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Il milan è malato.
Di quale patologia sia affetto ormai è un mistero ma è chiaro che nel gruppo e dentro lo spogliatoio qualcosa è successo perché ormai la tattica, gli schemi, il gioco e tutto ciò che riguarda il campo passano in secondo piano
Non siamo più squadra, non siamo più noi.
Forse è davvero una maledizione perché come dice sempre il nostro amministratore : ‘ per un motivo o per un altro da noi di tutto si parla fuorchè di campo!!!’.
La nostra crisi ha una data ben precisa : 17-3-2019 , giorno del derby.
A quella stracittadina ci eravamo arrivati addirittura terzi e avevamo la possibilità di allungare sull’inter e di volare verso la qualificazione champions.
Il derby invece andò malissimo e da lì in poi è stato un crollo verticale verso il baratro tecnico e di risultati nel quale ci troviamo oggi. Il nostro milan spesso ha giocato male in questa stagione, spesso ci ha portato a criticarne uomini anziché reparti o schemi però una cosa va riconosciuta : la squadra è sempre stata unita e compatta e aveva assimilato il carattere del mister.
Allora oggi , esattamente come si fa con un malato, sono andato a riguardarmi la cartella clinica del nostro ‘paziente’ passando in rassegna partite, distinte, numeri, statistiche, ecc ecc.
Tra parametri che fanno da termometro dei nostri mali a un certo punto un particolare, un dettaglio colpisce la mia attenzione.
Forse è un dettaglio banale e insignificante ma quando si va alla ricerca di un qualcosa meglio tralasciare nulla.
Ecco allora che noto che da quel 17-3 nella lista dei convocati non compare più il nostro ex capitano Montolivo. Che è ai margini della squadra è risaputo, che non si allena del tutto con la squadra lo sappiamo pure però il ragazzo è stato sempre convocato e portato in panchina mentre da quel derby in poi si sono perse misteriosamente le tracce.
Attenzione : non sto dicendo che Montolivo sia il nostro sabotatore dall’interno, conclusione questa triste che non voglio prendere in considerazione, ma forse questo ‘dato’ potrebbe certificare un valore alterato nei nostri parametri vitali. Forse da quel giorno qualcosa si è rotto e il mister ha pensato di far fuori colui che non reputa idoneo alla causa, forse invece ha totalmente sbagliato la diagnosi ed è intervenuto dove non doveva. Forse ancora il mister si è solo perso in pensieri distruttivi creando una sindrome da accerchiamento che ha inquinato le menti dei giocatori.
Forse magari è solo un dettaglio insignificante, non lo so.
Quel che è certo è che da quella data il mister ha iniziato a perdere lucidità, la squadra si è persa e gli sfoghi di gattuso sono sembrati strani. Sembrava quasi che lanciasse dei messaggi da recepire ma noi tifosi non facevamo che offenderlo, direi anche a ragione visto ciò che il campo sentenziava.
Di quale patologia sia affetto ormai è un mistero ma è chiaro che nel gruppo e dentro lo spogliatoio qualcosa è successo perché ormai la tattica, gli schemi, il gioco e tutto ciò che riguarda il campo passano in secondo piano
Non siamo più squadra, non siamo più noi.
Forse è davvero una maledizione perché come dice sempre il nostro amministratore : ‘ per un motivo o per un altro da noi di tutto si parla fuorchè di campo!!!’.
La nostra crisi ha una data ben precisa : 17-3-2019 , giorno del derby.
A quella stracittadina ci eravamo arrivati addirittura terzi e avevamo la possibilità di allungare sull’inter e di volare verso la qualificazione champions.
Il derby invece andò malissimo e da lì in poi è stato un crollo verticale verso il baratro tecnico e di risultati nel quale ci troviamo oggi. Il nostro milan spesso ha giocato male in questa stagione, spesso ci ha portato a criticarne uomini anziché reparti o schemi però una cosa va riconosciuta : la squadra è sempre stata unita e compatta e aveva assimilato il carattere del mister.
Allora oggi , esattamente come si fa con un malato, sono andato a riguardarmi la cartella clinica del nostro ‘paziente’ passando in rassegna partite, distinte, numeri, statistiche, ecc ecc.
Tra parametri che fanno da termometro dei nostri mali a un certo punto un particolare, un dettaglio colpisce la mia attenzione.
Forse è un dettaglio banale e insignificante ma quando si va alla ricerca di un qualcosa meglio tralasciare nulla.
Ecco allora che noto che da quel 17-3 nella lista dei convocati non compare più il nostro ex capitano Montolivo. Che è ai margini della squadra è risaputo, che non si allena del tutto con la squadra lo sappiamo pure però il ragazzo è stato sempre convocato e portato in panchina mentre da quel derby in poi si sono perse misteriosamente le tracce.
Attenzione : non sto dicendo che Montolivo sia il nostro sabotatore dall’interno, conclusione questa triste che non voglio prendere in considerazione, ma forse questo ‘dato’ potrebbe certificare un valore alterato nei nostri parametri vitali. Forse da quel giorno qualcosa si è rotto e il mister ha pensato di far fuori colui che non reputa idoneo alla causa, forse invece ha totalmente sbagliato la diagnosi ed è intervenuto dove non doveva. Forse ancora il mister si è solo perso in pensieri distruttivi creando una sindrome da accerchiamento che ha inquinato le menti dei giocatori.
Forse magari è solo un dettaglio insignificante, non lo so.
Quel che è certo è che da quella data il mister ha iniziato a perdere lucidità, la squadra si è persa e gli sfoghi di gattuso sono sembrati strani. Sembrava quasi che lanciasse dei messaggi da recepire ma noi tifosi non facevamo che offenderlo, direi anche a ragione visto ciò che il campo sentenziava.