Al di là di opinioni e preferenze di ciascuno, rimangono i fatti, ed indiscrezioni su ipotetici fatti: sappiamo, per come riscontrato da più fonti, che giovedì 14, o giù di lì, Mr. Li avrebbe rifiutato una offerta di acquisto presentata dal soggetto presentato dall'advisor Goldman Sachs, che chiameremo per brevità Commisso. Venerdì scorso, vien fuori il comunicato della famiglia Ricketts che annuncia, sicura, la propria intenzione di acquisire il controllo del capitale azionario del Milan, parlando di totale impegno finanziario della famiglia, di progetti a lungo termine in favore del club, con i toni di chi non solo è sicuro della propria offerta, ma del fatto che essa sarà accettata, e preferita ad altra, che sarà stata rifiutata proprio per essa. A leggere bene i pochi fatti disponibili, si ha dunque che, in un contesto segnato dalla più vetusta, e sinora solitaria, offerta di Commisso/Goldman Sachs, la novità di questi ultimi giorni sia proprio l'entrata in scena della famiglia Ricketts, latrice di una offerta talmente importante da aver provocato il diniego, per ora, di Li a Commisso, ed i toni sicuri e perentori di quel comunicato. Sappiamo che David Han Li è a New York, ma c'è da chiedersi con chi stia realmente trattando, ipotizzando che una scelta tra i contendenti sia stata ormai fatta, non essendo concepibile, con la grave ed imminente scadenza del 9 luglio, che la proprietà possa ancora perseguire la politica dei due forni.