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Tuttosport in edicola: una falla al centro, un Milan che si è scoperto indifeso. Dopo le prime tre vittorie, convincenti, una delle poche criticità sollevate, osservando le prestazioni dei rossoneri, era: come reagirà la fase difensiva quando troverà un avversario che l’attaccherà in maniera più incisiva? Era emerso un dubbio, già alla prima giornata contro il Bologna, comunque tenuto a zero gol, sull’equilibrio di una squadra studiata a tavolino e proiettata per guardare sempre in avanti, ma forse in un modo fin troppo spregiudicato. Contro l’Inter è arrivata la risposta, fragorosa: con questo sistema, dietro si balla. Molto. Anche perché per giocare così, dunque con due terzini portati ad avanzare e accentrarsi in fase di possesso, due mezzali pronte a inserirsi e tre attaccanti tendenzialmente “preoccupati” solo di offendere, i difensori centrali rimangono esposti a moltissimi due contro due. E non sempre si hanno a disposizione Nesta, Maldini o Thiago Silva. Anche difensori di grande caratura hanno sofferto le pene dell’inferno in squadre votate solo ad attaccare, basti ricordare Samuel, un muro con Roma e Inter, e costretto a diverse figuracce nel Real dei Galacticos.
Non ce ne vogliano i difensori del reparto arretrato di Pioli, ma che qualcosa mancasse lo si era già capito la scorsa stagione e la società, nonostante un mercato pirotecnico, ha deciso di non intervenire, se non con un ritocco finale inserendo il 2002 argentino Pellegrino. Nell’estate 2022 Maldini e Massara avevano identificato una lacuna in difesa e avevano provato a prendere l’olandese Botman, finito poi al Newcastle per 37 milioni. Dopodiché si era deciso di riservare il grosso del budget su De Ketelaere e in difesa era arrivato il giovane Thiaw a completare un reparto che, comunque, aveva appena vinto lo scudetto. Solo che nell’annata 2022-23, sia Kalulu sia Tomori non hanno continuato la crescita che tutti si aspettavano, in particolare il francese. L’inglese, invece, ha alternato ottime gare a distrazioni letali, un po’ come accaduto a Roma il primo settembre, quando ha rimediato un secondo giallo evitabile che l’ha poi costretto a saltare il derby. Kjaer, nonostante alcune buone prove, non è più tornato il difensore pre infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro (1 dicembre 2021), mentre Gabbia è rimasto un’alternativa, oggi al Villarreal. Solo Thiaw ha portato sorrisi, convincendo il club a dargli fiducia come nuovo titolare, ma il tedesco già in alcune gare della scorsa stagione aveva dimostrato di essere acerbo contro determinati avversari. Come detto, in estate si è deciso di non intervenire dietro: c’è stato un sondaggio con N’Dicka, svincolato, finito poi alla Roma, e solo ragionamenti su altri giovani come Estevé (Montpellier) e Omobamidele (Norwich), prima di prendere Pellegrino. Il Milan è ora atteso da tre mesi intensi e non si potrà ovviamente intervenire col mercato, dovrà quindi essere bravo Pioli a trovare la formula giusta, sia per rialzare il rendimento dei singoli, ma anche per registrare i movimenti del resto della squadra per far sì che i centrali non restino troppo... indifesi.
Non ce ne vogliano i difensori del reparto arretrato di Pioli, ma che qualcosa mancasse lo si era già capito la scorsa stagione e la società, nonostante un mercato pirotecnico, ha deciso di non intervenire, se non con un ritocco finale inserendo il 2002 argentino Pellegrino. Nell’estate 2022 Maldini e Massara avevano identificato una lacuna in difesa e avevano provato a prendere l’olandese Botman, finito poi al Newcastle per 37 milioni. Dopodiché si era deciso di riservare il grosso del budget su De Ketelaere e in difesa era arrivato il giovane Thiaw a completare un reparto che, comunque, aveva appena vinto lo scudetto. Solo che nell’annata 2022-23, sia Kalulu sia Tomori non hanno continuato la crescita che tutti si aspettavano, in particolare il francese. L’inglese, invece, ha alternato ottime gare a distrazioni letali, un po’ come accaduto a Roma il primo settembre, quando ha rimediato un secondo giallo evitabile che l’ha poi costretto a saltare il derby. Kjaer, nonostante alcune buone prove, non è più tornato il difensore pre infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro (1 dicembre 2021), mentre Gabbia è rimasto un’alternativa, oggi al Villarreal. Solo Thiaw ha portato sorrisi, convincendo il club a dargli fiducia come nuovo titolare, ma il tedesco già in alcune gare della scorsa stagione aveva dimostrato di essere acerbo contro determinati avversari. Come detto, in estate si è deciso di non intervenire dietro: c’è stato un sondaggio con N’Dicka, svincolato, finito poi alla Roma, e solo ragionamenti su altri giovani come Estevé (Montpellier) e Omobamidele (Norwich), prima di prendere Pellegrino. Il Milan è ora atteso da tre mesi intensi e non si potrà ovviamente intervenire col mercato, dovrà quindi essere bravo Pioli a trovare la formula giusta, sia per rialzare il rendimento dei singoli, ma anche per registrare i movimenti del resto della squadra per far sì che i centrali non restino troppo... indifesi.