerino, con il centrocampista del Porto che colpisce il 4 milanista sulla caviglia destra prima di portargli via il pallone e avviare l’azione del gol, ancora a firma di Luis Diaz.
A parte i torti e gli errori gravissimi che ci stanno penalizzando io non sopporto l'arroganza di questi arbitrelli.

Ma possibile non riescono a capire che l'arbitro bravo è quello invisibile in campo?
Mania di protagonismo allo stato puro.
Pupazzi.
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
24,350
Reaction score
22,580
Come riportato dal CorSera, nel Milan c'è ancora rabbia dopo quanto accaduto col Chelsea. Ma non ci saranno né proteste ufficiali né dossier perché il club non vuole alibi e ritiene d’aver già detto ciò che doveva dire attraverso le dichiarazioni post partita di Pioli, ma la verità è che il fastidio del Milan per quella decisione arbitrale costata la sconfitta contro il Chelsea è ancora forte, fortissimo. Solo la qualificazione agli ottavi potrebbe cancellare questo senso di ingiustizia. Ora c’è però rialzare subito la testa, perché il tour de force non consente soste. Pioli e i suoi devono rimettere la testa sul campionato, con l’obiettivo di fare punteggio pieno a Verona domenica e col Monza il 22 ottobre a San Siro. Solo poi si tornerà a pensare alla rimonta Champions.

Tuttosport: Il Milan non ci sta e davanti all’ennesimo, grave, torto arbitrale subito in Champions League, ha fatto sentire la sua voce. Pubblicamente affidando la linea societaria a Stefano Pioli, che davanti alle telecamere delle televisioni e in conferenza stampa non ha nascosto il disappunto per la decisione dell’arbitro Siebert di concedere il calcio di rigore, poi trasformato da Jorginho per lo 0-1 del Chelsea, e la seguente espulsione di Fikayo Tomori. Anche Sandro Tonali e Pierre Kalulu non hanno usato mezzi termini per esprimere il dissenso di tutto lo spogliatoio, della società – che probabilmente si sarà fatta sentire con i vertici arbitrali dell’Uefa, in primis con Roberto Rosetti – e dell’intera tifoseria milanista, che si è sentita depredata della possibilità di giocarsela alla pari con i blues. Non è una situazione nuova per il Milan, che nelle ultime due stagioni, tra l'Europa League 2020-21 e la scorsa Champions League, ha visto contro di sé una serie di errori arbitrali che hanno pregiudicato le qualificazioni. Il primo è quello relativo al gol annullato a Franck Kessie all’Old Trafford durante l’ottavo di finale contro il Manchester United. L’ivoriano sbloccò la gara con un gran gol, ma lo sloveno Vincic annullò per un fallo di mano che, alla fine, non c’era. La partita finì 1-1 con gol nel finale di Kjaer, ma quell’episodio condizionò la gara e la qualificazione, poi sfumata al ritorno a seguito della sconfitta per 1-0 con gol di Pobga. Il fascicolo più corposo degli errori arbitrali contro il Milan è quello della scorsa fase a gironi della Champions League. Seconda giornata, arbitra il turco Cakir che a metà primo tempo espelle per doppia ammonizione Kessie. In pieno recupero, poi, concede il rigore della vittoria dei colchoneros per un fallo di mano di Kalulu che è figlio di un precedente tocco con la mano di Lemar che si porta avanti il pallone. Qui male anche il Var che non ha aiutato Cakir. Quindici giorni dopo, al Do Dragao, è il tedesco Brych e il suo Var Fritz a punire i rossoneri. Dapprima non concedendo un rigore al Milan per fallo di mano di Uribe su cross di Krunic, con il giocatore del Porto che ha il brac cio largo. Poi, in occasione del gol-vittoria di Luis Diaz, è il contatto tra Taremi e Bennacer a spianare la strada alla rete portoghese. L’attaccante biancoblu non guarda minimamente il pallone che sta scendendo “a candela” verso il limite dell’area milanista e colpisce Bennacer con una spallata volontaria che impedisce al regista milanista di entrare in possesso del pallone. Emblematica la mimica di Ibrahimovic che indica all’arbitro la dinamica dell’accaduto. Nella gara di ritorno a San Siro, ancora Bennacer protagonista. Questa volta è il francese Turpin a interpretare come veniale il contatto tra Grujc e l’algerino, con il centrocampista del Porto che colpisce il 4 milanista sulla caviglia destra prima di portargli via il pallone e avviare l’azione del gol, ancora a firma di Luis Diaz.

Al primo torto subito fai entrare un primavera con l'espresso compito di stroncare una tibia al giocatore più costoso della squadra avversaria, e vedi se la cosa cambia. Ma quale fascicolo di 'sta minkia.
 
Registrato
30 Agosto 2017
Messaggi
15,243
Reaction score
10,789
Altra cosa che fa ridere: nel topic della partita in questione sdegno da parte di tutti giustamente per cio' che stava succedendo,poi gia' il giorno dopo si appoggia la linea societaria del mutismo e della messa a pecora,da applausi.
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
Come riportato dal CorSera, nel Milan c'è ancora rabbia dopo quanto accaduto col Chelsea. Ma non ci saranno né proteste ufficiali né dossier perché il club non vuole alibi e ritiene d’aver già detto ciò che doveva dire attraverso le dichiarazioni post partita di Pioli, ma la verità è che il fastidio del Milan per quella decisione arbitrale costata la sconfitta contro il Chelsea è ancora forte, fortissimo. Solo la qualificazione agli ottavi potrebbe cancellare questo senso di ingiustizia. Ora c’è però rialzare subito la testa, perché il tour de force non consente soste. Pioli e i suoi devono rimettere la testa sul campionato, con l’obiettivo di fare punteggio pieno a Verona domenica e col Monza il 22 ottobre a San Siro. Solo poi si tornerà a pensare alla rimonta Champions.

Tuttosport: Il Milan non ci sta e davanti all’ennesimo, grave, torto arbitrale subito in Champions League, ha fatto sentire la sua voce. Pubblicamente affidando la linea societaria a Stefano Pioli, che davanti alle telecamere delle televisioni e in conferenza stampa non ha nascosto il disappunto per la decisione dell’arbitro Siebert di concedere il calcio di rigore, poi trasformato da Jorginho per lo 0-1 del Chelsea, e la seguente espulsione di Fikayo Tomori. Anche Sandro Tonali e Pierre Kalulu non hanno usato mezzi termini per esprimere il dissenso di tutto lo spogliatoio, della società – che probabilmente si sarà fatta sentire con i vertici arbitrali dell’Uefa, in primis con Roberto Rosetti – e dell’intera tifoseria milanista, che si è sentita depredata della possibilità di giocarsela alla pari con i blues. Non è una situazione nuova per il Milan, che nelle ultime due stagioni, tra l'Europa League 2020-21 e la scorsa Champions League, ha visto contro di sé una serie di errori arbitrali che hanno pregiudicato le qualificazioni. Il primo è quello relativo al gol annullato a Franck Kessie all’Old Trafford durante l’ottavo di finale contro il Manchester United. L’ivoriano sbloccò la gara con un gran gol, ma lo sloveno Vincic annullò per un fallo di mano che, alla fine, non c’era. La partita finì 1-1 con gol nel finale di Kjaer, ma quell’episodio condizionò la gara e la qualificazione, poi sfumata al ritorno a seguito della sconfitta per 1-0 con gol di Pobga. Il fascicolo più corposo degli errori arbitrali contro il Milan è quello della scorsa fase a gironi della Champions League. Seconda giornata, arbitra il turco Cakir che a metà primo tempo espelle per doppia ammonizione Kessie. In pieno recupero, poi, concede il rigore della vittoria dei colchoneros per un fallo di mano di Kalulu che è figlio di un precedente tocco con la mano di Lemar che si porta avanti il pallone. Qui male anche il Var che non ha aiutato Cakir. Quindici giorni dopo, al Do Dragao, è il tedesco Brych e il suo Var Fritz a punire i rossoneri. Dapprima non concedendo un rigore al Milan per fallo di mano di Uribe su cross di Krunic, con il giocatore del Porto che ha il brac cio largo. Poi, in occasione del gol-vittoria di Luis Diaz, è il contatto tra Taremi e Bennacer a spianare la strada alla rete portoghese. L’attaccante biancoblu non guarda minimamente il pallone che sta scendendo “a candela” verso il limite dell’area milanista e colpisce Bennacer con una spallata volontaria che impedisce al regista milanista di entrare in possesso del pallone. Emblematica la mimica di Ibrahimovic che indica all’arbitro la dinamica dell’accaduto. Nella gara di ritorno a San Siro, ancora Bennacer protagonista. Questa volta è il francese Turpin a interpretare come veniale il contatto tra Grujc e l’algerino, con il centrocampista del Porto che colpisce il 4 milanista sulla caviglia destra prima di portargli via il pallone e avviare l’azione del gol, ancora a firma di Luis Diaz.
Ricordiamo anche il rigore regalato all'Arsenal sullo 0-1 per noi in EL con Gattuso che di fatto ci ha eliminato.

Una compensazione di questi torti è obbligatoria.
 
Registrato
10 Marzo 2021
Messaggi
18,318
Reaction score
21,163
Ricordiamo anche il rigore regalato all'Arsenal sullo 0-1 per noi in EL con Gattuso che di fatto ci ha eliminato.

Una compensazione di questi torti è obbligatoria.

Ma anche no, sarebbe comunque un altro scempio ai danni di un'altra squadra.
iniziassero ad arbitrare regolarmente le nostre partite, sarebbe già un bel passo in avanti.
 
Alto