Milan: Li da solo. Scaricato dalle banche ed osteggiato dal governo.

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Casnop

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Aggiornamenti sulla cessione del Milan da Business Insider Italia, testata sempre molto critica e scettica riguardo il passaggio di proprietà. Secondo quanto riportato, Yonghong Li ora è rimasto completamente da solo. Le banche lo hanno scaricato ed è osteggiato dal governo. Anche Haixia sarebbe fuori dalla partita in quanto, come riferito da fonti cinesi, non sarebbe riuscita a raccogliere tutti i soldi necessari (news anticipata ieri da Forchielli). Yonghong Li continua a raccontare bugie (disse "Abbiamo raccolto più soldi del prestito", tra le altre) e fa fatica a trovare tutti i soldi (servono complessivamente 1,2 miliardi). Denaro che potrebbe arrivare in qualsiasi momento, tra le tante bugie. Se non è riuscito a trovare tutti i finanziamenti, ora appare davvero difficile che ci riesca, considerata la stretta del governo cinese. Ma lo stesso Li resta sempre ottimista ed è convinto di riuscire a recuperare tutte le caparre. Tutti i soggetti dei quali si era parlato, Huarong, CMB e altri, difficilmente (ma è impossibile solo pensarlo) si metteranno contro il governo della Cina per dare una mano a Yonghong Li. Di conseguenza, resta solo una cosa: far entrare nell'operazione soggetti con capitali off-shore. Ipotesi anche questa molto difficile in quanto, poi, sarebbe impossibile quotare il Milan a Shanghai.
Di qui, la fondamentale importanza, che ci siamo permessi di evidenziare ultimamente, che il soggetto che acquista il Milan rientri nell'alveo nazionale cinese al termine del processo societario, e negozi con le autorità cinesi un regime di tolleranza sui fondi per le attività strumentali, di gestione, di una attività principale mai autorizzata a monte, ancorché straniera (tale essendo un soggetto basato in Hong Kong), allegando la eccezionalità del caso, caduto nelle more del revirement legislativo sulle autorizzazioni alla esportazione di valuta. Diversamente, è inconcepibile che China Huarong e Haixia Capital finanzino Li e SES per oltre un miliardo di euro (gestione corrente, progetti speciali, senza considerare aumenti di capitale e ricapitalizzazioni) ,per il periodo triennale programmato, e le autorità regolatorie, semplicemente, voltino le spalle per non vedere. E con le banche, tutte di Stato in Cina, la questione è anche più pesante. :sisi:
 

Black

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Aggiornamenti sulla cessione del Milan da Business Insider Italia, testata sempre molto critica e scettica riguardo il passaggio di proprietà. Secondo quanto riportato, Yonghong Li ora è rimasto completamente da solo. Le banche lo hanno scaricato ed è osteggiato dal governo. Anche Haixia sarebbe fuori dalla partita in quanto, come riferito da fonti cinesi, non sarebbe riuscita a raccogliere tutti i soldi necessari (news anticipata ieri da Forchielli). Yonghong Li continua a raccontare bugie (disse "Abbiamo raccolto più soldi del prestito", tra le altre) e fa fatica a trovare tutti i soldi (servono complessivamente 1,2 miliardi). Denaro che potrebbe arrivare in qualsiasi momento, tra le tante bugie. Se non è riuscito a trovare tutti i finanziamenti, ora appare davvero difficile che ci riesca, considerata la stretta del governo cinese. Ma lo stesso Li resta sempre ottimista ed è convinto di riuscire a recuperare tutte le caparre. Tutti i soggetti dei quali si era parlato, Huarong, CMB e altri, difficilmente (ma è impossibile solo pensarlo) si metteranno contro il governo della Cina per dare una mano a Yonghong Li. Di conseguenza, resta solo una cosa: far entrare nell'operazione soggetti con capitali off-shore. Ipotesi anche questa molto difficile in quanto, poi, sarebbe impossibile quotare il Milan a Shanghai.

dopo la giornata nerissima del 1 marzo, come possiamo dire che queste sono "balle"? unico appiglio che ci resta è l'esempio portato da Casnop su Wanda Group che è nella stessa situazione di Li.
Aspettiamo e vediamo. In teoria un'altra caparra qualcosa potrebbe voler dire, anche se il dubbio ce lo toglieremo solo con il closing
 

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Di qui, la fondamentale importanza, che ci siamo permessi di evidenziare ultimamente, che il soggetto che acquista il Milan rientri nell'alveo nazionale cinese al termine del processo societario, e negozi con le autorità cinesi un regime di tolleranza sui fondi per le attività strumentali, di gestione, di una attività principale mai autorizzata a monte, ancorché straniera (tale essendo un soggetto basato in Hong Kong), allegando la eccezionalità del caso, caduto nelle more del revirement legislativo sulle autorizzazioni alla esportazione di valuta. Diversamente, è inconcepibile che China Huarong e Haixia Capital finanzino Li e SES per oltre un miliardo di euro (gestione corrente, progetti speciali, senza considerare aumenti di capitale e ricapitalizzazioni) ,per il periodo triennale programmato, e le autorità regolatorie, semplicemente, voltino le spalle per non vedere. E con le banche, tutte di Stato in Cina, la questione è anche più pesante. :sisi:

quindi o dietro Li e SES c'è lo stato, oppure.... possiamo solo pensare agli alieni o a ipotesi come quello dello scorporo da Fininvest, dove Li sia una persona che agisce su mandato dei stessi venditori.

Impossibile che Li stia facendo tutto da solo, ma questo i giornalisti non lo scrivono (o non vogliono scriverlo). E lo stesso Forchielli con l'ipotesi colletta sta dicendo questo.
 

Ruuddil23

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Aggiornamenti sulla cessione del Milan da Business Insider Italia, testata sempre molto critica e scettica riguardo il passaggio di proprietà. Secondo quanto riportato, Yonghong Li ora è rimasto completamente da solo. Le banche lo hanno scaricato ed è osteggiato dal governo. Anche Haixia sarebbe fuori dalla partita in quanto, come riferito da fonti cinesi, non sarebbe riuscita a raccogliere tutti i soldi necessari (news anticipata ieri da Forchielli). Yonghong Li continua a raccontare bugie (disse "Abbiamo raccolto più soldi del prestito", tra le altre) e fa fatica a trovare tutti i soldi (servono complessivamente 1,2 miliardi). Denaro che potrebbe arrivare in qualsiasi momento, tra le tante bugie. Se non è riuscito a trovare tutti i finanziamenti, ora appare davvero difficile che ci riesca, considerata la stretta del governo cinese. Ma lo stesso Li resta sempre ottimista ed è convinto di riuscire a recuperare tutte le caparre. Tutti i soggetti dei quali si era parlato, Huarong, CMB e altri, difficilmente (ma è impossibile solo pensarlo) si metteranno contro il governo della Cina per dare una mano a Yonghong Li. Di conseguenza, resta solo una cosa: far entrare nell'operazione soggetti con capitali off-shore. Ipotesi anche questa molto difficile in quanto, poi, sarebbe impossibile quotare il Milan a Shanghai.

Visti i precedenti, non possiamo più snobbare BI purtroppo. Mi domando e domando agli esperti di economia del forum: ma se la situazione è questa, non sarebbe più semplice per Li lasciar perdere la Cina e cercare investitori in altri paesi? A me sta Cina mi ha già stufato. Chissà che queste progressive strette sui capitali, specie in ambito sportivo e di intrattenimento, non provochino in futuro problemi anche a Suning.
 

Montag84

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Aggiornamenti sulla cessione del Milan da Business Insider Italia, testata sempre molto critica e scettica riguardo il passaggio di proprietà. Secondo quanto riportato, Yonghong Li ora è rimasto completamente da solo. Le banche lo hanno scaricato ed è osteggiato dal governo. Anche Haixia sarebbe fuori dalla partita in quanto, come riferito da fonti cinesi, non sarebbe riuscita a raccogliere tutti i soldi necessari (news anticipata ieri da Forchielli). Yonghong Li continua a raccontare bugie (disse "Abbiamo raccolto più soldi del prestito", tra le altre) e fa fatica a trovare tutti i soldi (servono complessivamente 1,2 miliardi). Denaro che potrebbe arrivare in qualsiasi momento, tra le tante bugie. Se non è riuscito a trovare tutti i finanziamenti, ora appare davvero difficile che ci riesca, considerata la stretta del governo cinese. Ma lo stesso Li resta sempre ottimista ed è convinto di riuscire a recuperare tutte le caparre. Tutti i soggetti dei quali si era parlato, Huarong, CMB e altri, difficilmente (ma è impossibile solo pensarlo) si metteranno contro il governo della Cina per dare una mano a Yonghong Li. Di conseguenza, resta solo una cosa: far entrare nell'operazione soggetti con capitali off-shore. Ipotesi anche questa molto difficile in quanto, poi, sarebbe impossibile quotare il Milan a Shanghai.

Scusate, ma se è rimasto da solo come fa a fare un'operazione dalla quale è palese che non ci guadagnerebbe un euro?
 

Tahva

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Aggiornamenti sulla cessione del Milan da Business Insider Italia, testata sempre molto critica e scettica riguardo il passaggio di proprietà. Secondo quanto riportato, Yonghong Li ora è rimasto completamente da solo. Le banche lo hanno scaricato ed è osteggiato dal governo. Anche Haixia sarebbe fuori dalla partita in quanto, come riferito da fonti cinesi, non sarebbe riuscita a raccogliere tutti i soldi necessari (news anticipata ieri da Forchielli). Yonghong Li continua a raccontare bugie (disse "Abbiamo raccolto più soldi del prestito", tra le altre) e fa fatica a trovare tutti i soldi (servono complessivamente 1,2 miliardi). Denaro che potrebbe arrivare in qualsiasi momento, tra le tante bugie. Se non è riuscito a trovare tutti i finanziamenti, ora appare davvero difficile che ci riesca, considerata la stretta del governo cinese. Ma lo stesso Li resta sempre ottimista ed è convinto di riuscire a recuperare tutte le caparre. Tutti i soggetti dei quali si era parlato, Huarong, CMB e altri, difficilmente (ma è impossibile solo pensarlo) si metteranno contro il governo della Cina per dare una mano a Yonghong Li. Di conseguenza, resta solo una cosa: far entrare nell'operazione soggetti con capitali off-shore. Ipotesi anche questa molto difficile in quanto, poi, sarebbe impossibile quotare il Milan a Shanghai.
Oh, ma la due diligence andata avanti per mesi? :asd:
 
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dopo la giornata nerissima del 1 marzo, come possiamo dire che queste sono "balle"? unico appiglio che ci resta è l'esempio portato da Casnop su Wanda Group che è nella stessa situazione di Li.
Aspettiamo e vediamo. In teoria un'altra caparra qualcosa potrebbe voler dire, anche se il dubbio ce lo toglieremo solo con il closing

Purtroppo l'esempio in questione, più che portare speranza, a mio modo di vedere da ancora più credibilità al fatto che Li sia rimasto da solo.
L' equazione è semplice, se anche una delle più importanti compagnie cinesi ha questo tipo di problemi e non riesce a risolverli, figuriamoci SES (anche avesse grandi nomi alle spalle).
Logica conseguenza è che chi può tirarsi indietro, perdendoci poco o niente, lo fa senza pensarci due volte e lascia la patata bollente a Li.
Soprattutto in caso di risorse sbloccate solo col closing, come vari giornalisti vanno dicendo da giorni, il problema è solo del nostro caro cinese.
Poi, parallelamente a questa considerazione, mi chiedo anche che fine ha fatto il piano B e i capitali all'estero, fosse vero che all'acquisto del Milan sono interessate grandi aziende. E dove erano queste grandi aziende quando l'affare ha rischiato di saltare per ben due volte.
 
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