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CorSport: Nel mondo litigioso della Serie A, quattro squadre, ovvero Inter, Milan, Juventus e Roma, si sono distaccate dalla maggioranza della Lega, rappresentata dalle cosiddette "medio piccole", guidate dal presidente laziale e da De Laurentiis.
Queste quattro squadre hanno chiesto in segreto al presidente della Federcalcio, Gravina, di adottare un formato a 18 squadre per la riforma dei campionati, ma Gravina ha suggerito loro di risolvere internamente il problema, pur condividendo l'idea che i calendari affollati porteranno a una riflessione concreta sul tema.
Le piccole squadre temono che la riduzione a 18 squadre possa aumentare le possibilità di retrocessione, mentre le quattro big ritengono che la Serie A debba contare di più in federazione, dove attualmente vale solo il 12%.
Tuttavia, le quattro big in fuga non sono convinte che la guerra a Gravina sia la strada migliore, soprattutto in un momento di difficoltà con il governo che sta entrando nei conti dei club tramite un'agenzia di vigilanza.
Durante una riunione informale sull'agenzia, alcuni avrebbero chiesto al presidente della Lega, Casini, di non presentarsi al successivo vertice del pomeriggio in Federcalcio, ma alla fine Casini si è presentato e nel comunicato della Lega si è parlato di "contrarietà all'unanimità" sull'agenzia, ribadendo però "la necessità di procedere verso una piena autonomia".
Queste quattro squadre hanno chiesto in segreto al presidente della Federcalcio, Gravina, di adottare un formato a 18 squadre per la riforma dei campionati, ma Gravina ha suggerito loro di risolvere internamente il problema, pur condividendo l'idea che i calendari affollati porteranno a una riflessione concreta sul tema.
Le piccole squadre temono che la riduzione a 18 squadre possa aumentare le possibilità di retrocessione, mentre le quattro big ritengono che la Serie A debba contare di più in federazione, dove attualmente vale solo il 12%.
Tuttavia, le quattro big in fuga non sono convinte che la guerra a Gravina sia la strada migliore, soprattutto in un momento di difficoltà con il governo che sta entrando nei conti dei club tramite un'agenzia di vigilanza.
Durante una riunione informale sull'agenzia, alcuni avrebbero chiesto al presidente della Lega, Casini, di non presentarsi al successivo vertice del pomeriggio in Federcalcio, ma alla fine Casini si è presentato e nel comunicato della Lega si è parlato di "contrarietà all'unanimità" sull'agenzia, ribadendo però "la necessità di procedere verso una piena autonomia".
