In realtà la situazione potrebbe facilmente sbrogliarsi se Mr Li si accontentasse di rimanere socio di minoranza con 200M e Galatioto, che ha già visto tutte le carte, rientrasse in gioco (ora potrebbe farlo) con qualcuno disposto a mettere 320M per la maggioranza.
Così Li tra qualche anno può speculare piazzando in borsa il suo 40%, mentre il controllo rimarrebbe nelle mani del nuovo investitore. E nel contempo Berlusconi avrebbe in tasca quello che pretende.
Se poi Li avesse difficoltà ad adempiere i costi del suo 40%, il socio di maggioranza sale di quota. Situazione non dissimile dall'attuale convivenza tra Thohir e Suning.
Questo ovviamente sarebbe possibile solo se Fininvest decidesse di aprire le porte ad un nuovo investitore. Soluzione teoricamente praticabile e che blinderebbe i 200M incamerati. Tutti soddisfatti, no?