Il fatto che sia fermo me lo fa garbare senza problemi, qui da noi può davvero entrare nel calcio che conta, i Cosmos, la MLS, la B americana sono calcio dilettantistico, è un po' come passare dai college americani di volley al campionato italiano, qui è professionismo là dilettantismo.
Capisco questa scelta di volere il Milan e spero che possa spingere duro per riportarci in alto, da italo-americano penso possa avere anche un interesse "sentimentale" e gli italo-americani sono molto legati alle loro origini.
Uno che vuole veramente investire a grandi livelli e seriamente nel calcio (pure se fosse nel suo Paese):
-evita di prendere i New York Cosmos
-evita di fare la guerra a Federcalcio americana e ai tribunali
-evita di dire orgogliosamente "mai visto una partita da spettatore pagante in MLS"
-evita di causare la retrocessione e la sospensione della divisione calcistica di cui è portabandiera.
-evita di causare l'interruzione delle partite della propria squadra
A questo aggiungiamo quanto segue:
-è amico negli affari e nella vita di Riccardo Silva (a suo volta amico negli affari e nella vita di Galliani, Preziosi, Bogarelli, uomini Fininvest ecc.)
-Riccardo Silva rivestirebbe quasi certamente qualche ruolo, e Silva possiede mucchi di società off-shore sparse per il mondo
-entrerebbe nel Milan con un fondo
-nel fondo è probabile che ci siano anche altre persone
-potrebbe tenere Yonghong Li con una quota di minoranza (e l'UEFA non vuole vedere neanche col binocolo uno come Li)
-potrebbe tenere la dirigenza attuale ancora per un certo periodo
-come Commisso ha fatto guerra alla Federcalcio americana, quasi sicuramente muoverebbe guerra pure all'UEFA (una roba insomma molto conveniente per il Milan...), e all'UEFA si staranno già irritando solo a sentirne il nome sui media considerando i suoi precedenti.
L'unico vantaggio che ci sarebbe (gli stessi che comunque ci sarebbero con i Ricketts e con Elliott) è lo stato patrimoniale dimostrabile e la sua presenza regolare davanti a telecamere e giornalisti (a differenza di Yonghong Li che mai si fa intervistare e mai ha dimostrato le sue risorse finanziarie).