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Tuttosport: È ancora presto per entrare nel vivo del naming right del nuovo stadio del Milan a San Donato, visto che l’iter è appena iniziato. Ma, per come è strutturato il progetto, sarà un elemento essenziale visto che il club rossonero intende fare leva sulla posizione dell’impianto tra A1 e tangenziale. Quindi chi legherà il suo nome alla nuova casa del Milan avrà molta visibilità. Il primo destinatario dei contatti dovrebbe essere Emirates che è già sponsor principale dei rossoneri e dà il suo nome a un’altra grande arena europea, quella dell’Arsenal a Londra. Ma prima di arrivare a questo punto serviranno diversi passaggi. Il primo sarà davanti al Comune di San Donato che deve analizzare la proposta di variante al piano regolatore presentata dal Milan. Quasi sicuramente andrà in scena un rinvio in un campo più ampio con un accordo di programma che chiamerà in causa la Regione. L’allargamento degli attori coinvolti è indispensabile alla luce degli interventi necessari sul piano della viabilità per garantire l’accesso allo stadio: nuovi svincoli autostradali, potenziamento di ferrovia, navette e metropolitana. Inevitabile lo sconfinamento degli interessi al di là di San Donato. Non a caso nei mesi scorsi il proprietario rossonero Gerry Cardinale ha incontrato più di una volta il presidente della Lombardia, Attilio Fontana. Allora era il momento dell’idea nell’area La Maura, adesso tocca a San Donato. Trattandosi di trasporti entreranno in gioco anche finanziamenti pubblici (si sta parlando da tempo di un prolungamento della linea gialla oltre San Donato) con la possibilità di una contribuzione da parte del Milan. Il nodo più delicato resterà la capacità di armonizzare il deflusso dagli uffici dell’Eni e di altri grandi aziende con l’afflusso di 70mila tifosi in occasione delle partite infrasettimanali, tenendo conto che una delle opzioni del progetto stadio è quella di utilizzare la grande distesa di parcheggi sotto i palazzi degli uffici. Poi andrà definita la struttura finanziaria per la realizzazione dell'opera. Intanto Red Bird starebbe ancora cercando sul mercato i fondi per ripagare il prestito di 500-600 milioni concesso dal venditore Elliott al momento della cessione del Milan alla società di Cardinale. Si tratta di una somma che ha una rilevanza limitata su Elliott che gestisce patrimoni per 59,2 miliardi di dollari, ma può incidere di più su Red Bird che ha asset per 8,6 miliardi.
LA QUESTIONE EURO 2032 E LO STADIO QUI -) Milan: Euro 2032 San Donato, San Siro e derby stadio.
LA QUESTIONE EURO 2032 E LO STADIO QUI -) Milan: Euro 2032 San Donato, San Siro e derby stadio.