Milan: pazza idea Rangnick. Allenatore e manager per il 2020.

7AlePato7

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Come riportato da calciomercato.com, nelle scrivanie del fondo Elliott è custodito il curriculum di Rangnick, attuale responsabile dell'area sport della galassia Redbull: quindi, Lipsia e Salisburgo. Rangnick, considerato un genio in Germania, è uno che decide tutto: dagli acquisti alla filosofia di gioco alla comunicazione. E' un profilo che stuzzica molto Gordon Singer e Gazidis, in particolare per il progetto Atalanta che l'AD vorrebbe portare a Milanello. Anche se l'ipotesi al momento è difficile. Rangnick, se l'idea dovesse andare in porto, potrebbe diventare allenatore e manager del Milan a partire dalla prossima stagione 2020. L'arrivo di Rangnick avrebbe un impatto fortissimo sul mondo Milan, e di fatto commissarierebbe Maldini e Boban. Per il momento si tratta di un'idea. Bisogna attendere per vedere se accadrà qualcosa di concreto.

Rangnick era finito anche nel mirino dello United. Poi la trattativa è naufragata per il timore delle troppe deleghe che il manager avrebbe potuto chiedere.
Il progetto Atalanta, ditemi che è un incubo vi prego :facepalm:
Idiott e Saitama, le rovine del Milan.
 

Lineker10

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Rangnick è tutt'altro che un esordiente.
In carriera ha fatto benissimo. Fece quasi vincere la Bundesliga all'hoffenheim neopromosso.

Ed è davvero un "visionario" del calcio moderno, sia quando si parla di campo che di allenamento. Non a caso è molto vicino a Klopp.

Tuttavia, non mi risulta che voglia tornare ad allenare. E se lo dovesse fare non credo venga a farlo in Italia.

Tuttavia questi sono i nomi che si devono cercare, nomi nuovi, che possono dare un'impronta, con la testa aperta all'innovazione,visto che siamo il club europeo più indietro di tutti sotto tutti i punti di vista.

Assolutamente. A livello dirigenziale Rangnick è il personaggio emergente del calcio mondiale, artefice della scalata al grande calcio della Red Bull (unica proprietà della storia ad avere due squadre in Champions, non bazzecole).

Tuttavia è un dirigente del calcio tedesco e continentale in generale. L'Italia è ambiente ben diverso.

In generale sono d'accordo con la tua affermazione. Per evitare di sparire dal calcio e finire in serie D dovremo trovare idee innovative e guadagnare sulla concorrenza, che sia a livello di calcio giovanile, di scouting, di tecniche di allenamento, di tattica. Per cui dovremo prima o poi affidarci a persone che questa innovazione siano in grado davvero di farla.

A Lipsia hanno affidato la dirigenza sportiva a Rangnick con in panchina Nagelsmann, ovvero il nuovo che avanza a tutti i livelli.

Ritengo questi nomi fantasiosi e poco adatti al nostro ambiente ma è sicuro che prima o poi dovremo affidarci a profili simili.
 

7AlePato7

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Se ad una riunione un dirigente del Milan anche solo nomina il “progetto Atalanta” andrebbe cacciato via dalla finestra. Che cosa assurda. L’unico progetto che dovremmo avere stampato in fronte è il “progetto vecchio Milan” che è il migliore al mondo insieme a quello di Real, Barça, Bayern e Manchester United.

E non è che ci voglia molto (a parte la volontà): prendi un allenatore top, gli compri chi vuole ed in 2/3 anni sei a giocarti la Champions
Mi pare abbia varato il progetto Serie B. Per me potrebbero riuscirci, ci si stanno impegnando. Continuiamo a perdere, ma la stampa pontifica Pioli per i metodi basati su app e tablet. Dopo Milan Lab, dobbiamo sorbirci pure le app. E intanto si continua a perdere.
 

Lineker10

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Il nome è interessantissimo.

Basta vedere cosa sta facendo.
Oltre al Salisburgo che ha fatto vedere i sorci verdi a Liverpool e Napoli nelle ultime stagioni e che gioca il calcio più spettacolare d'Europa, con talenti grezzi purissimi com Haland e Szobozlai scoperti dal nulla, se guardiamo in Germania in testa c'è il Glagbach di Marco Rose (il mio primo nome per il Milan la scorsa estate), creatura di Rangnick.
Al secondo posto c'è il Lipsia creato dal nulla da Rangnick.

Insomma, questo sa solo creare realtà vincenti.

Nel calcio tedesco però. Il sistema italiano lo conosciamo ragazzi. Non parliamo poi del manicomio che è il Milan oggi.

Sicuramente prima o poi ci troveremo costretti a fare scelte rischiose, sia di player trading che tecniche. Basta leggere il bilancio per capire che stiamo andando a picco. Penso proprio che Elliott non tolleri più dover ripianare per 140 milioni con i ricavi pure in calo.

A giugno se le cose staranno così verranno prese decisioni drastiche (le cessioni di Romagnoli e Donnarumma in primis) e ci vorranno scelte coraggiose anche sui nomi a cui affidare il Milan, in dirigenza e in panchina. Affidarci a stranieri non è sbagliato di per sè, anzi, visto che le squadre italiane e la nazionale stanno facendo pena da dieci anni direi che qualcosa da imparare l'avremmo. Scegliere i profili giusti sarà complicatissimo.

Ovviamente per noi tifosi sarà uno shock.
 
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Assolutamente. A livello dirigenziale Rangnick è il personaggio emergente del calcio mondiale, artefice della scalata al grande calcio della Red Bull (unica proprietà della storia ad avere due squadre in Champions, non bazzecole).

Tuttavia è un dirigente del calcio tedesco e continentale in generale. L'Italia è ambiente ben diverso.

In generale sono d'accordo con la tua affermazione. Per evitare di sparire dal calcio e finire in serie D dovremo trovare idee innovative e guadagnare sulla concorrenza, che sia a livello di calcio giovanile, di scouting, di tecniche di allenamento, di tattica. Per cui dovremo prima o poi affidarci a persone che questa innovazione siano in grado davvero di farla.

A Lipsia hanno affidato la dirigenza sportiva a Rangnick con in panchina Nagelsmann, ovvero il nuovo che avanza a tutti i livelli.

Ritengo questi nomi fantasiosi e poco adatti al nostro ambiente ma è sicuro che prima o poi dovremo affidarci a profili simili.

Applausi.

Qua non si comprende che non si esce dal buco con Mourinho, Ibrahimovic e Modric facendo diventare il buco una voragine.

Servono idee, scelte coraggiose e giuste.

Che Rangnick quella giusta non é assolutamente una certezza.

Ma la via deve essere quella. Deve essere quella di prendere giocatori che valgono piú di quanto li paghi, che crescano e facciano crescere la squadra.

Non c’é un’alternativa a questo.

Cosa che non vuol dire che non devi avere profili di esperienza in squadra (vedi Schone e Tadic nell’Ajax). Ma il core del progetto é nei giocatori che “scopri” che prendi come ignoti e diventano ottimi giocatori, che prendi come grandi promesse e diventano campioni.

L’errore non é nella metodologia, é nelle scelte e su come si traducono sul campo.
 
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Nel calcio tedesco però. Il sistema italiano lo conosciamo ragazzi. Non parliamo poi del manicomio che è il Milan oggi.

Sicuramente prima o poi ci troveremo costretti a fare scelte rischiose, sia di player trading che tecniche. Basta leggere il bilancio per capire che stiamo andando a picco. Penso proprio che Elliott non tolleri più dover ripianare per 140 milioni con i ricavi pure in calo.

A giugno se le cose staranno così verranno prese decisioni drastiche (le cessioni di Romagnoli e Donnarumma in primis) e ci vorranno scelte coraggiose anche sui nomi a cui affidare il Milan, in dirigenza e in panchina. Affidarci a stranieri non è sbagliato di per sè, anzi, visto che le squadre italiane e la nazionale stanno facendo pena da dieci anni direi che qualcosa da imparare l'avremmo. Scegliere i profili giusti sarà complicatissimo.

Ovviamente per noi tifosi sarà uno shock.

Hai ragione. Nel calcio tedesco.

Ma come dici tu, siamo sull’orlo dell’abbisso, come situazione economica ancora di piú che dal lato tecnico, il che eé tutto dire.

Serviranno, come dici tu, scelte difficile, coraggiose e competenti.

Paradossalmente dovremmo ricostruire e incassare contemporaneamente un centinaio di milioni dal mercato per iniziare.
E servirá il sostegno dei tifosi.

Come dici tu, sará uno Schock
 

Giangy

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Come riportato da calciomercato.com, nelle scrivanie del fondo Elliott è custodito il curriculum di Rangnick, attuale responsabile dell'area sport della galassia Redbull: quindi, Lipsia e Salisburgo. Rangnick, considerato un genio in Germania, è uno che decide tutto: dagli acquisti alla filosofia di gioco alla comunicazione. E' un profilo che stuzzica molto Gordon Singer e Gazidis, in particolare per il progetto Atalanta che l'AD vorrebbe portare a Milanello. Anche se l'ipotesi al momento è difficile. Rangnick, se l'idea dovesse andare in porto, potrebbe diventare allenatore e manager del Milan a partire dalla prossima stagione 2020. L'arrivo di Rangnick avrebbe un impatto fortissimo sul mondo Milan, e di fatto commissarierebbe Maldini e Boban. Per il momento si tratta di un'idea. Bisogna attendere per vedere se accadrà qualcosa di concreto.

Rangnick era finito anche nel mirino dello United. Poi la trattativa è naufragata per il timore delle troppe deleghe che il manager avrebbe potuto chiedere.

Il progetto Atalanta, sarebbe una mazzata colossale!
 
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Ci vogliono Atalantizzare....

Che brutta fine per il mio vecchio e glorioso Milan. :facepalm:
 

Goro

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Ci vogliono Atalantizzare....

Che brutta fine per il mio vecchio e glorioso Milan. :facepalm:

L'Atalanta e le altre pagherebbero oro per avere lo stesso bacino di tifosi più tutto l'indotto in generale, e noi facciamo l'opposto :facepalm: come si fa a non pensare alla malafede...
 
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