Reuters conferma tutto: da ambienti vicini al governo di Pechino si apprende che a breve la Cina riprenderà ad investire all'estero. Ormai il governo non è più preoccupato dell'eccessivo deflusso dei capitali, pertanto già nel mese di giugno consentirà investimenti verso paesi stranieri. Alcuni dirigenti d'azienda affermano che la ripresa del "Qualified Domestic Institutional Investor", può significare che le recenti strette e l'indebolimento del dollaro, hanno consentito una maggiore flessibilità politica. Il QDII permette agli investitori di investire in mercati mobiliari esteri attraverso alcune istituzioni di gestione di fondi, compagnie di assicurazione, società di titoli e di altre istituzioni di gestione attivi che sono stati approvati dalla China Securities Regulatory Commission ("CSRC"). A breve saranno rilasciate una mezza dozzina di licenze per un ammontare complessivo di circa 300-450M.