Milan fiducioso in vista dell'incontro con la Uefa del 20 aprile.

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 14 aprile, il Milan è fiducioso riguardo l'incontro con la Uefa in programma venerdì 20. La società auspica che le sanzioni siano meno severe, per diversi motivi: c'è Elliott come garante, semestrale positiva, crescita dei ricavi da stadio e diritti tv e finale di Coppa Italia conquistata. Fassone sarà accompagnato in Uefa da Han Li.
 

Jino

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Pure le altre volte erano fiduciosi, la verità è che in chiave mercato arriverà una bella stangata.
 

Djici

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 14 aprile, il Milan è fiducioso riguardo l'incontro con la Uefa in programma venerdì 20. La società auspica che le sanzioni siano meno severe, per diversi motivi: c'è Elliott come garante, semestrale positiva, crescita dei ricavi da stadio e diritti tv e finale di Coppa Italia conquistata. Fassone sarà accompagnato in Uefa da Han Li.

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 14 aprile, il Milan è fiducioso riguardo l'incontro con la Uefa in programma venerdì 20. La società auspica che le sanzioni siano meno severe, per diversi motivi: c'è Elliott come garante, semestrale positiva, crescita dei ricavi da stadio e diritti tv e finale di Coppa Italia conquistata. Fassone sarà accompagnato in Uefa da Han Li.

Spero solo che la Uefa stavolta ci giudichi in modo obiettivo e non politico.
 

Aron

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Spero solo che la Uefa stavolta ci giudichi in modo obiettivo e non politico.

Guarda, io che sono milanista, se fossi stato nella commissione UEFA avrei bocciato il voluntary agreement del Milan.
Non c'è un singolo parametro del regolamento UEFA sul voluntary che il Milan ha rispettato.

Alla UEFA può interessare che Real e Barcellona mantengano il predominio, ma un Milan fuori dai grandi livelli rimane una risorsa in meno dannosa per l'UEFA stessa, le tv e tutti gli sponsor della Champions League.
 
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Guarda, io che sono milanista, se fossi stato nella commissione UEFA avrei bocciato il voluntary agreement del Milan.
Non c'è un singolo parametro del regolamento UEFA sul voluntary che il Milan ha rispettato.

Alla UEFA può interessare che Real e Barcellona mantengano il predominio, ma un Milan fuori dai grandi livelli rimane una risorsa in meno dannosa per l'UEFA stessa, le tv e tutti gli sponsor della Champions League.

Volevi forse dire che non c’é un solo parametro che NON HA rispettato forse... sai con le negazioni si fa confusione.

I parametri necessari, se leggi le regole del Voluntary Agreement (nuova proprietá, assenza di sanzioni pregresse, piano di riequilibrio in 4 anni......) erano tutti rispettati, a non essere rispettati sono le richieste FACOLTATIVE dell’UEFA, che poteva benissimo non fare o declinare diversamente guardando il regolamemto, ma che ha deciso (da qui la giusta etichetta di decisione POLITICA) di richiedere in quella forma.
 
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Volevi forse dire che non c’é un solo parametro che NON HA rispettato forse... sai con le negazioni si fa confusione.

I parametri necessari, se leggi le regole del Voluntary Agreement (nuova proprietá, assenza di sanzioni pregresse, piano di riequilibrio in 4 anni......) erano tutti rispettati, a non essere rispettati sono le richieste FACOLTATIVE dell’UEFA, che poteva benissimo non fare o declinare diversamente guardando il regolamemto, ma che ha deciso (da qui la giusta etichetta di decisione POLITICA) di richiedere in quella forma.

E la marmotta non confezionava la cioccolata
 

Aron

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Volevi forse dire che non c’é un solo parametro che NON HA rispettato forse... sai con le negazioni si fa confusione.

I parametri necessari, se leggi le regole del Voluntary Agreement (nuova proprietá, assenza di sanzioni pregresse, piano di riequilibrio in 4 anni......) erano tutti rispettati, a non essere rispettati sono le richieste FACOLTATIVE dell’UEFA, che poteva benissimo non fare o declinare diversamente guardando il regolamemto, ma che ha deciso (da qui la giusta etichetta di decisione POLITICA) di richiedere in quella forma.

A scanso di equivoci, io non voglio dire se e quanto le condizioni del voluntary agreement siano giuste o sbagliate. Per me SA e VA non dovrebbero manco esistere (se non per club di terza o quarta fascia che accedono alle coppe).
Semplicemente le regole su cui si basa il VA sono le seguenti (non è copia e incolla):


1. presentazione di un programma a lungo termine che sia composto da un piano finanziario basato su ipotesi ragionevoli e prudenti, che preveda il pareggio di bilancio in quattro esercizi.
a differenza del settlement agreement che valuta il passato, il voluntary agreement analizza l'immediato presente e il futuro. Senza stadio di proprietà, con diritti tv meno remunerativi rispetto ad altri campionati e in mancanza della partecipazione alla Champions, gli unici fattori indicativi per il Milan diventano il valore della rosa e l'andamento temporaneo in campionato.
Considerando che il valore della rosa non sia stellare come quello di altre big e che l'andamento in campionato in quel periodo era disastroso, purtroppo è venuto meno il rispetto di questa condizione.


2. dimostrazione del possesso di risorse per finanziarsi fino alla conclusione dell’accordo volontario
essendoci un tempo limite fissato a ottobre 2018 con Elliott, per rispettare questa condizione si sarebbe dovuto saldare o rifinanziare il debito in anticipo sull'incontro con l'UEFA per il VA. La violazione di questa condizione è quella che ha pesato più di tutte.

3.presentazione di un impegno irrevocabile da parte dell’azionista o di una parte correlata a coprire le perdite degli esercizi precedenti a quello in cui si raggiunge il pareggio di bilancio. Questo impegno irrevocabile dovrà essere sancito con accordo giuridicamente vincolante tra il club e l’azionista (o la parte correlata).
né Yonghong Li né nessun altro ha presentato un impegno simile


Considerando che queste erano le condizioni principali, il VA era complicato da ottenere fin dall'inizio, perfino se fossimo stati primi in classifica a ottobre e con una rosa in cui figureggiavano Aubameyang, Fabregas e CR7.
Quel debito in scadenza a ottobre 2018 era come una spada di Damocle.
 

Il Re dell'Est

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A scanso di equivoci, io non voglio dire se e quanto le condizioni del voluntary agreement siano giuste o sbagliate. Per me SA e VA non dovrebbero manco esistere (se non per club di terza o quarta fascia che accedono alle coppe).
Semplicemente le regole su cui si basa il VA sono le seguenti (non è copia e incolla):


1. presentazione di un programma a lungo termine che sia composto da un piano finanziario basato su ipotesi ragionevoli e prudenti, che preveda il pareggio di bilancio in quattro esercizi.
a differenza del settlement agreement che valuta il passato, il voluntary agreement analizza l'immediato presente e il futuro. Senza stadio di proprietà, con diritti tv meno remunerativi rispetto ad altri campionati e in mancanza della partecipazione alla Champions, gli unici fattori indicativi per il Milan diventano il valore della rosa e l'andamento temporaneo in campionato.
Considerando che il valore della rosa non sia stellare come quello di altre big e che l'andamento in campionato in quel periodo era disastroso, purtroppo è venuto meno il rispetto di questa condizione.


2. dimostrazione del possesso di risorse per finanziarsi fino alla conclusione dell’accordo volontario
essendoci un tempo limite fissato a ottobre 2018 con Elliott, per rispettare questa condizione si sarebbe dovuto saldare o rifinanziare il debito in anticipo sull'incontro con l'UEFA per il VA. La violazione di questa condizione è quella che ha pesato più di tutte.

3.presentazione di un impegno irrevocabile da parte dell’azionista o di una parte correlata a coprire le perdite degli esercizi precedenti a quello in cui si raggiunge il pareggio di bilancio. Questo impegno irrevocabile dovrà essere sancito con accordo giuridicamente vincolante tra il club e l’azionista (o la parte correlata).
né Yonghong Li né nessun altro ha presentato un impegno simile


Considerando che queste erano le condizioni principali, il VA era complicato da ottenere fin dall'inizio, perfino se fossimo stati primi in classifica a ottobre e con una rosa in cui figureggiavano Aubameyang, Fabregas e CR7.
Quel debito in scadenza a ottobre 2018 era come una spada di Damocle.

Fassone ha detto che il problema non era l'accordo giuridicamente vincolante, bensì le garanzie che la UEFA ha preteso a supporto dei futuri deficit, pur non essendo questo un obbligo a priori ma soltanto una eventualità che la UEFA purtroppo ha richiesto, sfruttando la postilla prevista dal regolamento che, quindi, contiene il meccanismo per disapplicare a piacere il VA, dato che quelle garanzie non le potrà mai presentare nessuno.
Inoltre la UEFA pretendeva che la proprietà del Milan rifinanziasse tutto il debito prima di dicembre, in quanto secondo l'organo europeo la continuità aziendale non verrebbe garantita ma così non è, e infatti settimana prossima sarà Elliott a garantire per iscritto proprio questo "dettaglio".

Sono state soltanto queste le motivazioni per le quali non ci hanno concesso il VA ed è stata la stessa UEFA ad ammetterlo.

http://www.milanworld.net/luefa-respinge-il-va-del-milan-e-ufficiale-vt56344.html

Ti ripeto quanto avevo già spiegato nel blog:

"L’organo calcistico europeo, infatti, ha chiesto al club di rifinanziare il debito con Elliott entro ieri e, inoltre, in pari data ha preteso depositi o delle garanzie (probabilmente fideiussioni) a copertura di tutti i futuri deficit previsti dal business plan (almeno 150/200M). Su quest’ultimo punto ci tengo a precisare che il FPF parla di mera possibilità che la UEFA chieda dei depositi vincolati o anche garanzie senza però specificare quali. Ecco in particolare cosa dice il regolamento:

Per applicare un accordo volontario il club deve:

a) presentare un piano aziendale a lungo termine, costituito da stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario. Tale Piano deve basarsi su ipotesi ragionevoli e prudenti, e deve essere redatto nella forma comunicata dall’amministrazione UEFA, e deve includere informazioni circa il pareggio di bilancio fino a periodo di riferimento di oltre quattro anni;
b) dimostrare la sua capacità di continuare come impresa in attività almeno fino al termine del periodo coperto dall’accordo volontario;
c)dimostrare la propria capacità di raggiungere gli obiettivi e gli obblighi concordati con l’Ufficio Indagine dell’UEFA Club Financial Control Body;
Dovrà inoltre presentare un impegno irrevocabile da parte di un azionista e/o socio (Yonghong Li o Rossoneri Lux o Project RedBlack=Elliott) e/o di una parte correlata (Lu Bo, membro del CDA) a sostenere finanziariamente il club per un importo almeno pari al deficit previsto per tutti i periodi di riferimento oggetto dell’accordo volontario. Questo impegno irrevocabile deve essere provato per mezzo di un accordo giuridicamente vincolante tra il licenziatario (club) e l’azionista o socio e/o parte correlata e, se richiesto dall’Ufficio Investigativo dell’UEFA Club Financial Control Body, esso deve essere garantito per mezzo di:

- versamenti su un conto vincolato, oppure
- una garanzia da un’altra società nella struttura del gruppo legale al di fuori del perimetro di rendicontazione; oppure
- ogni altra forma di garanzia, che l’Ufficio Investigativo dell’UEFA Club Financial Control Body considererà soddisfacente."


Purtroppo quel "se richiesto" ha consentito alla UEFA di optare per delle condizioni capestro che ovviamente sono previste dal regolamento ma che obiettivamente non dovrebbero essere mai applicate perché, come detto, annientano la funzione stessa del VA.
 
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Casnop

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Fassone ha detto che il problema non era l'accordo giuridicamente vincolante, bensì le garanzie che la UEFA ha preteso a supporto dei futuri deficit, pur non essendo questo un obbligo a priori ma soltanto una eventualità che la UEFA purtroppo ha richiesto, sfruttando la postilla prevista dal regolamento che, quindi, contiene il meccanismo per disapplicare a piacere il VA, dato che quelle garanzie non le potrà mai presentare nessuno.
Inoltre la UEFA pretendeva che la proprietà del Milan rifinanziasse tutto il debito prima di dicembre, in quanto secondo l'organo europeo la continuità aziendale non verrebbe garantita ma così non è, e infatti settimana prossima sarà Elliott a garantire per iscritto proprio questo "dettaglio".

Sono state soltanto queste le motivazioni per le quali non ci hanno concesso il VA ed è stata la stessa UEFA ad ammetterlo.

http://www.milanworld.net/luefa-respinge-il-va-del-milan-e-ufficiale-vt56344.html

Ti ripeto quanto avevo già spiegato nel blog:

"L’organo calcistico europeo, infatti, ha chiesto al club di rifinanziare il debito con Elliott entro ieri e, inoltre, in pari data ha preteso depositi o delle garanzie (probabilmente fideiussioni) a copertura di tutti i futuri deficit previsti dal business plan (almeno 150/200M). Su quest’ultimo punto ci tengo a precisare che il FPF parla di mera possibilità che la UEFA chieda dei depositi vincolati o anche garanzie senza però specificare quali. Ecco in particolare cosa dice il regolamento:

Per applicare un accordo volontario il club deve:

a) presentare un piano aziendale a lungo termine, costituito da stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario. Tale Piano deve basarsi su ipotesi ragionevoli e prudenti, e deve essere redatto nella forma comunicata dall’amministrazione UEFA, e deve includere informazioni circa il pareggio di bilancio fino a periodo di riferimento di oltre quattro anni;
b) dimostrare la sua capacità di continuare come impresa in attività almeno fino al termine del periodo coperto dall’accordo volontario;
c)dimostrare la propria capacità di raggiungere gli obiettivi e gli obblighi concordati con l’Ufficio Indagine dell’UEFA Club Financial Control Body;
Dovrà inoltre presentare un impegno irrevocabile da parte di un azionista e/o socio (Yonghong Li o Rossoneri Lux o Project RedBlack=Elliott) e/o di una parte correlata (Lu Bo, membro del CDA) a sostenere finanziariamente il club per un importo almeno pari al deficit previsto per tutti i periodi di riferimento oggetto dell’accordo volontario. Questo impegno irrevocabile deve essere provato per mezzo di un accordo giuridicamente vincolante tra il licenziatario (club) e l’azionista o socio e/o parte correlata e, se richiesto dall’Ufficio Investigativo dell’UEFA Club Financial Control Body, esso deve essere garantito per mezzo di:

- versamenti su un conto vincolato, oppure
- una garanzia da un’altra società nella struttura del gruppo legale al di fuori del perimetro di rendicontazione; oppure
- ogni altra forma di garanzia, che l’Ufficio Investigativo dell’UEFA Club Financial Control Body considererà soddisfacente."


Purtroppo quel "se richiesto" ha consentito alla UEFA di optare per delle condizioni capestro che ovviamente sono previste dal regolamento ma che obiettivamente non dovrebbero essere mai applicate perché, come detto, annientano la funzione stessa del VA.
La norma del Regolamento UEFA in quel punto introduce una discrezionalità tecnica, coerente con la natura negoziale del procedimento, che tuttavia lascia indefiniti i termini di una possibile soluzione futura di casi di voluntary agreement. Vedremo se vi saranno in futuro fattispecie del genere, e se si formerà una giurisprudenza consolidata sul punto, ma certamente la rigidità draconiana delle condizioni richieste al club per la firma dell'accordo, segnatamente la prestazione di garanzie finanziarie di importo pari ai saldi negativi contabili programmati nel quadriennio del monitoring period, che non ha connessione con una normale condotta imprenditoriale (in pratica, si chiede ai soci di vincolare somme a garanzia dei programmati sbilanci, inibendone il futuro impiego, richiedendo ad essi in fatto una capacità economico-finanziaria eccessiva al rischio di investimento, contro una regola di gestione prudente, perché quella capacità in eccesso dovrebbe essere finanziata con il debito, che è proprio ciò che il FPF vorrebbe reprimere), non prelude ad un futuro ricorso prolifico all'istituto. Meglio allora il tradizionale accordo di settlement, che irroga un sistema diffuso e graduale di sanzioni per spingere il club ad una gestione virtuosa verso l'obiettivo di break even. :)
 
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