Milan: pronto ricorso al TAS per sentenza Uefa.

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Goro

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Due anni e mezzo per arrivare al pareggio, vedo solo due scenari possibili:

1) si investe in modo pesante e deciso a gennaio per essere certi di arrivare al benedetto quarto posto e iniziare da subito ad aumentare ricavi, visibilità, valore del brand, sponsor ecc..Player trading limitato e funzionale al lento miglioramento di un gruppo stabile.

2) si venderanno pure le mutande e rifaranno la squadra per l'ennesima volta, puntando su giovani dallo stipendio basso per dimezzare i costi. Salto nel buio totale, gruppo da ricostruire, mesi febbrili di preghiera sperando di avere a fine anno quelle 2-3 plusvalenze per sistemare i conti.

Chiunque abbia un minimo di capacità di ragionamento e buon senso capisce che bisogna investire ora, per evitare che le cose precipitino in seguito. Bisogna evitare un Ibra-Thiago bis, tenere i pochi buoni che abbiamo e puntare a rinforzare la squadra dove è carente. Dobbiamo arrivare quarti e assicurarci nel mercato estivo di restare superiori alle romane, è l'unico modo per non ricominciare da zero per l'ennesimo volta. Smantellando la rosa e prendendo solo giovani da rivendere torneremo a vedere qualche risultato sportivo decente fra 15 anni.

Ci stavo riflettendo e sono giunto alla stessa conclusione: a gennaio o si fa l'ennesimo all-in degli ultimi anni per avere la certezza di arrivare quarti in qualsiasi modo (senza per forza spendere troppi milioni ma con furbizia) rischiando però veramente moltissimo, o si inizia subito l'austerity e ci vediamo tra tot. anni ridimensionati ancora e ancora. Spero in qualsiasi modo venga raggiunto questo obiettivo sennò finisce tutto al ribasso: cessioni, sponsor ecc.
Poi chiaramente a giugno si dovrebbe comunque vendere almeno i Donnarumma o Suso e probabilmente non riscattare Higuain e/o Bakayoko e nel contempo aumentare gli sponsor e iniziare il giro tortuoso di player-trading, però senza quella base economica finisce male male.
 
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Poche storie, a meno di non ricorrere alle gherminelle degli arabi e dell'Inter (sponsors fittizi, plusvalenze fantasiose ), l'unico modo per far combaciare rilancio tecnico e austerità finanziaria è investire pesantemente sul tecnico, e creare uno STILE unico, moderno e duraturo. Come hanno fatto Dortmund e Atletico anni fa, e quelle due stavano persino peggio di noi a livello economico.

Investire su un tecnico carismatico e moderno, incassare plusvalenze con giocatori comunque sostituibili (Suso, in primis), puntare tutto, assolutamente tutto sul gioco e sulla mentalità, prima che su giocatori costosi.

Sono Gazidis, Leo e Maldini in grado di implementare un simile piano? Ne dubito, visto che a causa della loto codardia andiamo in giro con un pescivendolo in panchina, il che ci costerà molto probabilmente la zona Champions e decine di milioni di euro a bilancio...

Il sistema Inter con i primavera purtroppo non si può fare, Mirabelli ha lasciato macerie anche lì, i due buoni si svincoleranno a giugno, degli altri chi viene a offrire milioni per averli?
 

Super_Lollo

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No no, questi sono proprio soldi da sponsorizzazioni...
tra i quali un accordo con il Qatar per promuovere il turismo ecc ecc...

va beh ma allora vale tutto. Domani Elliot chiude un contratto da 200 milioni con la TIM Italia ( di proprietà di Elliot ) e sistemiamo i conti.

Non c'era una norma per cui le società non potevano sponsorizzare piu del 30% com'era ?
 
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va beh ma allora vale tutto. Domani Elliot chiude un contratto da 200 milioni con la TIM Italia ( di proprietà di Elliot ) e sistemiamo i conti.

Non c'era una norma per cui le società non potevano sponsorizzare piu del 30% com'era ?

Nessun limite percentuale nel caso di sponsor, la cosa che impone la Uefa è il "fair value", ossia un valore di mercato equo.

Nella dettaglio,
la Uefa fa valutare ad un organo terzo il valore di una transazione, di un accordo di sponsor, ecc ecc... quest'organo stabilisce se è tutto ok, oppure si tratta di una cifra gonfiata.
Se gonfiata, si attua tutto un meccanismo di analisi che non si sa bene a cosa porti, dato che il Psg è ancora in fase di verifica....
era successo per l'affare Neymar.
 

Giek

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Esistono mille modi per aggirare il FPF e i paletti UEFA. Elliott lo sa bene e lo sappiamo bene noi. La sentenza di oggi non dice nulla riguardo alle intenzioni di Elliott, saranno il mercato di gennaio e di luglio a chiarire finalmente se c’e volontà o meno di investire.
Li aspetto al varco
 

Jino

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Il ricorso è per i 12 mln dopo il furto di ieri sera? Scherzi a parte, ci hanno bastonato, non so come non ve ne rendiate conto.
 

Casnop

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Come riportato da Mediaset, il Milan ricorrerà al TAS contro la sentenza emessa poco fa dalla Uefa.

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Ufficiale la sentenza UEFA: il Milan dovrà raggiungere la parità di bilancio entro il 2021, pena l'esclusione di un anno dalle coppe.
Saranno trattenuti 12 milioni di euro dei premi dell'ultima Europa League e ci sarà una riduzione della rosa per le competizioni Uefa 2019-2020 e 2020/2021.
I rossoneri non potranno registrare più di 21 giocatori.

Il comunicato integrale:

"La camera arbitrale dell'Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) ha preso la decisione sul caso AC Milan dopo la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS 2018/A/5808, AC Milan contro UEFA). Il TAS aveva deferito la questione alla CFCB affinché imponesse una misura disciplinare adeguata per la violazione delle regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario UEFA, con particolare riferimento al pareggio di bilancio.

Di conseguenza, se il club non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, sarà escluso dalla partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Al club verranno anche trattenuti 12 milioni di euro di profitti della UEFA Europa League 2018/19. Inoltre, non potrà registrare più di 21 giocatori per le competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21.

Contro questa sentenza, la società può presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, come previsto dall'articolo 34(2) delle Norme procedurali dell'Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club e dagli articoli 62 e 63 degli Statuti UEFA".

Decisione modulata sulle sopravvenienze di bilancio del club, e sul piano industriale presentato dall'azionista a corredo della sua istanza di Voluntary Agreement. Ne esce un ibrido tra un Settlement Agreement ed un Voluntary Agreement, in violazione secca del principio di legalità, che da un lato esclude, agli effetti del Voluntary Agreement, la sanzione per il periodo pregresso, che qui c'è (multa unitamente a limitazioni della rosa), e dall'altro prescrive, agli effetti del Settlement Agreement, la violazione della regola del contenimento della perdita aggregata triennale di bilancio nei limiti dei 30 milioni di euro, che qui manca del tutto, essendo previsto il break even puro a consuntivo di un periodo triennale, con sanzione predisposta (la squalifica per un anno dalle Coppe), essa sì sproporzionata rispetto alla entità effettiva della violazione a consuntivo, presumibilmente esiziale in un ciclo triennale che il Milan condurrebbe secondo criteri prudenziali e virtuosi. Motivi di impugnazione, che rendano la decisione modificabile dinanzi al TAS-CAS di Losanna, ve ne sono, dunque. Si legge nel dispositivo il desiderio del CFBC di riprendersi una potestà punitiva che il Tribunale di Losanna ha messo in seria discussione, con la decisione del 20 luglio scorso. Si tratta tuttavia di comprendere la convenienza di un contenzioso permanente con la Uefa, da parte di Elliott. Valutazione di politica e di diplomazia sportiva, e di analisi realistica dei propri numeri, ora favorevoli, dopo molti anni, con una PFN sostanzialmente azzerata sulla componente tossica del debito finanziario, ed una aspettativa di espansione dei ricavi sulla base di nuove politiche commerciali che l'azionista ed il nuovo management intendono sviluppare e che, ripetiamo, sono certamente nel piano industriale presentato a Nyon all'atto della domanda di VA. Paradossalmente, i termini iugulatori che oggi la Uefa ha dato al Milan per il suo risanamento economico, dopo quello finanziario già realizzato nei mesi scorsi, potrebbero essere un segno della credibilità di quel piano e della non irrealistica previsione di una sua realizzazione nel breve termine. Certo, tutto questo deve poi essere vagliato alla luce di un interesse del club a non deprimere investimenti già programamti sul piano sportivo, che rimangono il tramite necessario per azionare definitivamente la leva dei ricavi. Vediamo cosa decideranno di fare Singer e Gazidis, e le carte che hanno effettivamente in mano. :)
 
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Decisione modulata sulle sopravvenienze di bilancio del club, e sul piano industriale presentato dall'azionista a corredo della sua istanza di Voluntary Agreement. Ne esce un ibrido tra un Settlement Agreement ed un Voluntary Agreement, in violazione secca del principio di legalità, che da un lato esclude, agli effetti del Voluntary Agreement, la sanzione per il periodo pregresso, che qui c'è (multa unitamente a limitazioni della rosa), e dall'altro prescrive, agli effetti del Settlement Agreement, la violazione della regola del contenimento della perdita aggregata triennale di bilancio nei limiti dei 30 milioni di euro, che qui manca del tutto, essendo previsto il break even puro a consuntivo di un periodo triennale, con sanzione predisposta (la squalifica per un anno dalle Coppe), essa sì sproporzionata rispetto alla entità effettiva della violazione a consuntivo, presumibilmente esiziale in un ciclo triennale che il Milan condurrebbe secondo criteri prudenziali e virtuosi. Motivi di impugnazione, che rendano la decisione modificabile dinanzi al TAS-CAS di Losanna, ve ne sono, dunque. Si legge nel dispositivo il desiderio del CFBC di riprendersi una potestà punitiva che il Tribunale di Losanna ha messo in seria discussione, con la decisione del 20 luglio scorso. Si tratta tuttavia di comprendere la convenienza di un contenzioso permanente con la Uefa, da parte di Elliott. Valutazione di politica e di diplomazia sportiva, e di analisi realistica dei propri numeri, ora favorevoli, dopo molti anni, con una PFN sostanzialmente azzerata sulla componente tossica del debito finanziario, ed una aspettativa di espansione dei ricavi sulla base di nuove politiche commerciali che l'azionista ed il nuovo management intendono sviluppare e che, ripetiamo, sono certamente nel piano industriale presentato a Nyon all'atto della domanda di VA. Paradossalmente, i termini iugulatori che oggi la Uefa ha dato al Milan per il suo risanamento economico, dopo quello finanziario già realizzato nei mesi scorsi, potrebbero essere un segno della credibilità di quel piano e della non irrealistica previsione di una sua realizzazione nel breve termine. Certo, tutto questo deve poi essere vagliato alla luce di un interesse del club a non deprimere investimenti già programamti sul piano spostivo, che rimangono il tramite necessario per azionare definitivamente la leva dei ricavi. Vediamo cosa decideranno di fare Singer e Gazidis, e le carte che hanno effettivamente in mano. :)

fammi capire bene, quindi è un pareggio del bilancio triennale. però rispetto a roma e inter abbiamo un pro e due contro. il pro è che non ci sono i paletti intermedi, i contro è che qui deve essere un pareggio puro senza la possibilità di fare -30 e che è già stata stabilita una sanzione pesante (esclusione dalle coppe). poi vabbè la limitazione della rosa solo numerica (senza esclusione dei nuovi acquisti come l'inter). tutto giusto quello che ho capito? quindi per fare un esempio pratico e semplicistico, questa estate potremmo investire teoricamente anche 500 milioni di euro, comprare 8 giocatori da 60 milioni max 25enni e poi rientrare di tutto vendendoli (magari a qualcosa in più) entro due anni?

ps. la mancanza dei paletti intermedi è veramente una svolta clamorosamente positiva (sempre che abbia capito bene)
 

Giek

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fammi capire bene, quindi è un pareggio del bilancio triennale. però rispetto a roma e inter abbiamo un pro e due contro. il pro è che non ci sono i paletti intermedi, i contro è che qui deve essere un pareggio puro senza la possibilità di fare -30 e che è già stata stabilita una sanzione pesante (esclusione dalle coppe). poi vabbè la limitazione della rosa solo numerica (senza esclusione dei nuovi acquisti come l'inter). tutto giusto quello che ho capito? quindi per fare un esempio pratico e semplicistico, questa estate potremmo investire teoricamente anche 500 milioni di euro, comprare 8 giocatori da 60 milioni max 25enni e poi rientrare di tutto vendendoli (magari a qualcosa in più) entro due anni?

ps. la mancanza dei paletti intermedi è veramente una svolta clamorosamente positiva (sempre che abbia capito bene)
Fare -30 MLN complessivi sul triennio da 2018/2019 a 2020/2021 non mi pare una passeggiata di salute... Siceramente le ipotesi sono due: Napoli o PSG. Stretta su stipendi, acquisti di giocatori non affermati per poi rivenderli o aggiramento FPF stile PSG
 
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