Non può che vendere ora, prima del famoso 6 luglio, perché è probabile che Elliott si muoverà anche prima di quella data per favorire la accettazione di quella proposta di Commisso, e lo farà da socio. Se confermate le indiscrezioni riportate da Festa, la prossima settimana sono infatti convocate la assemblea dei soci della Rossoneri Sport Luxembourg, controllante al 99,93 per cento il Milan, e non può affatto escludersi, e sarebbe anzi altamente probabile, che sia convocata anche quella della Rossoneri Champion Luxembourg, controllante la prima, che è la società che ha sottoscritto il finanziamento di 180 milioni, oltre interessi, garantito da pegno sul patrimonio del Milan. A queste assemblee parteciperà anche la Project RedBlack, controllata da Elliott e Blue Skye, che è la società che ha finanziato il Milan e la Rossoneri Champion, e lo farà come titolare di una golden share, una azione d'oro, valore simbolico di un euro, ma dotata di un potentissimo diritto di voto, con cui essa può, in sede di assemblea, esprimere il proprio voto su tutte le delibere sociali che riguardino l'oggetto dei propri interessi, ovvero il proprio credito, ed esercitare il veto sulla approvazione, dall'azionista di controllo, di delibere ritenute contrarie ad essi. Orbene, è possibile che in queste assemblee, convocate, per come riporta Festa, già nella prossima settimana, quindi ancor prima del 6 luglio, sia portata all'ordine del giorno la proposta di Commisso di cessione del controllo del Milan, società a valle della holding, proposta recante la estinzione totale del debito proprio verso Elliott, per sorte capitale ed interessi. Una proposta che, nella misura in cui soddisfa interamente l'interesse di Elliott, avrebbe il suo gradimento. In tale premessa, sulla proposta dell'azionista contraria al suo accoglimento, potrebbe esserci il veto del golden shareholder Elliott, che potrebbe invece favorire, anche tramite proposta di cambio degli amministratori, il suo accoglimento. Il titolare di una golden share non può imporre direttamente la sua volontà, non ha questi poteri in assemblea, ma può impedire, tramite un sistematico esercizio del veto, che si formi quella altrui, che ritenga di non poter condividere. Li sa che non potrà sottrarsi al confronto, ed ecco perché sta forzando i consulenti a spuntare qualcosa di meglio da Mr. Rocco, perché è consapevole che quella proposta è totalmente soddisfacente degli interessi del golden shareholder, che può bloccare il voto contrario in assemblea da parte di Li, ed anzi promuovere un cambio degli amministratori per favorirne l'accoglimento. Commisso, consapevole di questo, e forte del gradimento preventivo di Elliott, tiene il punto sulla propria offerta. Opportunamente, dal suo canto, direi.