E' stata una partita abbastanza convincente.
LA COSA PIU' BELLA DEL MATCH
Bonaventura. E' un perno della squadra. Un leader silenzioso da cui non si può prescindere. Dove lo metti gioca bene.
CHI SPICCA
-La fase offensiva: la squadra deve ancora trovare certi automatismi. I giocatori non hanno ancora una buona intesa sul campo, come lo si vede anche da piccole cose come colpi di tacco che potenzialmente possono alimentare importanti occasioni da goal ma che invece finiscono a vuoto. Però le azioni offensive ci sono. Se ne fanno tante e sono spesso pericolose. Nessuna avversaria può permettersi il lusso di sottovalutare il Milan quando attacca.
-Honda. Oggi ha giocato in ruolo leggermente congeniale alle sue caratteristiche quando si è giocato col 4-3-3. Nel passaggio al 4-2-3-1 passa a fare l'ala e in quella posizione rende meno. Uno come Honda non dovrebbe mai fare i duelli uno contro uno con un avversario. Non è il suo modo di giocare, non è nelle sue caratteristiche. Tuttavia, nel complesso la sua prestazione è stata più che buona, ed è sempre pericoloso nei calci da fermo, che sia da un calcio d'angolo per Rami o una punizione ben orchestrata che fa credere agli avversari che tira un giocatore mentre invece calcia un altro. E quando quell'altro è lui, la palla ha buone probabilità di centrare lo specchio e di battere il portiere avversario, come stasera.
-Menez. Un po' troppo veneziano in certi momenti, ma che importa? Menez, Bonaventura e Honda in questo momento sono l'arma in più del Milan, e il francese è quello che fa l'amalgama. Ovunque in qualsiasi parte del campo, inventore di dribbling e smistamenti, imprevedibile nelle sue giocate, è l'Archimede Pitagorico di questo Milan. Non si sa a chi passarla? Palla a Menez. Gli avversari si sono chiusi? Passa a Menez. La squadra è in difficoltà? Dalla a Menez. Se c'è un problema, ci pensa lui a inventare qualcosa.
DA RIVEDERE
-Torres. Su tre partite si salva solo quella d'esordio. A sua discolpa vi è il fatto che l'intera squadra non ha ancora trovato i suoi automatismi e che si deve comunque ambientare. Inoltre, oggi ha giocato praticamente spalle alle porta, mentre lui dà il meglio di sè quando è rivolto verso l'area avversaria.
Deve comunque fare di più, o almeno dare l'idea di impegnarsi. Cosa che sinceramente non si è vista. Anzi, sembra che scenda in campo con un'aria triste.
-Rami e Alex. La coppia stasera ha retto, ma non è stata impeccabile. Penso che loro due contro squadre che hanno giocatori molto rapidi non possano giocare. Il problema è che non lo sapremo con certezza fino a quando non si avrà una prova diretta.
Inoltre Rami sembra poco tranquillo. L'ha detto lui stesso che deve ritrovare la fiducia in sè stesso e per il momento sembra ancora in un periodo di appannamento, nonostante sia sempre temibile sui calci d'angolo in area avversaria.
COSA NON VA
-gli errori dei singoli, che anche in questa partita avrebbero potuto costare molto. Sono papere dettatie dall'ansia. L'ansia di poter subire un goal per un errore stupido. Il Milan stasera ha avuto paura di vincere. Non deve più capitare. Un conto è subire un goal per una grande azione o una giocata, come la combinazione Pogba-Tevez. Si può perfino tollerare una piccola disattenzione, ma gli errori gravi no. Quello che ha fatto Muntari non si può vedere. Come non si poteva vedere ciò che ha fatto Bonera contro l'Empoli o De Sciglio in combo con Diego Lopez.