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CorSera: due date cruciali segnano il futuro dello stadio San Siro: il 30 settembre e il 10 novembre. La negoziazione per la cessione dello stadio e delle aree circostanti da parte del Comune di Milano a Inter e Milan è entrata in una fase decisiva.
30 settembre: Questa è la data entro cui scade l'offerta di Inter e Milan per l'acquisto di San Siro. I club hanno stabilito questa scadenza per mettere pressione al Comune, accelerando una trattativa che si è già protratta a causa di un'indagine giudiziaria su Palazzo Marino. L'obiettivo è ottenere un voto favorevole del Consiglio comunale entro tale termine.
10 novembre: Se l'accordo non dovesse essere finalizzato prima, scatterà un vincolo sul secondo anello dello stadio, rendendo potenzialmente nulla qualsiasi successiva operazione di vendita.
Il sindaco Giuseppe Sala ha espresso la necessità di votare l'accordo entro la fine di settembre per rispettare il vincolo imposto. Tuttavia, il voto si preannuncia complesso. All'interno della maggioranza del Consiglio comunale, in particolare nel Partito Democratico, ci sono malumori e incertezze sul prezzo di vendita.
I numeri per l'approvazione al momento sembrano esserci, ma il margine è stretto. Sei consiglieri hanno già dichiarato il loro voto contrario, e altri cinque sono ancora indecisi, rendendo il risultato incerto.
A causa di questa situazione di incertezza, il Milan mantiene vivo il suo piano B. Il progetto per un nuovo stadio a San Donato è stato solo sospeso e rimarrà "congelato" fino a ottobre. Se l'affare San Siro non si concretizzasse entro quella data, il club rossonero riavvierebbe immediatamente le procedure amministrative per la costruzione del nuovo impianto.
30 settembre: Questa è la data entro cui scade l'offerta di Inter e Milan per l'acquisto di San Siro. I club hanno stabilito questa scadenza per mettere pressione al Comune, accelerando una trattativa che si è già protratta a causa di un'indagine giudiziaria su Palazzo Marino. L'obiettivo è ottenere un voto favorevole del Consiglio comunale entro tale termine.
10 novembre: Se l'accordo non dovesse essere finalizzato prima, scatterà un vincolo sul secondo anello dello stadio, rendendo potenzialmente nulla qualsiasi successiva operazione di vendita.
Il sindaco Giuseppe Sala ha espresso la necessità di votare l'accordo entro la fine di settembre per rispettare il vincolo imposto. Tuttavia, il voto si preannuncia complesso. All'interno della maggioranza del Consiglio comunale, in particolare nel Partito Democratico, ci sono malumori e incertezze sul prezzo di vendita.
I numeri per l'approvazione al momento sembrano esserci, ma il margine è stretto. Sei consiglieri hanno già dichiarato il loro voto contrario, e altri cinque sono ancora indecisi, rendendo il risultato incerto.
A causa di questa situazione di incertezza, il Milan mantiene vivo il suo piano B. Il progetto per un nuovo stadio a San Donato è stato solo sospeso e rimarrà "congelato" fino a ottobre. Se l'affare San Siro non si concretizzasse entro quella data, il club rossonero riavvierebbe immediatamente le procedure amministrative per la costruzione del nuovo impianto.
