Milan: Li alla disperata ricerca di fondi. Ma Elliott...

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Ultime news da Carlo Festa sulla situazione societaria del Milan, con la premessa che la società non rischia nulla. Nessun pericolo fallimento, dunque. I rischi sono tutti di Yonghong Li che è alla disperata ricerca di capitali per versare (entro ieri, cosa non ancora fatta) i 10 milioni di euro richiesti da Fassone per esigenze immediate di casse (soldi che non c'entrano nulla con la scadenza del 4 aprile, in quella data verrà avviato l'aumento di capitale da 38 milioni). Per non indebitarsi ancora ad Hong Kong, però, Li alla fine dovrebbe accettare l'ennesimo prestito (da 10 milioni) da parte di Elliott. Soldi che andrebbero a sommarsi ai 303 precedenti. Ciò, ovviamente, rafforzerebbe la posizione (diventerebbe un commissariamento) di Elliott anche in vista dell'incontro con la Uefa.

Capitolo rifinanziamento: concluso il tour londinese di Fassone e Han Li. I dirigenti chiedono 500 milioni per rifinanziare il debito del Milan e quello di Li. Ma siamo alle fasi iniziali con gli incontri, quindi è difficile che si possa arrivare al rifinanziamento prima dell'incontro con la Uefa.

Festa conclude che non sono affatto vere le voci che raccontano della Jie Ande come azienda vuota e non più collegata a Li. Niente di più falso. La Jie Ande è sempre stata la holding del presidente rossonero. Usata per incursioni in borsa e per indebitarsi con le banche. Ed era stata stata inserita nella lista delle proprietà di Li all'interno del documento inviato a Fininvest.

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WyllyWonka91

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Ultime news da Carlo Festa sulla situazione societaria del Milan, con la premessa che la società non rischia nulla. Nessun pericolo fallimento, dunque. I rischi sono tutti di Yonghong Li che è alla disperata ricerca di capitali per versare (entro ieri, cosa non ancora fatta) i 10 milioni di euro richiesti da Fassone per esigenze immediate di casse (soldi che non c'entrano nulla con la scadenza del 4 aprile, in quella data verrà avviato l'aumento di capitale da 38 milioni). Per non indebitarsi ancora ad Hong Kong, però, Li alla fine dovrebbe accettare l'ennesimo prestito (da 10 milioni) da parte di Elliott. Soldi che andrebbero a sommarsi ai 303 precedenti. Ciò, ovviamente, rafforzerebbe la posizione (diventerebbe un commissariamento) di Elliott anche in vista dell'incontro con la Uefa.

Capitolo rifinanziamento: concluso il tour londinese di Fassone e Han Li. I dirigenti chiedono 500 milioni per rifinanziare il debito del Milan e quello di Li. Ma siamo alle fasi iniziali con gli incontri, quindi è difficile che si possa arrivare al rifinanziamento prima dell'incontro con la Uefa.

Festa conclude che non sono affatto vere le voci che raccontano della Jie Ande come azienda vuota e non più collegata a Li. Niente di più falso. La Jie Ande è sempre stata la holding del presidente rossonero. Usata per incursioni in borsa e per indebitarsi con le banche. Ed era stata stata inserita nella lista delle proprietà di Li all'interno del documento inviato a Fininvest.

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Se questi hanno ragione, Li è un pazzo scatenato.
Io non penso si sia buttato così, a capofitto, in una cosa più grande di lui... ma se lo ha fatto è un vero e autentico cogl...... Spero per lui ci sia qualcuno di forte alle sue spalle, ma a questo punto ne dubito.

C'è qualcosa dietro... o è andato tutto male, o c'è il nano. È impossibile che uno rischia tutto come se non avesse nulla da perdere...
 

koti

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"Cedo il Milan solo se finisce in mani sicure".
Silvio Berlusconi cit.
 

Il Re dell'Est

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Ultime news da Carlo Festa sulla situazione societaria del Milan, con la premessa che la società non rischia nulla. Nessun pericolo fallimento, dunque. I rischi sono tutti di Yonghong Li che è alla disperata ricerca di capitali per versare (entro ieri, cosa non ancora fatta) i 10 milioni di euro richiesti da Fassone per esigenze immediate di casse (soldi che non c'entrano nulla con la scadenza del 4 aprile, in quella data verrà avviato l'aumento di capitale da 38 milioni). Per non indebitarsi ancora ad Hong Kong, però, Li alla fine dovrebbe accettare l'ennesimo prestito (da 10 milioni) da parte di Elliott. Soldi che andrebbero a sommarsi ai 303 precedenti. Ciò, ovviamente, rafforzerebbe la posizione (diventerebbe un commissariamento) di Elliott anche in vista dell'incontro con la Uefa.

Capitolo rifinanziamento: concluso il tour londinese di Fassone e Han Li. I dirigenti chiedono 500 milioni per rifinanziare il debito del Milan e quello di Li. Ma siamo alle fasi iniziali con gli incontri, quindi è difficile che si possa arrivare al rifinanziamento prima dell'incontro con la Uefa.

Festa conclude che non sono affatto vere le voci che raccontano della Jie Ande come azienda vuota e non più collegata a Li. Niente di più falso. La Jie Ande è sempre stata la holding del presidente rossonero. Usata per incursioni in borsa e per indebitarsi con le banche. Ed era stata stata inserita nella lista delle proprietà di Li all'interno del documento inviato a Fininvest.

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Ma Festa non ha ancora capito che la Jie Andre è stata poi sostituita con altre garanzie? E' stato ripetuto 100 volte, ma ricaccia sempre questo documento vecchio. Inoltre questi benedetti soldi di cui si parla, il bonifico ad horas, è una indiscrezione che poggia unicamente su una spifferata fatta passare ai giornalisti non si sa da chi, e che poggerebbe sulla rottura di un covenants. Praticamente un paletto concordato con Elliott. E ciò comporterebbe, se lo prevede il contratto di finanziamento che dubito abbia letto Festa o qualcun altro, una modifica delle condizioni contrattuali oppure anche l'immediata esigibilità del credito da parte di Elliott.
Quindi Mr Li potrebbe essere costretto a restituire subito tutto. Ma questo cozza con l'indiscrezione, riportata sempre dai giornalisti, secondo la quale Elliott sarebbe disposta a finanziare questo secondo aumento di capitale. Ciò denota, quindi, una mancanza di interesse da parte di Singer ad escutere subito il pegno.

Stando così le cose, è inutile preoccuparsi perché nella peggiore delle ipotesi avremo subito un socio di minoranza (non di più) e un rimpasto nel CDA grazie al quale Elliott avrebbe senz'altro una influenza maggiore (vedi incursione in Telecom et similia by Elliott).
Ma i dirigenti principali non verrebbero toccati, anche perché Fassone - stando alle ultime riportate da Xavier Jacobelli, molto vicino al nostro CEO - l'attuale AD è illicenziabile (salvo ipotesi di gravi responsabilità ad oggi non presenti). Lo hanno stabilito concordemente Singer e Mr Li. E se lo è Fassone, lo è anche Mirabelli, suo braccio destro.

Gli scenari sono chiari, non c'è davvero motivo di continuare a rimestare nel torbido.
 

VonVittel

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Ultime news da Carlo Festa sulla situazione societaria del Milan, con la premessa che la società non rischia nulla. Nessun pericolo fallimento, dunque. I rischi sono tutti di Yonghong Li che è alla disperata ricerca di capitali per versare (entro ieri, cosa non ancora fatta) i 10 milioni di euro richiesti da Fassone per esigenze immediate di casse (soldi che non c'entrano nulla con la scadenza del 4 aprile, in quella data verrà avviato l'aumento di capitale da 38 milioni). Per non indebitarsi ancora ad Hong Kong, però, Li alla fine dovrebbe accettare l'ennesimo prestito (da 10 milioni) da parte di Elliott. Soldi che andrebbero a sommarsi ai 303 precedenti. Ciò, ovviamente, rafforzerebbe la posizione (diventerebbe un commissariamento) di Elliott anche in vista dell'incontro con la Uefa.

Capitolo rifinanziamento: concluso il tour londinese di Fassone e Han Li. I dirigenti chiedono 500 milioni per rifinanziare il debito del Milan e quello di Li. Ma siamo alle fasi iniziali con gli incontri, quindi è difficile che si possa arrivare al rifinanziamento prima dell'incontro con la Uefa.

Festa conclude che non sono affatto vere le voci che raccontano della Jie Ande come azienda vuota e non più collegata a Li. Niente di più falso. La Jie Ande è sempre stata la holding del presidente rossonero. Usata per incursioni in borsa e per indebitarsi con le banche. Ed era stata stata inserita nella lista delle proprietà di Li all'interno del documento inviato a Fininvest.

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In pratica più passa il tempo, più ci convinciamo che Li si sia voluto autodistruggere. A meno che non sia manovrato da dietro da qualcun altro. Ma lasciando perdere questi pensieri strani, io non credo che Li sia così folle da rovinarsi completamente. Non credo sia così sprovveduto

"Cedo il Milan solo se finisce in mani sicure".
Silvio Berlusconi cit.

Forse ha creduto che fossero le sue stesse mani quelle più sicure, chi lo sa :asd:
 

Giangy

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Se questi hanno ragione, Li è un pazzo scatenato.
Io non penso si sia buttato così, a capofitto, in una cosa più grande di lui... ma se lo ha fatto è un vero e autentico cogl...... Spero per lui ci sia qualcuno di forte alle sue spalle, ma a questo punto ne dubito.

C'è qualcosa dietro... o è andato tutto male, o c'è il nano. È impossibile che uno rischia tutto come se non avesse nulla da perdere...

Quello che ho pensato pure io... molto probabile ci sia ancora il nano dietro comunque. Può essere un manichino del nano stesso? Comunque aspetto nuove notizie più dettagliate in merito, si vedrà... anche se qualcosa che non va forse c’è.
 

corvorossonero

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Ultime news da Carlo Festa sulla situazione societaria del Milan, con la premessa che la società non rischia nulla. Nessun pericolo fallimento, dunque. I rischi sono tutti di Yonghong Li che è alla disperata ricerca di capitali per versare (entro ieri, cosa non ancora fatta) i 10 milioni di euro richiesti da Fassone per esigenze immediate di casse (soldi che non c'entrano nulla con la scadenza del 4 aprile, in quella data verrà avviato l'aumento di capitale da 38 milioni). Per non indebitarsi ancora ad Hong Kong, però, Li alla fine dovrebbe accettare l'ennesimo prestito (da 10 milioni) da parte di Elliott. Soldi che andrebbero a sommarsi ai 303 precedenti. Ciò, ovviamente, rafforzerebbe la posizione (diventerebbe un commissariamento) di Elliott anche in vista dell'incontro con la Uefa.

Capitolo rifinanziamento: concluso il tour londinese di Fassone e Han Li. I dirigenti chiedono 500 milioni per rifinanziare il debito del Milan e quello di Li. Ma siamo alle fasi iniziali con gli incontri, quindi è difficile che si possa arrivare al rifinanziamento prima dell'incontro con la Uefa.

Festa conclude che non sono affatto vere le voci che raccontano della Jie Ande come azienda vuota e non più collegata a Li. Niente di più falso. La Jie Ande è sempre stata la holding del presidente rossonero. Usata per incursioni in borsa e per indebitarsi con le banche. Ed era stata stata inserita nella lista delle proprietà di Li all'interno del documento inviato a Fininvest.

Ecco il documento


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Bene, e fu così che vennero i nodi al pettine. Quindi da come scrive Festa nulla hanno a che vedere i 10 mln richiesti entro ieri con la scadenza del 4 aprile, cosa ampiamente preventivata e già stabilita. Quindi si deduce che Li abbia rotto un convenants, ergo questo comporterebbe delle conseguenze, quali non ci è dato sapere attualmente, anche se si potrebbero fare delle ipotesi.
A questo punto va bene tutto, ma quanto meno Festa la faccia ce la sta mettendo, con tanto di documenti! A me sembra l'unico giornalista che porta qualcosa come prova di ciò che afferma e conosce, il beneficio del dubbio gli va concesso. E non capisco sinceramente chi lo critica, parlando di cose vecchie. Ma chi lo dice che la Jie Ande non faceva più parte dei beni di Li? c'è un documento che lo attesta? se c'è bene, che lo si faccia vedere così da sbugiardare Festa e chi afferma il contrario, altrimenti si tratta di chiacchiere, le stesse chiacchiere di cui si accusa chi sostiene ipotesi differenti da quelle di regime con un Li forte finanziariamente con alle spalle chissà quanti soci occulti cinesi e facoltosi. Bene si portino le prove che la Jie Ande non fa parte dei documenti a garanzia del patrimonio di Li. Non ci sono alternative o si accettano tutte le ipotesi, senza fare dell'inutile ironia, oppure ad oggi l'unico che ha portato prove è Festa, e tutte il resto sono chiacchiere, sia quelle con cinesi facoltosi dietro Li, che quelle con il nano ecc ecc.
 

corvorossonero

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Bene, e fu così che vennero i nodi al pettine. Quindi da come scrive Festa nulla hanno a che vedere i 10 mln richiesti entro ieri con la scadenza del 4 aprile, cosa ampiamente preventivata e già stabilita. Quindi si deduce che Li abbia rotto un convenants, ergo questo comporterebbe delle conseguenze, quali non ci è dato sapere attualmente, anche se si potrebbero fare delle ipotesi.
A questo punto va bene tutto, ma quanto meno Festa la faccia ce la sta mettendo, con tanto di documenti! A me sembra l'unico giornalista che porta qualcosa come prova di ciò che afferma e conosce, il beneficio del dubbio gli va concesso. E non capisco sinceramente chi lo critica, parlando di cose vecchie. Ma chi lo dice che la Jie Ande non faceva più parte dei beni di Li? c'è un documento che lo attesta? se c'è bene, che lo si faccia vedere così da sbugiardare Festa e chi afferma il contrario, altrimenti si tratta di chiacchiere, le stesse chiacchiere di cui si accusa chi sostiene ipotesi differenti da quelle di regime con un Li forte finanziariamente con alle spalle chissà quanti soci occulti cinesi e facoltosi. Bene si portino le prove che la Jie Ande non fa parte dei documenti a garanzia del patrimonio di Li. Non ci sono alternative o si accettano tutte le ipotesi, senza fare dell'inutile ironia, oppure ad oggi l'unico che ha portato prove è Festa, e tutte il resto sono chiacchiere, sia quelle con cinesi facoltosi dietro Li, che quelle con il nano ecc ecc.

Se questa cosa dei 10 mln è falsa mi aspetto provvedimenti da parte della società. Perché per Festa abbiamo urgenza di cassa, quindi siamo senza soldi per gli stipendi e i costi di gestione ordinari ecc.
 

MaschioAlfa

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Sembra purtroppo oramai defilarsi che Yonghong li abbia ultimato tutte le sue risorse da mettere in Pegno pprestare per portare avanti la baracca AC Milan. In quel maledetto 5 agosto, la cordata cinese si è frantumata, lasciando Yonghong li da solo supportato da haixia capital. Le restrizioni del governo cinese, hanno poi, messo la pietra tombale su tutto il progetto.

Se fosse vero che Mr. Yong Hong li, non riesce a immettere 10 milioni di euro, sarebbe meglio per noi, la sua dipartita. Da pochi giorni, Fassone, sembra oramai alle dipendenze del fondo Elliot.. Spero solo che tutti lavorino per il bene della società, che non è nient altro che il bene degli affari.
Mr Yong Hong li Sarà forse ricordato come colui che, è riuscito a strappare il coperchio della pentola dalle grinfie del diavolo
 
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