Milan: marcia trionfale. Leao show. Supremazia disarmante.

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GDS: E' magico Milan. Una marcia trionfale. Pioli vince anche all'Olimpico e si porta in testa a nove punti dopo tre partite. Segna subito Giroud. Poi il raddoppio capolavoro di Leao. Alla Roma non basta Lukaku. La supremazia dei rossoneri nel primo tempo è stata totale e quasi disarmante. Loftus, che si è procurato il rigore, è stato il migliore. Tomori, espulso, l'unico a regalare un'esile speranza alla Roma. Il Milan vola. La Roma è già a meno otto.

Leao show. Prima magia per il portoghese che è sempre più leader in campo e fuori. Sta diventando un giocatore a tutto campo, come gli chiede Pioli

CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

Tuttosport: terza partita e terza vittoria, il Milan lancia il guanto di sfida al campionato andando alla pausa Nazionali da capolista, in attesa di Inter e Napoli. Secondo successo fuori casa, 2-1 come a Bologna. Tre punti dal peso specifico maggiore rispetto a quelli del debutto, perché in trasferta con la Roma, squadra potenzialmente avversaria nella lotta al tricolore. Un potenzialmente che indica l'attuale momento dei giallorossi, che hanno finora colto un misero punto. Le cause? Le più disparate, tra momenti dei singoli (non si possono concedere Dybala, out, e Pellegrini, in panchina) e un mercato che ha portato in ritardo gli uomini a Mourinho. L'ultimo acquisto, il più prestigioso, quello di Lukaku, esaltato alla presentazione prima del match e buttato in campo per disperazione, con gli avversari in dieci per il doppio giallo a Tomori. Il belga si è sbattuto, ma deve trovare la forma migliore. E non solo lui. Al contrario, il mercato ragionato del Milan ha consegnato a Pioli gli uomini in tempo per inserirli nel gruppo e i risultati si vedono, al di là dei successi. Una squadra compatta, sicura, con movimenti in sincronia e colpi di genio dei singoli, come la prima rete in campionato di Leao. Ma anche controproducenti colpi di testa, come il modo banale in cui Tomori ha costruito l'espulsione che ha creato potenziali grattacapi nel finale e tolto al tecnico un elemento importante nel derby alla ripresa del campionato. Comunque, se l'urna non è stata generosa con i rossoneri, Psg, Dortmund e Newcastle dovranno fare loro molta attenzione nella fase a girone di Champions League

CorSport: diavolo Leao meravigliao. Roma ai box. In parità numerica dominio assoluto del Milan: subito rigore di Giroud, magia di Rafa a inizio ripresa Spinazzola accorcia solo dopo il rosso a Tomori. Il Milan è una grande realtà del campionato e non sbaglia un colpo, pur avendo inserito soltanto tre giocatori nuovi - quelli forti e giusti - in un meccanismo oliato. Dopo tre giornate di campionato gli otto punti di differenza in classifica fotografano la verità. E il punteggio non deve ingannare perché la partita si è accesa solo dopo la sciocca espulsione di Tomori. Il gol dell’1-2, un tiro di Spinazzola deviato da Kalulu, è arrivato al minuto 92. Per 75-80 minuti non c'è stata storia. La mossa ormai abituale di Pioli, portare Calabria e a volte Theo dentro al campo per favorire l’uscita dalla difesa e l’uno contro uno di Pulisic e Leao sui lati, continua a funzionare bene. Il 4-3-3 è solo sulla carta.

Repubblica: il Milan scappa. Roma piegata da Giroud e Lukaku. Per 80 minuti la partita non era praticamente esistita. Forse una distanza così netta, così percet- tibile tra le due squadre all’Olimpico, alleviata solo dal gol di Spinazzola del 1-2 nel recupero, non si materializzava da una trentina d’anni. Viene in mente il 4-0 del febbraio 1990, con Marco Van Basten dominatore allo stadio Flaminio causa lavori per i Mondiali all’Olimpico. Poi l’abisso tecnico tra Pioli e Mourinho s’è improvvisamente riequilibrato, e non può non entrarci l’espulsione di Tomori, per doppia ammonizione: fiscale, sì, ma indiscutibile regolamento alla mano, più o meno come il rigore del primo tempo. Decisamente più grave lasciarlo in campo nonostante segnali evidenti suggerissero il contrario.
 

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CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

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CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

Tuttosport: terza partita e terza vittoria, il Milan lancia il guanto di sfida al campionato andando alla pausa Nazionali da capolista, in attesa di Inter e Napoli. Secondo successo fuori casa, 2-1 come a Bologna. Tre punti dal peso specifico maggiore rispetto a quelli del debutto, perché in trasferta con la Roma, squadra potenzialmente avversaria nella lotta al tricolore. Un potenzialmente che indica l'attuale momento dei giallorossi, che hanno finora colto un misero punto. Le cause? Le più disparate, tra momenti dei singoli (non si possono concedere Dybala, out, e Pellegrini, in panchina) e un mercato che ha portato in ritardo gli uomini a Mourinho. L'ultimo acquisto, il più prestigioso, quello di Lukaku, esaltato alla presentazione prima del match e buttato in campo per disperazione, con gli avversari in dieci per il doppio giallo a Tomori. Il belga si è sbattuto, ma deve trovare la forma migliore. E non solo lui. Al contrario, il mercato ragionato del Milan ha consegnato a Pioli gli uomini in tempo per inserirli nel gruppo e i risultati si vedono, al di là dei successi. Una squadra compatta, sicura, con movimenti in sincronia e colpi di genio dei singoli, come la prima rete in campionato di Leao. Ma anche controproducenti colpi di testa, come il modo banale in cui Tomori ha costruito l'espulsione che ha creato potenziali grattacapi nel finale e tolto al tecnico un elemento importante nel derby alla ripresa del campionato. Comunque, se l'urna non è stata generosa con i rossoneri, Psg, Dortmund e Newcastle dovranno fare loro molta attenzione nella fase a girone di Champions League

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CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

Tuttosport: terza partita e terza vittoria, il Milan lancia il guanto di sfida al campionato andando alla pausa Nazionali da capolista, in attesa di Inter e Napoli. Secondo successo fuori casa, 2-1 come a Bologna. Tre punti dal peso specifico maggiore rispetto a quelli del debutto, perché in trasferta con la Roma, squadra potenzialmente avversaria nella lotta al tricolore. Un potenzialmente che indica l'attuale momento dei giallorossi, che hanno finora colto un misero punto. Le cause? Le più disparate, tra momenti dei singoli (non si possono concedere Dybala, out, e Pellegrini, in panchina) e un mercato che ha portato in ritardo gli uomini a Mourinho. L'ultimo acquisto, il più prestigioso, quello di Lukaku, esaltato alla presentazione prima del match e buttato in campo per disperazione, con gli avversari in dieci per il doppio giallo a Tomori. Il belga si è sbattuto, ma deve trovare la forma migliore. E non solo lui. Al contrario, il mercato ragionato del Milan ha consegnato a Pioli gli uomini in tempo per inserirli nel gruppo e i risultati si vedono, al di là dei successi. Una squadra compatta, sicura, con movimenti in sincronia e colpi di genio dei singoli, come la prima rete in campionato di Leao. Ma anche controproducenti colpi di testa, come il modo banale in cui Tomori ha costruito l'espulsione che ha creato potenziali grattacapi nel finale e tolto al tecnico un elemento importante nel derby alla ripresa del campionato. Comunque, se l'urna non è stata generosa con i rossoneri, Psg, Dortmund e Newcastle dovranno fare loro molta attenzione nella fase a girone di Champions League

CorSport: diavolo Leao meravigliao. Roma ai box. In parità numerica dominio assoluto del Milan: subito rigore di Giroud, magia di Rafa a inizio ripresa Spinazzola accorcia solo dopo il rosso a Tomori. Il Milan è una grande realtà del campionato e non sbaglia un colpo, pur avendo inserito soltanto tre giocatori nuovi - quelli forti e giusti - in un meccanismo oliato. Dopo tre giornate di campionato gli otto punti di differenza in classifica fotografano la verità. E il punteggio non deve ingannare perché la partita si è accesa solo dopo la sciocca espulsione di Tomori. Il gol dell’1-2, un tiro di Spinazzola deviato da Kalulu, è arrivato al minuto 92. Per 75-80 minuti non c'è stata storia. La mossa ormai abituale di Pioli, portare Calabria e a volte Theo dentro al campo per favorire l’uscita dalla difesa e l’uno contro uno di Pulisic e Leao sui lati, continua a funzionare bene. Il 4-3-3 è solo sulla carta.

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Leao show. Prima magia per il portoghese che è sempre più leader in campo e fuori. Sta diventando un giocatore a tutto campo, come gli chiede Pioli

CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

Tuttosport: terza partita e terza vittoria, il Milan lancia il guanto di sfida al campionato andando alla pausa Nazionali da capolista, in attesa di Inter e Napoli. Secondo successo fuori casa, 2-1 come a Bologna. Tre punti dal peso specifico maggiore rispetto a quelli del debutto, perché in trasferta con la Roma, squadra potenzialmente avversaria nella lotta al tricolore. Un potenzialmente che indica l'attuale momento dei giallorossi, che hanno finora colto un misero punto. Le cause? Le più disparate, tra momenti dei singoli (non si possono concedere Dybala, out, e Pellegrini, in panchina) e un mercato che ha portato in ritardo gli uomini a Mourinho. L'ultimo acquisto, il più prestigioso, quello di Lukaku, esaltato alla presentazione prima del match e buttato in campo per disperazione, con gli avversari in dieci per il doppio giallo a Tomori. Il belga si è sbattuto, ma deve trovare la forma migliore. E non solo lui. Al contrario, il mercato ragionato del Milan ha consegnato a Pioli gli uomini in tempo per inserirli nel gruppo e i risultati si vedono, al di là dei successi. Una squadra compatta, sicura, con movimenti in sincronia e colpi di genio dei singoli, come la prima rete in campionato di Leao. Ma anche controproducenti colpi di testa, come il modo banale in cui Tomori ha costruito l'espulsione che ha creato potenziali grattacapi nel finale e tolto al tecnico un elemento importante nel derby alla ripresa del campionato. Comunque, se l'urna non è stata generosa con i rossoneri, Psg, Dortmund e Newcastle dovranno fare loro molta attenzione nella fase a girone di Champions League

CorSport: diavolo Leao meravigliao. Roma ai box. In parità numerica dominio assoluto del Milan: subito rigore di Giroud, magia di Rafa a inizio ripresa Spinazzola accorcia solo dopo il rosso a Tomori. Il Milan è una grande realtà del campionato e non sbaglia un colpo, pur avendo inserito soltanto tre giocatori nuovi - quelli forti e giusti - in un meccanismo oliato. Dopo tre giornate di campionato gli otto punti di differenza in classifica fotografano la verità. E il punteggio non deve ingannare perché la partita si è accesa solo dopo la sciocca espulsione di Tomori. Il gol dell’1-2, un tiro di Spinazzola deviato da Kalulu, è arrivato al minuto 92. Per 75-80 minuti non c'è stata storia. La mossa ormai abituale di Pioli, portare Calabria e a volte Theo dentro al campo per favorire l’uscita dalla difesa e l’uno contro uno di Pulisic e Leao sui lati, continua a funzionare bene. Il 4-3-3 è solo sulla carta.

Repubblica: il Milan scappa. Roma piegata da Giroud e Lukaku. Per 80 minuti la partita non era praticamente esistita. Forse una distanza così netta, così percet- tibile tra le due squadre all’Olimpico, alleviata solo dal gol di Spinazzola del 1-2 nel recupero, non si materializzava da una trentina d’anni. Viene in mente il 4-0 del febbraio 1990, con Marco Van Basten dominatore allo stadio Flaminio causa lavori per i Mondiali all’Olimpico. Poi l’abisso tecnico tra Pioli e Mourinho s’è improvvisamente riequilibrato, e non può non entrarci l’espulsione di Tomori, per doppia ammonizione: fiscale, sì, ma indiscutibile regolamento alla mano, più o meno come il rigore del primo tempo. Decisamente più grave lasciarlo in campo nonostante segnali evidenti suggerissero il contrario.

Repubblica: il Milan scappa. Roma piegata da Giroud e Lukaku. Per 80 minuti la partita non era praticamente esistita. Forse una distanza così netta, così percet- tibile tra le due squadre all’Olimpico, alleviata solo dal gol di Spinazzola del 1-2 nel recupero, non si materializzava da una trentina d’anni. Viene in mente il 4-0 del febbraio 1990, con Marco Van Basten dominatore allo stadio Flaminio causa lavori per i Mondiali all’Olimpico. Poi l’abisso tecnico tra Pioli e Mourinho s’è improvvisamente riequilibrato, e non può non entrarci l’espulsione di Tomori, per doppia ammonizione: fiscale, sì, ma indiscutibile regolamento alla mano, più o meno come il rigore del primo tempo. Decisamente più grave lasciarlo in campo nonostante segnali evidenti suggerissero il contrario.
 

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CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

Tuttosport: terza partita e terza vittoria, il Milan lancia il guanto di sfida al campionato andando alla pausa Nazionali da capolista, in attesa di Inter e Napoli. Secondo successo fuori casa, 2-1 come a Bologna. Tre punti dal peso specifico maggiore rispetto a quelli del debutto, perché in trasferta con la Roma, squadra potenzialmente avversaria nella lotta al tricolore. Un potenzialmente che indica l'attuale momento dei giallorossi, che hanno finora colto un misero punto. Le cause? Le più disparate, tra momenti dei singoli (non si possono concedere Dybala, out, e Pellegrini, in panchina) e un mercato che ha portato in ritardo gli uomini a Mourinho. L'ultimo acquisto, il più prestigioso, quello di Lukaku, esaltato alla presentazione prima del match e buttato in campo per disperazione, con gli avversari in dieci per il doppio giallo a Tomori. Il belga si è sbattuto, ma deve trovare la forma migliore. E non solo lui. Al contrario, il mercato ragionato del Milan ha consegnato a Pioli gli uomini in tempo per inserirli nel gruppo e i risultati si vedono, al di là dei successi. Una squadra compatta, sicura, con movimenti in sincronia e colpi di genio dei singoli, come la prima rete in campionato di Leao. Ma anche controproducenti colpi di testa, come il modo banale in cui Tomori ha costruito l'espulsione che ha creato potenziali grattacapi nel finale e tolto al tecnico un elemento importante nel derby alla ripresa del campionato. Comunque, se l'urna non è stata generosa con i rossoneri, Psg, Dortmund e Newcastle dovranno fare loro molta attenzione nella fase a girone di Champions League

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GDS: E' magico Milan. Una marcia trionfale. Pioli vince anche all'Olimpico e si porta in testa a nove punti dopo tre partite. Segna subito Giroud. Poi il raddoppio capolavoro di Leao. Alla Roma non basta Lukaku. La supremazia dei rossoneri nel primo tempo è stata totale e quasi disarmante. Loftus, che si è procurato il rigore, è stato il migliore. Tomori, espulso, l'unico a regalare un'esile speranza alla Roma. Il Milan vola. La Roma è già a meno otto.

Leao show. Prima magia per il portoghese che è sempre più leader in campo e fuori. Sta diventando un giocatore a tutto campo, come gli chiede Pioli

CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

Tuttosport: terza partita e terza vittoria, il Milan lancia il guanto di sfida al campionato andando alla pausa Nazionali da capolista, in attesa di Inter e Napoli. Secondo successo fuori casa, 2-1 come a Bologna. Tre punti dal peso specifico maggiore rispetto a quelli del debutto, perché in trasferta con la Roma, squadra potenzialmente avversaria nella lotta al tricolore. Un potenzialmente che indica l'attuale momento dei giallorossi, che hanno finora colto un misero punto. Le cause? Le più disparate, tra momenti dei singoli (non si possono concedere Dybala, out, e Pellegrini, in panchina) e un mercato che ha portato in ritardo gli uomini a Mourinho. L'ultimo acquisto, il più prestigioso, quello di Lukaku, esaltato alla presentazione prima del match e buttato in campo per disperazione, con gli avversari in dieci per il doppio giallo a Tomori. Il belga si è sbattuto, ma deve trovare la forma migliore. E non solo lui. Al contrario, il mercato ragionato del Milan ha consegnato a Pioli gli uomini in tempo per inserirli nel gruppo e i risultati si vedono, al di là dei successi. Una squadra compatta, sicura, con movimenti in sincronia e colpi di genio dei singoli, come la prima rete in campionato di Leao. Ma anche controproducenti colpi di testa, come il modo banale in cui Tomori ha costruito l'espulsione che ha creato potenziali grattacapi nel finale e tolto al tecnico un elemento importante nel derby alla ripresa del campionato. Comunque, se l'urna non è stata generosa con i rossoneri, Psg, Dortmund e Newcastle dovranno fare loro molta attenzione nella fase a girone di Champions League

CorSport: diavolo Leao meravigliao. Roma ai box. In parità numerica dominio assoluto del Milan: subito rigore di Giroud, magia di Rafa a inizio ripresa Spinazzola accorcia solo dopo il rosso a Tomori. Il Milan è una grande realtà del campionato e non sbaglia un colpo, pur avendo inserito soltanto tre giocatori nuovi - quelli forti e giusti - in un meccanismo oliato. Dopo tre giornate di campionato gli otto punti di differenza in classifica fotografano la verità. E il punteggio non deve ingannare perché la partita si è accesa solo dopo la sciocca espulsione di Tomori. Il gol dell’1-2, un tiro di Spinazzola deviato da Kalulu, è arrivato al minuto 92. Per 75-80 minuti non c'è stata storia. La mossa ormai abituale di Pioli, portare Calabria e a volte Theo dentro al campo per favorire l’uscita dalla difesa e l’uno contro uno di Pulisic e Leao sui lati, continua a funzionare bene. Il 4-3-3 è solo sulla carta.

Repubblica: il Milan scappa. Roma piegata da Giroud e Lukaku. Per 80 minuti la partita non era praticamente esistita. Forse una distanza così netta, così percet- tibile tra le due squadre all’Olimpico, alleviata solo dal gol di Spinazzola del 1-2 nel recupero, non si materializzava da una trentina d’anni. Viene in mente il 4-0 del febbraio 1990, con Marco Van Basten dominatore allo stadio Flaminio causa lavori per i Mondiali all’Olimpico. Poi l’abisso tecnico tra Pioli e Mourinho s’è improvvisamente riequilibrato, e non può non entrarci l’espulsione di Tomori, per doppia ammonizione: fiscale, sì, ma indiscutibile regolamento alla mano, più o meno come il rigore del primo tempo. Decisamente più grave lasciarlo in campo nonostante segnali evidenti suggerissero il contrario.
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GDS: E' magico Milan. Una marcia trionfale. Pioli vince anche all'Olimpico e si porta in testa a nove punti dopo tre partite. Segna subito Giroud. Poi il raddoppio capolavoro di Leao. Alla Roma non basta Lukaku. La supremazia dei rossoneri nel primo tempo è stata totale e quasi disarmante. Loftus, che si è procurato il rigore, è stato il migliore. Tomori, espulso, l'unico a regalare un'esile speranza alla Roma. Il Milan vola. La Roma è già a meno otto.

Leao show. Prima magia per il portoghese che è sempre più leader in campo e fuori. Sta diventando un giocatore a tutto campo, come gli chiede Pioli

CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

Tuttosport: terza partita e terza vittoria, il Milan lancia il guanto di sfida al campionato andando alla pausa Nazionali da capolista, in attesa di Inter e Napoli. Secondo successo fuori casa, 2-1 come a Bologna. Tre punti dal peso specifico maggiore rispetto a quelli del debutto, perché in trasferta con la Roma, squadra potenzialmente avversaria nella lotta al tricolore. Un potenzialmente che indica l'attuale momento dei giallorossi, che hanno finora colto un misero punto. Le cause? Le più disparate, tra momenti dei singoli (non si possono concedere Dybala, out, e Pellegrini, in panchina) e un mercato che ha portato in ritardo gli uomini a Mourinho. L'ultimo acquisto, il più prestigioso, quello di Lukaku, esaltato alla presentazione prima del match e buttato in campo per disperazione, con gli avversari in dieci per il doppio giallo a Tomori. Il belga si è sbattuto, ma deve trovare la forma migliore. E non solo lui. Al contrario, il mercato ragionato del Milan ha consegnato a Pioli gli uomini in tempo per inserirli nel gruppo e i risultati si vedono, al di là dei successi. Una squadra compatta, sicura, con movimenti in sincronia e colpi di genio dei singoli, come la prima rete in campionato di Leao. Ma anche controproducenti colpi di testa, come il modo banale in cui Tomori ha costruito l'espulsione che ha creato potenziali grattacapi nel finale e tolto al tecnico un elemento importante nel derby alla ripresa del campionato. Comunque, se l'urna non è stata generosa con i rossoneri, Psg, Dortmund e Newcastle dovranno fare loro molta attenzione nella fase a girone di Champions League

CorSport: diavolo Leao meravigliao. Roma ai box. In parità numerica dominio assoluto del Milan: subito rigore di Giroud, magia di Rafa a inizio ripresa Spinazzola accorcia solo dopo il rosso a Tomori. Il Milan è una grande realtà del campionato e non sbaglia un colpo, pur avendo inserito soltanto tre giocatori nuovi - quelli forti e giusti - in un meccanismo oliato. Dopo tre giornate di campionato gli otto punti di differenza in classifica fotografano la verità. E il punteggio non deve ingannare perché la partita si è accesa solo dopo la sciocca espulsione di Tomori. Il gol dell’1-2, un tiro di Spinazzola deviato da Kalulu, è arrivato al minuto 92. Per 75-80 minuti non c'è stata storia. La mossa ormai abituale di Pioli, portare Calabria e a volte Theo dentro al campo per favorire l’uscita dalla difesa e l’uno contro uno di Pulisic e Leao sui lati, continua a funzionare bene. Il 4-3-3 è solo sulla carta.

Repubblica: il Milan scappa. Roma piegata da Giroud e Lukaku. Per 80 minuti la partita non era praticamente esistita. Forse una distanza così netta, così percet- tibile tra le due squadre all’Olimpico, alleviata solo dal gol di Spinazzola del 1-2 nel recupero, non si materializzava da una trentina d’anni. Viene in mente il 4-0 del febbraio 1990, con Marco Van Basten dominatore allo stadio Flaminio causa lavori per i Mondiali all’Olimpico. Poi l’abisso tecnico tra Pioli e Mourinho s’è improvvisamente riequilibrato, e non può non entrarci l’espulsione di Tomori, per doppia ammonizione: fiscale, sì, ma indiscutibile regolamento alla mano, più o meno come il rigore del primo tempo. Decisamente più grave lasciarlo in campo nonostante segnali evidenti suggerissero il contrario.

Troppo hype. Bisogna stare coi piedi per terra in attesa del derby. 8 a Pioli (Corsera), Milan stellare, Marcia Trionfale, bla bla bla.
Tutta questa roba non può che cercare di farci del male. La Rometta di ieri sera era veramente pochissima cosa.
Sono contento anche io di vedere un Milan che gioca a calcio con personalità, ma ripeto, testa bassa e umili perchè la prossima è la Partita di tutte le Partite.
 
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GDS: E' magico Milan. Una marcia trionfale. Pioli vince anche all'Olimpico e si porta in testa a nove punti dopo tre partite. Segna subito Giroud. Poi il raddoppio capolavoro di Leao. Alla Roma non basta Lukaku. La supremazia dei rossoneri nel primo tempo è stata totale e quasi disarmante. Loftus, che si è procurato il rigore, è stato il migliore. Tomori, espulso, l'unico a regalare un'esile speranza alla Roma. Il Milan vola. La Roma è già a meno otto.

Leao show. Prima magia per il portoghese che è sempre più leader in campo e fuori. Sta diventando un giocatore a tutto campo, come gli chiede Pioli

CorSera: il Milan è magico. Scatta avanti con un rigore di Giroud e un’acrobazia di Leao Resta in 10 e resiste alla Roma. Lukaku entra ma non basta. Nove punti su nove, tre rigori realizzati su tre, 8 gol segnati e 2 subiti, nessuna nostalgia di Tonali. Il Milan di Pioli minimizza la Roma di Mourinho — 3 vittorie e 2 pareggi per il solo presunto Normal One in 5 scontri diretti — e vola verso il derby del 16 settembre contro l’Inter. Viene quasi da maledire la sosta. Il tecnico rossonero, però, può dormire tranquillo: i tanti nuovi arrivi, da Reijnders a Pulisic ma soprattutto il «trattore» Loftus-Cheek sembrano giocare in questa squadra da anni. Unico dubbio: lo show è andato in scena contro una Roma inguardabile, che aspetta di avere Lukaku e Dybala insieme per poter giocare palla lunga su di loro. Quando, non si sa. Il Milan, intanto, è a +8 alla terza giornata ed è sembrato di un’altra categoria in 11 contro 11.

Tuttosport: terza partita e terza vittoria, il Milan lancia il guanto di sfida al campionato andando alla pausa Nazionali da capolista, in attesa di Inter e Napoli. Secondo successo fuori casa, 2-1 come a Bologna. Tre punti dal peso specifico maggiore rispetto a quelli del debutto, perché in trasferta con la Roma, squadra potenzialmente avversaria nella lotta al tricolore. Un potenzialmente che indica l'attuale momento dei giallorossi, che hanno finora colto un misero punto. Le cause? Le più disparate, tra momenti dei singoli (non si possono concedere Dybala, out, e Pellegrini, in panchina) e un mercato che ha portato in ritardo gli uomini a Mourinho. L'ultimo acquisto, il più prestigioso, quello di Lukaku, esaltato alla presentazione prima del match e buttato in campo per disperazione, con gli avversari in dieci per il doppio giallo a Tomori. Il belga si è sbattuto, ma deve trovare la forma migliore. E non solo lui. Al contrario, il mercato ragionato del Milan ha consegnato a Pioli gli uomini in tempo per inserirli nel gruppo e i risultati si vedono, al di là dei successi. Una squadra compatta, sicura, con movimenti in sincronia e colpi di genio dei singoli, come la prima rete in campionato di Leao. Ma anche controproducenti colpi di testa, come il modo banale in cui Tomori ha costruito l'espulsione che ha creato potenziali grattacapi nel finale e tolto al tecnico un elemento importante nel derby alla ripresa del campionato. Comunque, se l'urna non è stata generosa con i rossoneri, Psg, Dortmund e Newcastle dovranno fare loro molta attenzione nella fase a girone di Champions League

CorSport: diavolo Leao meravigliao. Roma ai box. In parità numerica dominio assoluto del Milan: subito rigore di Giroud, magia di Rafa a inizio ripresa Spinazzola accorcia solo dopo il rosso a Tomori. Il Milan è una grande realtà del campionato e non sbaglia un colpo, pur avendo inserito soltanto tre giocatori nuovi - quelli forti e giusti - in un meccanismo oliato. Dopo tre giornate di campionato gli otto punti di differenza in classifica fotografano la verità. E il punteggio non deve ingannare perché la partita si è accesa solo dopo la sciocca espulsione di Tomori. Il gol dell’1-2, un tiro di Spinazzola deviato da Kalulu, è arrivato al minuto 92. Per 75-80 minuti non c'è stata storia. La mossa ormai abituale di Pioli, portare Calabria e a volte Theo dentro al campo per favorire l’uscita dalla difesa e l’uno contro uno di Pulisic e Leao sui lati, continua a funzionare bene. Il 4-3-3 è solo sulla carta.

Repubblica: il Milan scappa. Roma piegata da Giroud e Lukaku. Per 80 minuti la partita non era praticamente esistita. Forse una distanza così netta, così percet- tibile tra le due squadre all’Olimpico, alleviata solo dal gol di Spinazzola del 1-2 nel recupero, non si materializzava da una trentina d’anni. Viene in mente il 4-0 del febbraio 1990, con Marco Van Basten dominatore allo stadio Flaminio causa lavori per i Mondiali all’Olimpico. Poi l’abisso tecnico tra Pioli e Mourinho s’è improvvisamente riequilibrato, e non può non entrarci l’espulsione di Tomori, per doppia ammonizione: fiscale, sì, ma indiscutibile regolamento alla mano, più o meno come il rigore del primo tempo. Decisamente più grave lasciarlo in campo nonostante segnali evidenti suggerissero il contrario.
Ieri la roma non ci ha capito niente, l'intercambio di posizioni dei nostri ha fatto saltare il bunker preparato dallo specialone.
Vediamo se contro l'inter riusciremo per una volta noi a capire loro.... o se saremo talmente tecnici da far noi la partita.
 
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