Milan, i miraggi di Fassone. I numeri.

Toby rosso nero

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Calcio e Finanza analizza il bilancio del Milan, soffermandosi sulle passate prospettive e le promesse di Fassone che vengono confrontate con i dati reali.
Autentici miraggi e fantasie quelle presentate nel VA presentato all'UEFA, a cui l'organo europeo non aveva minimamente creduto e che oggi hanno trovato ragione nei fatti.

I numeri contenuti nel business plan parlavano di una quota di ricavo, al netto del player trading, pari a 273 milioni per l’esercizio 2017/2018.
Le proiezioni economiche avrebbero portato il Milan a quota 524 milioni di fatturato nella stagione 2021/2022, con il 45% di introiti in territorio cinese.
Tasso di crescita medio annuo pari al 21,7% (la Juve ha avuto il 12% fino al 2016).
I ricavi attesi per lo scorso esercizio sono stati sovrastimati di circa 80 milioni di euro.

Gli introiti dalla Cina invece sono stati inesistenti. E Fassone nel business plan presentato faceva riferimento solo ad attività di sfruttamento del brand Milan, non alle sponsorizzazioni con partner cinesi (per i quali poteva valere l'alibi del blocco del governo).
 
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Calcio e Finanza analizza il bilancio del Milan, soffermandosi sulle passate prospettive e le promesse di Fassone che vengono confrontate con i dati reali.
Autentici miraggi e fantasie quelle presentate nel VA presentato all'UEFA, a cui l'organo europeo non aveva minimamente creduto e che oggi hanno trovato ragione nei fatti.

I numeri contenuti nel business plan parlavano di una quota di ricavo, al netto del player trading, pari a 273 milioni per l’esercizio 2017/2018.
Le proiezioni economiche avrebbero portato il Milan a quota 524 milioni di fatturato nella stagione 2021/2022, con il 45% di introiti in territorio cinese.
Tasso di crescita medio annuo pari al 21,7% (la Juve ha avuto il 12% fino al 2016).
I ricavi attesi per lo scorso esercizio sono stati sovrastimati di circa 80 milioni di euro.

Gli introiti dalla Cina invece sono stati inesistenti. E Fassone nel business plan presentato faceva riferimento solo ad attività di sfruttamento del brand Milan, non alle sponsorizzazioni con partner cinesi (per i quali poteva valere l'alibi del blocco del governo).

Da suo iniziale sostenitore, un fallimento senza appello.
Fassone venditore di fumo.
 
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Calcio e Finanza analizza il bilancio del Milan, soffermandosi sulle passate prospettive e le promesse di Fassone che vengono confrontate con i dati reali.
Autentici miraggi e fantasie quelle presentate nel VA presentato all'UEFA, a cui l'organo europeo non aveva minimamente creduto e che oggi hanno trovato ragione nei fatti.

I numeri contenuti nel business plan parlavano di una quota di ricavo, al netto del player trading, pari a 273 milioni per l’esercizio 2017/2018.
Le proiezioni economiche avrebbero portato il Milan a quota 524 milioni di fatturato nella stagione 2021/2022, con il 45% di introiti in territorio cinese.
Tasso di crescita medio annuo pari al 21,7% (la Juve ha avuto il 12% fino al 2016).
I ricavi attesi per lo scorso esercizio sono stati sovrastimati di circa 80 milioni di euro.

Gli introiti dalla Cina invece sono stati inesistenti. E Fassone nel business plan presentato faceva riferimento solo ad attività di sfruttamento del brand Milan, non alle sponsorizzazioni con partner cinesi (per i quali poteva valere l'alibi del blocco del governo).

Dovrebbe pensare di lasciar stare il ruolo da dirigente d'azienda e darsi, se non all'ippica, almeno alla politica, dove non sarebbe senz'altro sprecato, considerate le fregnacce che dice; il Sig. FESSONE.
 

Milanforever26

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Da suo iniziale sostenitore, un fallimento senza appello.
Fassone venditore di fumo.

In molti dopo anni di comunicazione indecente di Fester e Berlusconi avevamo accolto Fassone come professionista serio e preparato..si è rivelato un vero fake, un incapace colossale..

Complimenti a chi nel forum aveva messo in guardia sul curriculum scadente di questo soggetto
 

Ruuddil23

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Calcio e Finanza analizza il bilancio del Milan, soffermandosi sulle passate prospettive e le promesse di Fassone che vengono confrontate con i dati reali.
Autentici miraggi e fantasie quelle presentate nel VA presentato all'UEFA, a cui l'organo europeo non aveva minimamente creduto e che oggi hanno trovato ragione nei fatti.

I numeri contenuti nel business plan parlavano di una quota di ricavo, al netto del player trading, pari a 273 milioni per l’esercizio 2017/2018.
Le proiezioni economiche avrebbero portato il Milan a quota 524 milioni di fatturato nella stagione 2021/2022, con il 45% di introiti in territorio cinese.
Tasso di crescita medio annuo pari al 21,7% (la Juve ha avuto il 12% fino al 2016).
I ricavi attesi per lo scorso esercizio sono stati sovrastimati di circa 80 milioni di euro.

Gli introiti dalla Cina invece sono stati inesistenti. E Fassone nel business plan presentato faceva riferimento solo ad attività di sfruttamento del brand Milan, non alle sponsorizzazioni con partner cinesi (per i quali poteva valere l'alibi del blocco del governo).

Vabbè figuriamoci, certe "previsioni" sono parse folli e inconsistenti non dico da subito ma quasi. Quando l'Uefa ci ha rifiutato il VA non l'ho accolto con nessuna sorpresa, quando poi ci hanno rifiutato il SA l'ho accolto addirittura come un favore, come poi è stato. Altro che complotto anti-Milan o le argomentazioni ridicole di chi si appellava all'imparzialissimo Lago che aveva collaborato alle richieste di SA e VA per il Milan...imparzialissimo appunto.
 

gabri65

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Incredibile davvero. Anche io ci credevo, e invece hanno preso in giro tutti. Tranne l'uefa....

Devo dire la verità, nonostante alcune indiscrezioni che già lo dipingevano in modo equivoco, mi sono fatto affascinare anch'io all'inizio. La apparente pacatezza, i discorsi molto ben formati e una certa ricchezza di vocabolario facevano prospettare una persona equilibrata e capace. Nel corso dell'intervista dopo le accuse di Pallotta: "non siamo tifosi, siamo manager ed è nostro dovere far funzionare il club", di fronte a queste frasi ho voluto dare fiducia. Molto mal riposta.

Vabbè figuriamoci, certe "previsioni" sono parse folli e inconsistenti non dico da subito ma quasi. Quando l'Uefa ci ha rifiutato il VA non l'ho accolto con nessuna sorpresa, quando poi ci hanno rifiutato il SA l'ho accolto addirittura come un favore, come poi è stato. Altro che complotto anti-Milan o le argomentazioni ridicole di chi si appellava all'imparzialissimo Lago che aveva collaborato alle richieste di SA e VA per il Milan...imparzialissimo appunto.

Esatto. Sicuramente la UEFA non sarà un covo di illuminati, ma andare contro il Milan non sarà piaciuto nemmeno a loro, visto la nostra rilevanza storica, per loro è come un regista di un film che deve fare fuori un attore in gamba. Non ho idea se è il caso di ringraziarli, ma se non intervenivano in maniera decisa forse staremo ancora a discutere del cinefake.
 

Ruuddil23

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Devo dire la verità, nonostante alcune indiscrezioni che già lo dipingevano in modo equivoco, mi sono fatto affascinare anch'io all'inizio. La apparente pacatezza, i discorsi molto ben formati e una certa ricchezza di vocabolario facevano prospettare una persona equilibrata e capace. Nel corso dell'intervista dopo le accuse di Pallotta: "non siamo tifosi, siamo manager ed è nostro dovere far funzionare il club", di fronte a queste frasi ho voluto dare fiducia. Molto mal riposta.



Esatto. Sicuramente la UEFA non sarà un covo di illuminati, ma andare contro il Milan non sarà piaciuto nemmeno a loro, visto la nostra rilevanza storica, per loro è come un regista di un film che deve fare fuori un attore in gamba. Non ho idea se è il caso di ringraziarli, ma se non intervenivano in maniera decisa forse staremo ancora a discutere del cinefake.

Ai tempi dell'attacco di Pallotta con tanto di previsione ("il Milan finirà al mio amico Singer"), stavamo spendendo a destra e a manca e i "progetti" economici erano solo delle voci non ben definite, abbozzate e quindi difficili da sottoporre a giudizio. Quindi anch'io come te e praticamente tutti, ho pensato al "rosicamento" di Pallotta come molla delle sue dichiarazioni e plaudito al "buon parlare" di Fassone, auspicando anche la querela. Ma se la querela non è arrivata, in questa come in occasioni successive, un motivo ci sarà stato. Dalla fiducia iniziale ci siamo passati inevitabilmente tutti, perché davvero non si capiva nulla della nostra situazione finanziaria e si pensava "da qualche parte li prenderemo tutti questi soldi, non sono mica pazzi". L'unica cosa che mi è sempre stata chiara dall'inizio era che Elliott prima o poi ci avrebbe messo le zampe addosso, il prestito era troppo ingente e troppo a breve termine per essere estinto e il creditore era troppo ingombrante, per cui lo definivo un proprietario "in pectore". Ma in fassone riponevo una certa fiducia, pensando che lì ce l'avesse messo proprio Elliott.

Il bluff è però venuto fuori subito, in pochi mesi, già da settembre-ottobre: rifiuto del Va, tentativi inverosimili di rifinanziamento poi ogni volta rinviato ecc. E qui devo dire che l'allucinazione collettiva del tifo milanista era ancora pienamente in atto, ad essere critici o solo dubbiosi eravamo veramente in pochi...e così è stato per molti mesi dopo ancora, praticamente fino a maggio.
 

Djici

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Ai tempi dell'attacco di Pallotta con tanto di previsione ("il Milan finirà al mio amico Singer"), stavamo spendendo a destra e a manca e i "progetti" economici erano solo delle voci non ben definite, abbozzate e quindi difficili da sottoporre a giudizio. Quindi anch'io come te e praticamente tutti, ho pensato al "rosicamento" di Pallotta come molla delle sue dichiarazioni e plaudito al "buon parlare" di Fassone, auspicando anche la querela. Ma se la querela non è arrivata, in questa come in occasioni successive, un motivo ci sarà stato. Dalla fiducia iniziale ci siamo passati inevitabilmente tutti, perché davvero non si capiva nulla della nostra situazione finanziaria e si pensava "da qualche parte li prenderemo tutti questi soldi, non sono mica pazzi". L'unica cosa che mi è sempre stata chiara dall'inizio era che Elliott prima o poi ci avrebbe messo le zampe addosso, il prestito era troppo ingente e troppo a breve termine per essere estinto e il creditore era troppo ingombrante, per cui lo definivo un proprietario "in pectore". Ma in fassone riponevo una certa fiducia, pensando che lì ce l'avesse messo proprio Elliott.

Il bluff è però venuto fuori subito, in pochi mesi, già da settembre-ottobre: rifiuto del Va, tentativi inverosimili di rifinanziamento poi ogni volta rinviato ecc. E qui devo dire che l'allucinazione collettiva del tifo milanista era ancora pienamente in atto, ad essere critici o solo dubbiosi eravamo veramente in pochi...e così è stato per molti mesi dopo ancora, praticamente fino a maggio.

Il tifoso milanista era "innamorato".
Non vedeva TUTTE le cose folle che avrebbe dovuto vedere. Forse sarebbe stato capace di vedere tutto cio se non fosse passato da un decenio NERO.

Comunque mi sembra ancora incredibile come in tantissimi continuavano a crederci a qualche ora della fine...
I carroselli non mancavano mai quando arrivavano 10 mln di aumento di capitale :fuma:
E le battutine sui tombini :rotolo:

Li-Fassone-Mirabelli ci hanno scherzato per bene.
Una cosa che non e nemmeno immaginabile.
 
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