Milan: Conceicao a rischio. Xavi, Terzic e Allegri...

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Milanmaxi

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È prestissimo per giudicare, ma a me Coincecao sta deludendo. Soprattutto perché non vedo idee chiare
 

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Tuttosport: caos Mlan. Il derby decide se Conceicao ha un futuro. Sul giornale del 28 gennaio scrivevamo: «Conceiçao ha fatto all-in per questa sua esperienza al Milan. È la grande occasione e se la vuole giocare a modo suo, con le sue idee, le sue regole, i suoi spigoli. L'ex Porto ha un carattere diffi cile, i dirigenti lo hanno capito, i giocatori lo stanno imparando sulla loro pelle. Perché gli atteggiamenti da duro sono tanti, anche a Milanello. I richiami e i cazziatoni, anche al limite, non sono mancati in queste settimane. Al Milan si è passati da uno "yes-man" come Fonseca a Conceiçao, che va avanti come un bulldozer. Viene da dire: fi nché arriveranno i risultati, tutto sarà gestibile, ma se dovessero giungere momenti diffi cili e negativi, cosa accadrà? Remeranno sempre tutti dalla stessa parte?». Il fragoroso e pesante ko di mercoledì a Zagabria contro la Dinamo ha innescato il detonatore. E il Milan è sprofondato nella più classica delle crisi in cui tutti sono sul tavolo degli imputati. Ma come sempre succede, chi rischia il posto più di altri, è ovviamente l’allenatore, anche se arrivato da un mese, vincendo subito un trofeo. È paradossale, ma la posizione di Sergio Conceiçao è infatti in discussione. Non tanto per i risultati - quella con la Dinamo Zagabria, seppur pesante, è stata la seconda sconfi tta in otto partite -, quanto per l’ambiente che si respira intorno alla squadra. Il clima a Milanello, nello spogliatoio, è pesante. La linea dura e intransigente scelta dal tecnico portoghese, se da un lato ha alzato il livello di attenzione e lo spirito da battaglia della squadra, capace di vincere quattro partite in rimonta, dall’altro ha portato un nervosismo eccessivo, palesato per esempio dallo scontro a San Siro con Calabria (ma c’erano già state forti discussioni al centro sportivo) o al primo tempo di Zagabria, con molti giocatori apparsi poco sereni. Quanto accaduto poi negli ultimi giorni con Morata è esemplifi cativo: lo spagnolo non si è trovato con i metodi di Conceiçao e ha chiesto di andare via. E, a quanto pare, non è stato l’unico. Per questo motivo, oltre ovviamente a quello di voler serrare i ranghi dopo la sconfi tta con la Dinamo, ieri Furlani, Ibrahimovic e Moncada sono stati a Milanello per parlare con l’allenatore e la squadra. Per capire cosa sta succedendo, quali sono i problemi e come si possono eventualmente risolvere. Perché non è possibile giocare solo un tempo a incontro. È successo in Supercoppa, poi con Como, Juventus, Parma (lì per quasi 90 minuti) e Dinamo Zagabria. Conceiçao, che già nelle scorse settimane era stato critico a parole contro squadra e ambiente, in Croazia ha detto: «Per me è più importante la passione, mettere qualcosa in più di se stesso. Altrimenti si può cambiare allenatore, può venire il migliore del mondo, ma è diffi cile. Il problema è la base». La base a gennaio però non può essere cambiata totalmente e quindi... Ecco che il derby potrebbe rappresentare nuovamente un crocevia. Fonseca a metà settembre lo vinse e salvò la panchina - per un paio di mesi -, ora potrebbe essere il turno di Conceiçao. Il club vuole capire la risposta della squadra, se i giocatori sono ancora con il portoghese o si sta creando una frattura diffi cile da sanare. Sempre che non sia lo stesso ex allenatore del Porto a fare un passo indietro: in fondo con le sue dichiarazioni sta continuando a far capire come sia difficile per lui lavorare al meglio in questo Milan. E se il Diavolo dovesse clamorosamente trovare un terzo allenatore, su chi andrebbe? Da un lato c’è chi spinge ancora per un giochista (Xavi, Terzic), ma nel club qualcuno comincia a pensare che serva un conoscitore della Serie A per raddrizzare la barca, uno come Max Allegri

Repubblica:
Conceiçao è entrato in rotta di collisione con parte della squadra. L’intera rosa è stata convocata ieri pomeriggio a Milanello dalla triade Furlani-Moncada-Ibra per discutere la situazione: qualche frattura appare insanabile. Era certamente in frantumi il rapporto tra l’allenatore e Morata: l’addio della punta sconfessa il mercato estivo, tanto più che stavano per andare in Turchia anche Emerson Royal e Pavlovic. La lite con il centravanti, che segue di pochi giorni quella con Calabria, non è stata un fulmine a ciel sereno: già da una decina di giorni i rapporti con Conceiçao si erano fatti tesi e il diverbio dopo la sostituzione di Zagabria ha smascherato la tensione, estesa ad altri giocatori (tra gli indiziati Pulisic e Théo Hernandez), che non gradirebbero la linea dura dell’allenatore: le sgridate durante le riunioni tecniche e qualche episodio, come la partenza anticipata del pullman per San Siro prima della partita col Parma. Lo scarsissimo feeling è esteso a Ibrahimovic: a Zagabria le urla dello svedese contro gli ex compagni, a fine gara, erano perfettamente udibili.
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-Lionard-

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Bella lettura. Ci sta, ci sta.

In pratica giocano quando vogliono loro. A me sembra comunque che la squadra faccia fatica a giocare a calcio. Che ormai gli avversari contro di noi attuano sempre il solito piano partita e che noi in determinati contesti facciamo fatica.
Non si scappa. Conceicao ha detto che manca la base? Allora si deve ripartire dalla base. Dai fondamentali, come se insegnasse ai pulcini.

Molti sono rimasti a quel livello per quanto riguarda i fondamentali. Se non sai fare una diagonale, o ne fai 1 sur 3, se non sai giocare di anticipo sul gioco aereo, se non sai indirizzare il gioco o posizionarti con il corpo fai fatica a stare in campo. Aggiungigi la poca predisposizione al gioco fisico o al palleggio e si rischia che appena le cose vanno malino non si riesca più a restare in campo decentemente.

Io la vedo come una combinazione di quello che dici: gruppo ormai veramente al collasso psicologico si, ma anche tanta fatica nel proporre un minimo gioco.

Perché Tomori terzino non si puo' leggere. Una rara Piolata. Vabbé che Terracciano é scandaloso, ma almeno Tomori lo vuoi limitare alla nostra metà campo e non proporre un Royal bis? Solo uno degli esempi più recenti, secondo me si sbaglia ad attribuire tutto alla "fame" o al gruppo. Pulisic e Rejinders stanno facendo la loro miglior stagione. I nuovi (3/11 titolari) sono appena arrivati e non possono essere già in collisione. Thiaw stava facendo una stagione clamorosa...

Se sono solo 3 o 4 mele marce, allora é meglio farle fuori, no?
A me viene in mente una frase che pronunciò Pioli poco dopo il suo arrivo:"Questa è una squadra di giovani e gli va insegnato un concetto alla volta". Ovviamente era un riferimento indiretto al suo predecessore che aveva cercato di imporre scelte troppo complesse ma a distanza di 5 anni è ancora vera, così come la famosa constatazione: "Per questo gruppo sembra che vincere o perdere non faccia differenza".

Conceicao tatticamente per ora non mi sta convincendo perchè questo feticcio per l'insulso 4-3-3 non lo capisco ma più in generale mi aspetto scelte forti. Se si vuole pressare, lo si faccia con organizzazione e con una difesa veramente alta. Nelle ultime partite abbiamo 10 minuti di pressing furioso (se va bene) e poi 80 di difesa con blocco medio o addirittura basso. Si cerca la verticalità ma poi si chiede ai nostri difensori con i piedi montati al contrario di impostare dal basso. Non dico che la soluzione sia sempre il lancio lungo perchè non c'è più Giroud ma eviterei di fare triangolazioni con i piedi raffinati di Tomori, Calabria e Bennacer che si abbassa.

I problemi più grandi però riguardano la gestione del gruppo ed è lì che dovrebbe farsi sentire una dirigenza seria. Quest'anno abbiamo avuto due esempi di leadership diverse ma entrambe sono state rigettate e questo non è tollerabile. Se si aspettano il nonno paterno alla Pioli che li lascia fare perchè fondamentalmente non gliene frega più nulla allora è giusto che la società ricordi loro che sono dei professionisti e che indossano una delle più gloriose maglie della storia del calcio. Perdono più volentieri un rigore sbagliato che un uomo adulto che piange perchè "Sergio mi ha sgridato/Paulo mi ha messo in panchina"-
 
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ma nel loro cervello non ci arrivano che serve un allenatore che conosca la seria A a meno di non prendere un top?
Cosa c entra un allenatore che conosce la serie a , mica il problema è consesao che si fa tatticamente fregare dai ccolleghi , qua il problema è che hai una rosa fatta di lavativi che non vuole imparare niente
 

singer

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Cosa c entra un allenatore che conosce la serie a , mica il problema è consesao che si fa tatticamente fregare dai ccolleghi , qua il problema è che hai una rosa fatta di lavativi che non voglio imparare niente
Hai ragione.
Abbiamo visto che in Champions la squadra gioca da schifo e di certo non si può dire che sia perché Conseicao non conosca la Champions
 
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un terzo allenatore mi parrebbe una follia...anche se la roma effettivamente è migliorata...anche perchè peggiorare era impossibile :asd:
 

Toby rosso nero

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Tuttosport: caos Mlan. Il derby decide se Conceicao ha un futuro. Sul giornale del 28 gennaio scrivevamo: «Conceiçao ha fatto all-in per questa sua esperienza al Milan. È la grande occasione e se la vuole giocare a modo suo, con le sue idee, le sue regole, i suoi spigoli. L'ex Porto ha un carattere diffi cile, i dirigenti lo hanno capito, i giocatori lo stanno imparando sulla loro pelle. Perché gli atteggiamenti da duro sono tanti, anche a Milanello. I richiami e i cazziatoni, anche al limite, non sono mancati in queste settimane. Al Milan si è passati da uno "yes-man" come Fonseca a Conceiçao, che va avanti come un bulldozer. Viene da dire: fi nché arriveranno i risultati, tutto sarà gestibile, ma se dovessero giungere momenti diffi cili e negativi, cosa accadrà? Remeranno sempre tutti dalla stessa parte?». Il fragoroso e pesante ko di mercoledì a Zagabria contro la Dinamo ha innescato il detonatore. E il Milan è sprofondato nella più classica delle crisi in cui tutti sono sul tavolo degli imputati. Ma come sempre succede, chi rischia il posto più di altri, è ovviamente l’allenatore, anche se arrivato da un mese, vincendo subito un trofeo. È paradossale, ma la posizione di Sergio Conceiçao è infatti in discussione. Non tanto per i risultati - quella con la Dinamo Zagabria, seppur pesante, è stata la seconda sconfi tta in otto partite -, quanto per l’ambiente che si respira intorno alla squadra. Il clima a Milanello, nello spogliatoio, è pesante. La linea dura e intransigente scelta dal tecnico portoghese, se da un lato ha alzato il livello di attenzione e lo spirito da battaglia della squadra, capace di vincere quattro partite in rimonta, dall’altro ha portato un nervosismo eccessivo, palesato per esempio dallo scontro a San Siro con Calabria (ma c’erano già state forti discussioni al centro sportivo) o al primo tempo di Zagabria, con molti giocatori apparsi poco sereni. Quanto accaduto poi negli ultimi giorni con Morata è esemplifi cativo: lo spagnolo non si è trovato con i metodi di Conceiçao e ha chiesto di andare via. E, a quanto pare, non è stato l’unico. Per questo motivo, oltre ovviamente a quello di voler serrare i ranghi dopo la sconfi tta con la Dinamo, ieri Furlani, Ibrahimovic e Moncada sono stati a Milanello per parlare con l’allenatore e la squadra. Per capire cosa sta succedendo, quali sono i problemi e come si possono eventualmente risolvere. Perché non è possibile giocare solo un tempo a incontro. È successo in Supercoppa, poi con Como, Juventus, Parma (lì per quasi 90 minuti) e Dinamo Zagabria. Conceiçao, che già nelle scorse settimane era stato critico a parole contro squadra e ambiente, in Croazia ha detto: «Per me è più importante la passione, mettere qualcosa in più di se stesso. Altrimenti si può cambiare allenatore, può venire il migliore del mondo, ma è diffi cile. Il problema è la base». La base a gennaio però non può essere cambiata totalmente e quindi... Ecco che il derby potrebbe rappresentare nuovamente un crocevia. Fonseca a metà settembre lo vinse e salvò la panchina - per un paio di mesi -, ora potrebbe essere il turno di Conceiçao. Il club vuole capire la risposta della squadra, se i giocatori sono ancora con il portoghese o si sta creando una frattura diffi cile da sanare. Sempre che non sia lo stesso ex allenatore del Porto a fare un passo indietro: in fondo con le sue dichiarazioni sta continuando a far capire come sia difficile per lui lavorare al meglio in questo Milan. E se il Diavolo dovesse clamorosamente trovare un terzo allenatore, su chi andrebbe? Da un lato c’è chi spinge ancora per un giochista (Xavi, Terzic), ma nel club qualcuno comincia a pensare che serva un conoscitore della Serie A per raddrizzare la barca, uno come Max Allegri

Repubblica:
Conceiçao è entrato in rotta di collisione con parte della squadra. L’intera rosa è stata convocata ieri pomeriggio a Milanello dalla triade Furlani-Moncada-Ibra per discutere la situazione: qualche frattura appare insanabile. Era certamente in frantumi il rapporto tra l’allenatore e Morata: l’addio della punta sconfessa il mercato estivo, tanto più che stavano per andare in Turchia anche Emerson Royal e Pavlovic. La lite con il centravanti, che segue di pochi giorni quella con Calabria, non è stata un fulmine a ciel sereno: già da una decina di giorni i rapporti con Conceiçao si erano fatti tesi e il diverbio dopo la sostituzione di Zagabria ha smascherato la tensione, estesa ad altri giocatori (tra gli indiziati Pulisic e Théo Hernandez), che non gradirebbero la linea dura dell’allenatore: le sgridate durante le riunioni tecniche e qualche episodio, come la partenza anticipata del pullman per San Siro prima della partita col Parma. Lo scarsissimo feeling è esteso a Ibrahimovic: a Zagabria le urla dello svedese contro gli ex compagni, a fine gara, erano perfettamente udibili.

fbl-por-liga-sporting-porto-1.jpg

Non c'entra niente la squadra. Il capo dei circoncisi che ha appena messo un altro uomo nel CDA non ha preso bene la battuta "omofoba".

Tutto qui. Cose che diciamo da una vita, scenari che avevamo ipotizzato per Sarri.

La trappola Fuffani-Letizia è riuscita alla grande.
 
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