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Tuttosport in edicola sull'incontro di ieri (ampiamente riferito) tra Milan e Inter per San Siro e sugli sviluppi futuri per quanto riguarda lo stadio:
Un incontro per avere chiarimenti sull’impatto e sulla tempistica dei lavori a San Siro nell’ambito del progetto di ristrutturazione presentato da WeBuild a giugno. È stato questo il senso della riunione di ieri mattina a Palazzo Marino tra il sindaco Giuseppe Sala e i rappresentati di Inter e Milan: l’ad corporate nerazzurro Alessandro Antonello e il presidente rossonero Paolo Scaroni. Il confronto è stato descritto come «interlocutorio» e di «allineamento tecnico». In pratica i due club hanno chiesto informazioni supplementari su quello che comporterebbe l’intervento di WeBuild sull’attività normale delle partite e sulla durata delle opere necessarie per ammodernare a San Siro. Si tratta di elementi che ora entreranno nell’elenco dei punti da analizzare per esprimere la valutazione defi nitiva sulla proposta del colosso italiano delle costruzioni, coinvolto da Sala per non lasciare San Siro senza inquilini in grado di tenerlo davvero in vita. Inter e Milan, che poi diventerebbero proprietarie di San Siro secondo lo schema del Comune di Milano, ora approfondiranno le risposte ottenute ieri dal sindaco inserendole nel dossier complessivo alla base della pronuncia fi nale in programma a settembre sul piano di WeBuild, consegnato nella seconda metà del mese di giugno. Si tratIl sindaco Giuseppe Sala ta dell’ennesima tappa di un iter lunghissimo, iniziato cinque anni fa con la presentazione di Inter e Milan del progetto di stadio condiviso a fianco di San Siro, poi abbandonato. A distanza di un quinquennio ci sono ancora solo propositi più o meno in divenire. Per il Milan non è intervenuto il proprietario Gerry Cardinale. Il fondatore di Red Bird crede molto in uno stadio autonomo. Per questo il club rossonero prosegue nel disbrigo delle incombenze burocratiche col Comune di San Donato e la regione Lombardia. L’impianto nella cittadina alle porte di Milano resta fortemente nei radar milanisti. L’Inter, più a fari spenti, continua a presidiare Rozzano dove mantiene fi no al 31 gennaio 2025 un diritto di prelazione esclusiva sui terreni dell’area Cabassi.
Un incontro per avere chiarimenti sull’impatto e sulla tempistica dei lavori a San Siro nell’ambito del progetto di ristrutturazione presentato da WeBuild a giugno. È stato questo il senso della riunione di ieri mattina a Palazzo Marino tra il sindaco Giuseppe Sala e i rappresentati di Inter e Milan: l’ad corporate nerazzurro Alessandro Antonello e il presidente rossonero Paolo Scaroni. Il confronto è stato descritto come «interlocutorio» e di «allineamento tecnico». In pratica i due club hanno chiesto informazioni supplementari su quello che comporterebbe l’intervento di WeBuild sull’attività normale delle partite e sulla durata delle opere necessarie per ammodernare a San Siro. Si tratta di elementi che ora entreranno nell’elenco dei punti da analizzare per esprimere la valutazione defi nitiva sulla proposta del colosso italiano delle costruzioni, coinvolto da Sala per non lasciare San Siro senza inquilini in grado di tenerlo davvero in vita. Inter e Milan, che poi diventerebbero proprietarie di San Siro secondo lo schema del Comune di Milano, ora approfondiranno le risposte ottenute ieri dal sindaco inserendole nel dossier complessivo alla base della pronuncia fi nale in programma a settembre sul piano di WeBuild, consegnato nella seconda metà del mese di giugno. Si tratIl sindaco Giuseppe Sala ta dell’ennesima tappa di un iter lunghissimo, iniziato cinque anni fa con la presentazione di Inter e Milan del progetto di stadio condiviso a fianco di San Siro, poi abbandonato. A distanza di un quinquennio ci sono ancora solo propositi più o meno in divenire. Per il Milan non è intervenuto il proprietario Gerry Cardinale. Il fondatore di Red Bird crede molto in uno stadio autonomo. Per questo il club rossonero prosegue nel disbrigo delle incombenze burocratiche col Comune di San Donato e la regione Lombardia. L’impianto nella cittadina alle porte di Milano resta fortemente nei radar milanisti. L’Inter, più a fari spenti, continua a presidiare Rozzano dove mantiene fi no al 31 gennaio 2025 un diritto di prelazione esclusiva sui terreni dell’area Cabassi.
