Come riportato dalla GDS in edicola, il Milan è passato in un anno dal flop al top. La squadra rossonera ad oggi ha la media punti più alta in Europa: 2,5. Seguono Bayern a 2,4, Real Sociedad e Tottenham con 2,1 punti. Come già riportato, i 23 punti sono la miglior partenza di sempre nella storia rossonera. La squadra ora sa camminare anche senza Ibrahimovic, che comunque vuole tornare presto in campo. Protagonista principale non è più solo lo svedese. La lista si è allungata. Da Kessie a Calabria passando per Saele e tanti altri.
Altri ricorsi storici col 2011 QUI -) https://www.milanworld.net/milan-e-inter-prima-e-seconda-non-accadeva-dal-2011-a-vt97004.html
Sarà sempre più difficile confermarsi.
Adesso comincia la parte difficile, dopo questo exploit la squadra deve cominciare a pensare in grande, sapersi autogestire e riprendersi velocemente quando le immancabili battute d'arresto capiteranno.
Varie cose dovranno verificarsi per concretizzare i sogni.
Anzitutto è necessario che la (non-)proprietà alimenti a dovere il mercato per colmare le lacune e prendere opportuni rinforzi. A volte sembriamo in sovranumero in alcuni ruoli e terribilmente deficitari in altri. Sarebbe un delitto non intervenire. Proprio adesso.
Inoltre, è assolutamente necessario dare opportuno riposo a Kjaer, Kessie, Bennacer e Theo. A parte Ibrahimovic, che ormai è un alieno conclamato, questi quattro sono la spina dorsale della squadra, dai quali non si può prescindere.
Tonali speranzosamente potrebbe essere il factotum che entra in rotazione con i due del centrocampo, assicurando la coperturta necessaria. Krunic, che insieme a Romagnoli per ora sembra l'unico non cresciuto con il Milan Zlataniano, va ceduto e rimpiazzato con mediano opportuno.
Sul ruolo di 3/4ista e del turco non mi pronuncio perché non sarei obiettivo. Diaz credo sia non solo utile, ma fondamentale: il piccoletto che potrebbe imparare a giocare un po' su tutto il fronte d'attacco, il guastatore, il grimaldello per quando vuoi sparigliare il gioco.
Saele potrebbe rappresentare, insieme ad Hauge, una buona scommessa là davanti. E anche Calabria sembra poter interpretare con profitto il ruolo, ma sappiamo che è soggetto a fragilità fisiche e potrebbe mancare durante il campionato.
Servono tre acquisti, come al solito stancamente ricordato tutte le volte: un difensore, un centrocampista e un attaccante/esterno.
Così si costruiscono le squadre forti.