Milan: passo indietro e allarme. Strada lunga, ancora.

Gunnar67

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It's a long way to Tipperary... E intanto 100 milioni buttati nel wc per illustri sconosciuti, mezze tacche, scarti etc... Cari tifosotti, sono tempi duri.
 

danjr

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CorSera in edicola: Tre partite, tre sconfitte. Il Milan torna dalla tournée americana con un peso sull’anima. Pioli sparge ottimismo, come è giusto che sia in questo momento della stagione: «Il bilancio è positivo». Ma il campionato si avvicina e un pizzico di allarme è motivato. L’ultima sconfitta contro il Barcellona, provocata da una magia di Ansu Fati, uno dei tanti prodotti della cantera catalana, è coincisa con un deciso passo indietro. Il Milan ha fatto fatica: difesa distratta e attacco sterile, manovra macchinosa e troppi palloni persi. Anche molti singoli hanno fallito: Tomori ha ballato e ormai non è più una novità, Theo Hernandez non è riuscito a innescare il turbo e al contrario è andato in affanno contro l’agile Raphinha, Pulisic non ha mai saltato l’uomo. Sprazzi di Leao a cui però manca il gol e buone indicazioni da Reijnders, che ha brillato in mezzo al campo.

Pioli non può lamentarsi, rispetto ai suoi colleghi. Il Milan ha lavorato tanto sul mercato e lo ha fatto nei tempi giusti. Però l’assemblaggio non è semplice. Otto nuovi giocatori da inserire sono tanti. Il Milan intende cambiare pelle, diventare più europeo, quindi più fisico e più verticale. Una rivoluzione intrigante, che ha bisogno dei suoi tempi. Ma nel calcio il tempo è spesso il peggior nemico. Dal guizzante Brahim Diaz ai più strutturati Reijnders e Loftus-Cheek, in attesa di Musah, il salto è bello grosso. Da qui all’esordio a Bologna, la prima partita ufficiale della stagione, il 21 agosto, mancano meno di tre settimane e Pioli, una volta rientrato a Milanello, ha molte questioni da mettere a punto. La difesa, per esempio, non è stata toccata sul mercato ma sino adesso è sempre stata in difficoltà, tanto da subire 6 gol in tre partite. E l’attacco non brilla: quattro gol nelle medesime tre partite, ma uno solo su azione, gli altri su palla inattiva. Servono più coraggio e freddezza negli ultimi sedici metri. Soprattutto il coraggio di voler determinare nei duelli, negli uno contro uno che devono diventare il marchio di fabbrica del nuovo Diavolo. Leao senza l’ansia del contratto, deve diventare lo spacca difese rossonero ma Pulisic e Chukwueze dovranno sostenerlo. Okafor è lesto nel dribbling anche se, per il momento, sembra destinato al ruolo di vice Giroud. Insomma, c’è da lavorare. Le sconfitte non devono agitare il popolo rossonero, ma spronare la squadra a trovare la condizio- ne e gli equilibri necessari. Il Milan è intrigante, ma ancora tutto da scoprire.
Siamo una squadra costruita davvero male secondo me
 
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Siamo una squadra costruita davvero male secondo me

Ma se siamo gli stessi dello scorso anno, più altri giocatori sulla carta meglio dei precedenti.

Quindi peggio non possiamo sicuramente essere!

eppure non leggevo un continuo "eh squadra costruita male!"

Comprendo che magari molti avrebbero gestito i soldi diversamente, ci sta sono opinioni.

Ma secondo me il 99% dei giudizi sono dovuti alla ferita di Maldini e Tonali.

Poi magari mi sbaglio.
 

danjr

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Si preoccupassero di chi non ha fatto mercato o di chi è senza portiere e prima punta. Ridicoli.
L’Inter sta andando alla grande anche con stankovic, le amichevoli, per quel che contano, dicono che noi non abbiamo fatto passi avanti nel gioco, con risultati sempre pessimi
 
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CorSera in edicola: Tre partite, tre sconfitte. Il Milan torna dalla tournée americana con un peso sull’anima. Pioli sparge ottimismo, come è giusto che sia in questo momento della stagione: «Il bilancio è positivo». Ma il campionato si avvicina e un pizzico di allarme è motivato. L’ultima sconfitta contro il Barcellona, provocata da una magia di Ansu Fati, uno dei tanti prodotti della cantera catalana, è coincisa con un deciso passo indietro. Il Milan ha fatto fatica: difesa distratta e attacco sterile, manovra macchinosa e troppi palloni persi. Anche molti singoli hanno fallito: Tomori ha ballato e ormai non è più una novità, Theo Hernandez non è riuscito a innescare il turbo e al contrario è andato in affanno contro l’agile Raphinha, Pulisic non ha mai saltato l’uomo. Sprazzi di Leao a cui però manca il gol e buone indicazioni da Reijnders, che ha brillato in mezzo al campo.

Pioli non può lamentarsi, rispetto ai suoi colleghi. Il Milan ha lavorato tanto sul mercato e lo ha fatto nei tempi giusti. Però l’assemblaggio non è semplice. Otto nuovi giocatori da inserire sono tanti. Il Milan intende cambiare pelle, diventare più europeo, quindi più fisico e più verticale. Una rivoluzione intrigante, che ha bisogno dei suoi tempi. Ma nel calcio il tempo è spesso il peggior nemico. Dal guizzante Brahim Diaz ai più strutturati Reijnders e Loftus-Cheek, in attesa di Musah, il salto è bello grosso. Da qui all’esordio a Bologna, la prima partita ufficiale della stagione, il 21 agosto, mancano meno di tre settimane e Pioli, una volta rientrato a Milanello, ha molte questioni da mettere a punto. La difesa, per esempio, non è stata toccata sul mercato ma sino adesso è sempre stata in difficoltà, tanto da subire 6 gol in tre partite. E l’attacco non brilla: quattro gol nelle medesime tre partite, ma uno solo su azione, gli altri su palla inattiva. Servono più coraggio e freddezza negli ultimi sedici metri. Soprattutto il coraggio di voler determinare nei duelli, negli uno contro uno che devono diventare il marchio di fabbrica del nuovo Diavolo. Leao senza l’ansia del contratto, deve diventare lo spacca difese rossonero ma Pulisic e Chukwueze dovranno sostenerlo. Okafor è lesto nel dribbling anche se, per il momento, sembra destinato al ruolo di vice Giroud. Insomma, c’è da lavorare. Le sconfitte non devono agitare il popolo rossonero, ma spronare la squadra a trovare la condizio- ne e gli equilibri necessari. Il Milan è intrigante, ma ancora tutto da scoprire.
abbiamo cambiato tanto ma la mentalità ed il gioco stitico non sono cambiati, se pure i giocatori nel dopo partita spiegano che in questa partita bisognava abbassarsi di più, allora cosa vogliamo? È una squadra senza manico ed in autogestione
 

Tell93

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It's a long way to Tipperary... E intanto 100 milioni buttati nel wc per illustri sconosciuti, mezze tacche, scarti etc... Cari tifosotti, sono tempi duri.
Tutto questo con il campionato che deve ancora iniziare e con metà dei nuovi acquisti che deve ancora mettere piede in campo :confused:
 

Djici

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L’Inter sta andando alla grande anche con stankovic, le amichevoli, per quel che contano, dicono che noi non abbiamo fatto passi avanti nel gioco, con risultati sempre pessimi
I primi 2 gol della Juve contro il Real sono bellissime azioni come ne vediamo veramente troppo poche da noi. Tanti passagi velocissimi, spesso di prima per isolare il compagno.
 
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Preoccupato ZERO per i risultati.
Preoccupato ZERO per i goal non fatti, vedremo quando schiereremo il tridente titolare leao Okafor chukwueze.

Preoccuato un po’ per il centrocampo, mi sembra palese manchi una figura ad incastro con rejnders e loftus che ci faccia fare quadrato li in mezzo. Non so se potrà essere musah. In aggiunta all’americano manca uno qualitativo vertice basso mi sa.

Molto preoccupato per i terzini destri. Calabria e Florenzi inadeguati ad esser titolari. Metterà kalulu dietro chukwueze che torna poco, sarà scontato dopo qualche partita. A quel punto pero mancherà un centrale affidabile dopo la coppia titolare però.

Insomma mancano 2 pedine, un vertice basso a metà campo e un difensore (o terzino o centrale se KALULU considerato terzino dx titolare)

Speriamo di riuscire a prenderle grazie alle uscite di tutti i vari esuberi a partire da metà agosto.
 

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