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Che l'ascesa del "miglior portfolio manager del mondo" (cit. Luca Serafini) come CEO del Milan fosse dettata da Elliott era chiaro a tutti quelli che non hanno le bende sugli occhi. Se vi ricordate, quando ad aprile/maggio 2022, quando sembrava fatta per il passaggio a Investcorp, erano già uscite diverse notizie dalle solite fonti attendibili che Gazidis non sarebbe rimasto e il nuovo AD sarebbe stato Furlani. Arriva alla fine RedBird al posto degli arabi ma lo scenario rimane invariato. Del resto non è fantascienza, è storia confermata dagli stessi protagonisti. Cardinale al Corriere ha dichiarato:"Una delle mie mosse migliori è stato portare al Milan Giorgio Furlani (ad) e Stefano Cocirio (direttore finanziario) che hanno lasciato Elliott senza controversie."
Se Cardinale fosse stato veramente libero avrebbe piazzato come AD il suo storico braccio destro Alec Scheiner, che era già stato coinvolto nel progetto Tolosa e ha una lunga esperienza nella NFL, che non è calcio ma almeno è sport. Era un nome che era stato fatto ma subito scomparso quando evidentemente i Singer hanno chiarito che avrebbero voluto mantenere il controllo.
In quest'ottica è interessante inquadrare la figura di Ibra: è un tentativo di Cardinale di rendersi indipendente da Furlani e quindi Elliott o è un tentativo di Gordon Singer di capire se Cardinale e Furlani si sono fatti prendere la mano e creato danni gestionali sul piano sportivo che alla lunga incideranno anche a livello economico?
